INCONTRO CON L’AUTRICE al Libri & Caffè

pubblicato da: Mirna - 10 Novembre, 2012 @ 1:41 pm

Perchè – come già successo con Giuliana Savelli –  appena incontro Maria Cannata mi sembra di conoscerla?

 Con il  suo sorriso dolce,  lo sguardo acuto e accogliente la sento vicina al mio sentire. Come se un filo anteriore alla nostra conoscenza ci legasse già all’oggi grazie ai libri, alle nostre letture condivise e soprattutto alla “lettura”  profonda di noi stesse.

Il pomeriggio si tinge di violetto mentre nel mio salotto  beviamo  una tisana alla malva e mangiamo i dolcetti dei morti portatemi dalle amiche. E da subito il sapore delle mandorle e  dello zucchero si intreccia  con le nostre parole che fluiscono con facilità e ripercorrono antiche tradizioni di cui poi Maria  parlerà in Libreria.

Ci accordiamo velocemente, facciamo una scaletta di come sarà la presentazione del suo libro La luna e la figlia cambiata” (v.archivio blog).

In realtà giunte al Libri & Caffè ed accolte  simpaticamente da Andrea e Betty ci sentiamo talmente a “casa” che la scaletta ondeggia un po’ fra me che inizio leggendo le prime pagine, un po’ fra Giuliana che introduce  altre  interessanti tematiche  e fra  le  spiegazioni di Maria.

Intanto Stefania e Riccardo ci fotografano:  tante amiche  e conoscenti!   (e …quattro uomini (!!!) .

La saletta incorniciata dai libri è piena. Fuori il novembre trentino si oscura languidamente e  noi ci troviamo in un’atmosfera informale e calorosa. Il piacere dell’amicizia, della condivisione, dell’interesse verso una scrittrice che ci ha offerto con la sua storia emozioni, suggestioni e  poesia si può toccare con mano.

La lettura del suo libro, spiego, è stata  un’immersione a spirale in un Mare di mistero, Mare dove ci si tuffa per poi uscirne, Mare simbolo del primigenio abbbraccio al Bambino e all’Umanità. Spirale perchè il nostro inconscio collettivo e i nostri miti salgono e scendono intersecandosi come in un vortice con la storia di noi Bambini, ed in particolare  di noi Bambine.

Si racconta dunque del Viaggio  drammatico, onirico,  ma pieno di colori e sapori di Sicilia della Bambina che vuole ritrovare la Madre Buona.  Mentre attraversa il suo “inferno e purgatorio” pieni di paure, inquietudini e  misteri viene  aiutata  e guidata dai racconti e dalle leggende della nonna Jana (nome che in arabo significa Paradiso). Narrazioni  che smussano e tentano di far comprendere  i drammi della vita; parole che fanno da ponte verso la consapevolezza e l’accettazione.

Dentro al racconto di Maria ci sono tantissimi rimandi a un vissuto personale e generale;  ci si immerge  nell’intenso e viscerale rapporto  tra Madre e Figlia, agganciandosi  a miti ed antiche leggende regionali  (come Le donne de fora),   a simboli e metafore affascinanti, tutti uniti e cangianti come le tesserine di un caleidoscopio.

Che emozione leggere “La vera storia di Lunedda: perchè la luna ha il viso bruciato” e assaporare sulla lingua le parole arcaiche del dialetto sicilano che Maria ha ricercato, studiato e regalato a noi lettori come …”secunnina”,  “riticeddea dilli mè vuredda“.

Giuliana ci parla  dell’importanza del pane, cibo mistico; ci spiega  con calore la scena in cui la Madre, ormai svuotata dello “spiritaccio cattivo”  incide sulla fronte della Figlia il segno della croce come sempre si usava fare sul pane.

Ed allora nello sguardo di Maria vibrano ricordi che vuole  condividere, emozioni forti, orgoglio della sua terra : ci mostra un pane dolce a forma di cavallo e poi foto di altri pani, panetti, dolci e dolcetti.

Enza si commuove. Tutti noi siamo attenti, pervasi da calore, simpatia, gioia.

Grazie Maria.

 Grazie Giuliana.

E grazie a tutti i partecipanti.

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6 commenti
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  1. Cara Mirna, dal tuo racconto intenso e perfetto, deduco sia questo della M.Cannata, un libro dal fascino misterioso ed avvolgente che travolge con forza. Lo leggerò.
    Siete belle nelle foto. @ Ciao Enza cara.
    A tutti un caro saluto.

  2. @ sto leggendo ” La piazza del diamante”di M. Rodoreda, un piacere che racchiude tanto, tantissimo.

  3. Piccoli eventi? Yes, no big, but really “great”!
    Great, grandi eventi. Il mare, l’oceano sono composti di gocce. Gocce di sensibilità, di umanità, di capacità di ascolto, di comunicazione, di sentimenti, di condivisione, di cultura, d’arte, di storia, di speranza. Mirna, con il suo blog, le sue riunioni al caffè Letterario, i suoi libri. Cristina, con la sua Accademia delle Muse. Ruggero, con la sua Accademia Amici della Musica. Maria Lia, con le sue letture dei classici alla Biblioteca di Trento …. custodi della storia, costruttori di civiltà.

  4. Cara Mirna, avrei voluto essere presente a questo incontro con l’autrice, anche se , non avendo letto il libro, mi sarei trovata spaesata .Giovedì per me era giorno di BENEVOLE,, il mio gruppo di lettura che compie ben 5 anni. Qualcuna di noi aveva letto la nostra amata Mariapia Veladiano e quindi gli animi erano bollenti. Insomma il tanto atteso libro IL TEMPO è UN DIO BREVE, scritto benissimo, con una ricerca linguistica eccezionale, ci ha deluse dolorosamente, tutte quante. per via del personaggio principale, la Ildegarda. Aspira alla santità costei? Addirittura a una forma di “martirio”, questa madre, ossessionata dal Male? E suo marito che tipo è’? E il pastore protestante che Ildegarda (la santa madre) incontra in montagna e di cui si innamora pazzamente, che tipo è’? Abbiamo convenuto che non emana l’ombra del fascino. Ma i gusti di Ildegarda sono misteriosi La vacanza in una località di montagna incantevole, piena di neve, in Alto Adige, in un bellissimo confortante albergo, pieno di buone persone simpatiche e gentili. Il prete protestante insomma sembra mezzo santo anche lui., che ne ha passate di tutti i colori. Certo che Ildegarda non si fa mancare niente in fatto di magagne. E parla con dio.Insomma ci siamo divertite follemente. Ho deciso di rileggere il libro con la massima cura.Può darsi che io cambi idea e mi cosparga il capo il di cenere e chieda perdono, Certo ci siamo fatte delle risate fino alle lacrime.
    @Miki—Rodoreda mon amour. Colombeta, lei sì, è una donna coraggiosa, una mamma brava, una combattente. magnifica, indomita e umanissima, vero Miki?

  5. Una serata speciale, con un libro speciale, così la commozione è arrivata senza neanche accorgermene. Ho letto poi il libro dove ho ritrovato colori, sapori e i sospiri della nostalgia di un tempo passato, ritrovato con le parole. Ciao Miki!

  6. Concordo con le voci di tutti. E’ stata una serata veramente speciale perche’ sia emotivamente che intellettualmente stimolante. Quando appaiono personalita’ profonde e generose questo e’ cio’ che accade. Commozione, empatia, brividi, genuina curiosita’. Grazie Maria, grazie Giuliana, grazie Mirna/mamma.