FEMMINILE ESORBITANTE di Chiara Turozzi

pubblicato da: Mirna - 13 Dicembre, 2012 @ 1:56 pm

Editrice L’Iguana

Lunedì scorso all’Angolo-Papiro   ( di cui scriverò domani con altri consigli di lettura)  ha partecipato Chiara Turozzi giovane scrittrice, giornalista e editrice de L’Iguana. Progetto che  ha avviato con Stephania Petriella e  che  vuole contemplare la voce letteraria femminile.

Il nome L’ Iguana è preso dal racconto di Annamaria Ortese (racconto da leggere assolutamente) perchè ci farà anche “ripassare”  la condizione femminile  da sempre relegata  in ruoli secondari –  che si vede e non si vede –  figura  metaformica che ascolta tutto e tutti, che guarda e capisce anche il non detto.

Per me amante  di tanta letteratura femminile percorrere il libro di Chiara Turozzi  è
un piacere puro. Non è propriamente un saggio come ci dice l’autrice, ma un prendere atto della nostra storia di donne che vogliono essere  presenti e libere e vogliono dirlo.

Quando  la donna ha provato a scrivere le sue Parole per sentirsi legittimata nel suo modo di essere e  per farsi finalmente ascoltare?

Forse da sempre, sin dall’inizio della Storia. Sono certa infatti che la donna sia stata l’Ambasciatrice dell’Umanità, spesso silenziosa, ma sempre attentissima.

Chiara parte dall’anno Mille :

dalla giovane Trotula “medichessa”salernitana che scrive in latino medievale consigli sul parto, sull’igiene femminile, sui cosmetici, passando per le Mistiche e le Preziose e giungendo alle femministe come Mary Wollstonecraft di Vindication e Betty Friedan di La mistica della femminilità  che lei stessa  ha recentemente tradotto per la nuova edizione.

Dice Chiara Turozzi  “che la scrittura femminile è pensiero
e pratica insieme”,
è una voce che troppo spesso
inascoltata emerge in una “dismisura esorbitante che nasce
tra l’esperienza individuale e una verità che non ha alcuna
pretesa di universalità.”

Mi piace la sollecitazione a scrivere, molte di noi lo hanno sempre
fatto sui diari personali, nelle lettere, in versi. Chi era l’eroina
letteraria  della nostra adolescenza? Jo March.  Forte,
anticonformista, ma soprattutto scrittrice.

Scrivere per dilatare la nostra vita, renderla più consapevole e degna
di scoperte. Perchè le parole scritte riempiono buchi del
linguaggio,  incorniciano pensieri inespressi  o idee ancora in stato di nebulosa, la parola scritta è il nostro specchio e il nostro veicolo per esserci.

 

La scrittura anche per sgomitolare i nostri sentimenti, come consigliava Gramsci ai suoi bambini, la scrittura per salvarsi da momenti di infelicità. Ricordo Quaderno proibito di Alba de Cespedes  nelle cui pagine lentamente si scioglieva la delusione di un matrimonio arido e triste.

Siamo tutte autorizzate alla scrittura, dunque. Ne abbiamo di cose da dire, raccontare, denunciare,condividere.

Scrivere di sé, di politica, delle ingiustizie verso le donne o… scrivere romanzi? L’importante è trovare parole nuove, le nostre parole.

Chiara pensa che questo sia un libro dedicate amche  alle giovani  che si affacciano sul mondo meraviglioso della Lettura. Sono d’accordo con lei. Dalle donne che si confrontano  con Dio, a quelle che si ripiegano verso la propria coscienza, alle ribelli,  alle anticonformiste ( ma di quale conformismo? E poi chi l’ha inventato il conformismo? ) , dalle eroine infelici e scontente come Sylvia Plath  a una nuova comprensione fantastica come suggerisce Doris Lessing. Insomma un tuffo necessario e godibilissimo nella nostra Voce e nella nostra dismisura.. .

Cominciamo  però a capirci noi…!

gli altri,… il “secondo sesso” , – capovolgendo la Simone de Beauvoir –  forse ,… finalmente, si avvicineranno al nostro sentire  in modo più attento!!!

In “Femminile esorbitante” appaiono le nostre più amate scrittrici con i loro pensieri e i loro atteggiamenti quotidiani. E la propensione alla scrittura.

Sappiamo tutti dove scriveva Jane Austen: spesso ad un angolo del tavolo del soggiorno o della cucina, Virginia Woolf nella sua stanza tutta per sé, molte donne scrivono di notte, nei momenti di pausa
quando diventa urgente e pressante far uscire dalla mente e dal cuore pensieri, emozioni …parole.

E voi dove scrivete? Io so che il mio taccuino verde , non d’oro come quello della Lessing, mi segue da una stanza all’altra. Anche se ora il Blog un po’ lo sostituisce…

Scrivere come imperativo categorico per arginare e incanalare la ricchezza
dei nostri pensieri.

Ma prima e sempre …leggere!

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