A MILANO cercando l’Orto Botanico di Brera

pubblicato da: Mirna - 26 Febbraio, 2015 @ 7:29 am

Milano febbraio 2015 025Giro un po’ in tondo per il centro di Milano in una ancor fresca ma soleggiata giornata di febbraio. Sono contenta. Sono ospite dai cari amici di sempre, alle 20.00 andrò alla Scala, nel pomeriggio avrò  qualche altro piacevole impegno con Maristella.

Milano febbraio 2015 016Ma come sempre ho bisogno di stare sola per  qualche oretta per scoprire  nuove coordinate, spazi, immagini.

Certamente dopo tante mostre visitate in questi ultimi mesi ora ho voglia di vedere piante, fiori, il risvegliarsi della primavera.

E soprattutto  sedermi al sole e pensare per risistemare gli avvenimenti del mio breve soggiorno milanese.  Mi perdo un po’, come Alice, ma chiedo a tante persone gentili  dov’è questo Orto Botanico. E’ vicino, ma occorre fare percorsi particolari per via di alcuni lavori in corso. Entro in Pinacoteca, ma non ho voglia di dipinti, voglio l’Orto!!!Milano febbraio 2015 024

E finalmente lo conquisto. Ma è un orto alla prima impressione ancora dormiente, con pochi fiori. Chiedo al botanico-giardiniere che assorto fuma la pipa guardando il cielo “Ma dove sono i fiori?

Mia cara signora” risponde con occhio divertito  ” Che mese è?“.

” Ma non ci sono neppure i calicantus?“.

“Venga con me”e mi mostra teneri amenti che scendono dagli alberi, i primi daffodils,  alcuni fiorellini gialli rasenti il suolo , piante esotiche dal nome ormai dimenticato Milano febbraio 2015 032e poi mi lascia sola  a godermi l’impatto con ciò che sta fremendo per nascere.

Scopro panchine e seggioline ed allora mi siedo felice sotto il sole tiepido e ammiro stormi di uccelli che volano su di me, scopro una parte di piante esotiche con una statua di un Olmeco…mi fotografo con lui , poi mi risiedo. Sono felice, sono me stessa.  Insomma ho trovato per un po’ un centro di gravità permanente. Uno spazio che faccio tutto mio e un tempoMilano febbraio 2015 036 senza tempo.

Io e l’Orto aspettiamo la primavera e ne sentiamo i brividi.

Necessario fermarsi qualche volta nel nostro “Orto” interiore!

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