SOPHY LA GRANDE di Georgette Heyer

pubblicato da: Mirna - 6 Dicembre, 2012 @ 9:07 am

Delizioso romanzo ambientato nell’Inghilterra di inzio Ottocento, in pieno periodo Regency. Per chi ama entrare nel mondo salottiero londinese  è un particolare piacere leggere di aristocratici turbati da problemi mille miglia lontani dalla quotidianità del popolo. Ma che lettura di evasione! Per le amanti di Jane Austen è un  gradevole rituffarsi in una visione del mondo basata sul buon senso, sull’arguzia, sull’ottimismo.

Sophy , una ventenne ricca e colta, viene affidata alla zia paterna, a Ombersley Park . Subito il suo carattere forte e deciso darà una svolta importante alla vita dei parenti.  Come ad  Emma della Austen a Sophy piace modificare in meglio le vite degli altri.

La giovane  cugina Cecilia promessa sposa a Lord Charlboury, uomo di solido buon senso -  uno  che può essere  capace di trovare una portantina in casa di pioggia anche se non sa scrivere poesie – si invaghisce di un poeta bello e sognante che pensa e soltanto a giambi e a metrica  e declama in continuazione versi su versi. Come interviene Sophy? Da psicologa esperta consiglia di lasciare Cecilia vivere e stancarsi della sua passioncella per  poi farla rinsavire mostrandole la affidabilità e il vero amore del nostro Lord Charlbury. Devo ammettere che ho riso molto sia con il poeta vagante di qua e di là, sia con gli altri personaggi delineati con mano felice da Georgette Heyer.

E il co-protagonista Charles? Simile in molte sfumature al signor Darcy di Orgoglio e pregiudizio sembra all’inizio il principio antitetico della gaiezza, sagacia  e  sensibilità di Sophy. Ma è nello scontro fra questi due personaggi che la storia si dipanerà in maniera mirabile per giungere asd una conclusione divertente nella quale tutti i personaggi avranno trovato un migliore accomodamento esistenziale.

Sophy non solo “grande ” di statura, è alta 1,75, ma  ègrande di animo, antesignana della libertà femminile, anticonformista, diretta, certamente non leziosa. Sophy che non ama chi non è predisposto alla speranza è una donna che piacerà a tutte le lettrici.

Devo ringraziare Camilla che mi suggerisce e mi presta sempre questi stupendi libretti rossi editi da Astoria

 

L’autrice:

Georgette Heyer (1902-1974) cominciò
giovanissima a raccontare storie ispirate alla Primula rossa della baronessa
Orczy per intrattenere il fratello malato. Spinta dal padre, Georgette mise
questi racconti in forma scritta e nel 1921, a soli diciannove anni, pubblicò il
suo primo romanzo, La falena nera. A partire da lì e fino al 1973 Georgette
Heyer scrisse senza interruzione un best-seller dopo l’altro. Il suo costante
successo nell’arco di cinquant’anni la conferma come un fenomeno letterario
unico nella letteratura inglese del XX secolo, più volte assimilata a Jane
Austen o a Charles Dickens per la precisione maniacale nella ricostruzione di
ambienti, atmosfere e gergo del XIX secolo inglese, e ammirata da scrittori del
calibro di A.S. Byatt e Margaret Drabble, Anthony Burgess e India Knight.
Relegata a lungo con un condiscendente disprezzo nel settore rosa, Georgette
Heyer si rivela ad anni di distanza un’autrice intelligente, capace di costruire
trame suggestive, personaggi credibili e incantevoli, e di assicurare ai propri
lettori quella “letteratura d’evasione che offre la possibilità di fuggire dalle
tensioni della propria vita soddisfacendo un desiderio universale, che risale
all’infanzia, di essere qualcun

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