DA BORZONASCA …al Caucaso passando per Turghenev

pubblicato da: Mirna - 14 Luglio, 2015 @ 3:54 pm

 

CRONACHE DI BORZONASCA  2015

Il caldo perdura, ci sfibra, ci fa sobbollire pensieri, sensazioni, nuovi accadimenti  che saranno poi da riordinare  nell’album dei  ricordi di una nuova estate.

Borzonasca è la parentesi  che mi fa staccare dalla routine trentina e  si riallaccia  alla storia delle mie estati precedenti,  per la maggior parte ormai legate a questo paesino dai due fiumi e a questa mia particolare casa piena di scale e scalette.

Se il casotto della prima fascia è terminato rimarrebbero ancora tanti lavoretti da fare. Bruciare l’erba, togliere le erbacce, potare le rose, ma io mi limito ad innaffiare le surfinie, la lavanda che sta crescendo bene e a godere il fresco rosato della sera mentre Mimilla gironzola un po’ sul tetto del vicino. (Ho il sospetto che vada a spiarlo dal lucernario!)

Borzonasca giugno 15 042Cerchiamo di passeggiare Grazia ed io, domenica siamo andate a Borzone, una salita di tre chilometri  just in time  per le campane che suonavano per la messa. Al ritorno sotto il sole del cocente mezzogiorno  eravamo un po’ provate, ma almeno sono riuscita a prendere tre ortensie da quegli enormi cespugli abbandonati.

Ma la gita per me eccezionale è stata quella al CAUCASO!

Caucaso luglio n15 059 Sì, proprio questo nome per un monte di 1200 mt dalla cui cima si ammirano il Monviso e altri monti e la baia di Portofino. Bellissima escursione tra boschi magici di luci ed ombre e sentierini assolati di margherite e fiori azzurri. Tre ragazze con lo zaino (Grazia, Maria Rosa ed io) felici della camminata e delle risate che giunte al rifugio mangiano polenta e tagliere di salumi. E’ il colmo!

 Una trentina che scala un monte e va al rifugio in Liguria!Caucaso luglio n15 036

E così lentamente il caldissimo luglio è giunto alla metà: la mia terrazza è sempre  una “terrazza Martini”, viene Grazia, sale Alketa,  si parla da lì con il vicino. Con Francesco, durante i lavori, nella pausa dell’aperitivo si parlava di libri.

 Io lo chiamavo “L’ussaro sul tetto” e da questo nacque l’indagine sulle sue letture. Il mio ancor giovane muratore, gran lavoratore, legge i russi!  Sta leggendo “Il maestro e Margherita” che gli piace tantissimo, ha letto quasi tutto Dostojevsky,  da” I fratelli Karamazov” a “Delitto e castigo”, adora Turghienev soprattutto “Memorie di un cacciatore”. Insomma  è un lettore con L maiuscola. Caucaso luglio n15 003Decido di regalargli l’enciclopedia dei personaggi famosi del Novecento che lui apprezzerà sicuramente.

Facciamo una foto con il primo volume che mi è capitato tra le mani: Trostky! Ca va sans dire.

 

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