DIARIO, per sempre

pubblicato da: admin - 12 Aprile, 2010 @ 8:00 pm

Mimmi sul tappetoscansione0017Non è facile per me scrivere con leggerezza il 12 aprile. I Diari miei e di altri mi aiutano a ricomporre la mia piccola vita, altri sospiri che possono mescolarsi ai miei. Il 12 aprile del 2005 scrivevo : “Un anno. E’ come fosse passato un giorno, un’ora. Il dolore è appuntito e mi seziona in filamenti…Ricordi che tengo imbavagliati e che non sbiadiscono. Io, sola, che inizio la mia vecchiaia.; un tempo che immaginavo sereno, senza tumulti, senza sforzi, mi si presenta arduo e arido. Chiudo questo quaderno nero e cerco piccole luci in questa grande oscurità che è il mio futuro. Leggo. Timore: riuscirò da sola? Amiche: confortanti. I caffè. Qualche film. TV. Libri e libri.”…”Le mie piante crescono e l’orchidea bianca è bellissima.”

Sto facendo una grande confusione oggi per scrivere il post quotidiano, ho aperto i diari delle mie scrittrici preferite, ma sono un po’ “in bilico”, non per niente mi è caduta nuovamente sul polpaccio la sedia pieghevole della cucina. Già l’ecchimosi fiorisce sulla pelle. Inoltre la gatta-principessa mi vede distratta , allora miagola miagola facendo la patetica per avere la mia attenzione. Non trovo i libri di cui voglio parlare: prima ne ho aperti un po’ nell’ingresso, nello studio, sui divani…che caos!

Credo che in copertina metterò il diario di Katherine Mansfield, visto che ho parlato di lei pochi giorni fa. E’ il 12 aprile del 192o e lei scrive: “Ho visitato il Museo oceanografico di Monaco. Ricordo le bolle che affioravano sull’acqua quando l’uomo immergeva la canna nei serbatoi. La giovinetta…com’era graziosa! Ho l’impressione di avere quarant’anni quando vedo delle ragazzine…La donna coi suoi tre bambini a Montecarlo…” E’ un quadro che noi lettori possederemo per sempre. In un altro precedente aprile annotava “Questa sera il cielo si è rassenerato al tramonto. Credevo il giorno chiuso e sigillato, quando avvenne un improvviso irrompere di petali, divinamente luminosi…”

Questo suo diario ci regala una visione unitaria sia dal lato umano che artistico, come lo definisce John Middleton Murry, il critico e letterato che fu compagno della Mansfield dal 1911 alla morte. In molte pagine ci sono infatti appunti per i suoi racconti, le attente osservazioni sulle persone che incontra,  le riflessioni sul suo lavoro di scritttrice.

Mi viene in mente il diario che  mia figlia Stefania scrive sui pezzi musicali che suona o che dovrà suonare nei suoi  concerti in giro per il mondo. Dice che le è utilissimo perchè annota le scoperte, ciò che le piace o che vuole modificare; è un aiuto validissimo per la sua carriera di pianista e fortepianista. ( A proposito, se volete conoscerla  cliccate sul suo sito www.stefanianeonato.com )

Diario for ever. Scrivere per ricordare, per capirsi, per esorcizzare. Ero molto in dubbio se rivelare qualcosa di così intimo, so che molte amiche o conoscenti non lo farebbero mai. Io ho pensato che volevo “regalare” anche un momento della mia sofferenza per aiutare e forse confortare altre persone. Una mia nuova “amica di penna” mi ha scritto che teneva un diario sui cambiamenti della natura, un po’ come “La signora inglese di fine Ottocento”. Mi piace pensarlo e immaginarlo. Ricordo anche un mio collega, trentino doc, che invece annotava, anno dopo anno, le nevicate in regione. Mi sapeva dire quanti millimetri erano caduti nel tal anno, che tipo era la neve…le previsioni, insomma scritti  pratici, ma confortanti e utili.

Naturalmente non potevo esimermi dal nominare  Virginia Woolf. Che poteva mai pensare il 12 aprile del 1919? Naturalmente parla di lettura ” Rubo  questi minuti a “Moll Flanders” che non finii ieri, secondo il mio  orario scritto, avendo ceduto al desiderio di interrompere la lettura e andarmene a Londra. Ma vidi Londra…con gli occhi di Defoe…grande scrittore per imporsi a me anche dopo 200 anni… Forster  mi salutò dalla biblioteca, mentre mi avvicinavo. Ci stringemmo cordialmente la mano; pure lo sento sempre sottrarsi a me, sensitivamente, come da una donna intelligente, una donna moderna…”

Avrei da aprire anche i diari di Cesare Pavese, Sylvia Plath, Arthur Schnitzler ecc. ma non sarebbe bello leggere qualcosa di nostro?

 

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  1. Sarebbe bellissimo e accade fin troppo di rado. C’e’ comunque un aspetto del sapere delle sofferenze altrui che urta, annichilisce. Mi ricordo sempre la frase di un personaggio di un mio telefilm preferito (un medico fra gli orsi – qualcuno l’ha visto?) che alle confidenze di un conoscente reagiva dicendo stizzoso: “No, io non voglio sapere del dolore e dei problemi degli altri!!!” Voleva mantenersi in una convinzione di letizia generica e generale perche’ il sapere la verita’ lo faceva soffrire troppo. Beh, questo e’ un lato della medaglia, l’altro e’ che ascoltando e confidando avviene uno scambio generoso e prezioso, autentico se le persone aiutano e si fanno aiutare senza ruoli predefiniti. Il diario e’ comunque comunicazione per eccellenza intima, non so quanti l’abbiano scritto con l’idea di venire letti dai posteri… ma e’ cosi’ affascinante leggerli!

  2. Qualche giorno fa la mia cugina-gemella mi ha detto che la sua amica gemella scriveva su un blog (cos’è un blog?) e che dovevo proprio andarlo a visitare, dandomi tutte le coordinate necessarie. Mi sono cimentata nell’impresa ( perchè non dovevo riuscire?…) e ho navigato felicemente fino in porto! Ti ho trovata! All’inizio ho “scuriosato” avanti e indietro, un po’ timidamente, quasi mi trovassi a bussare alla porta di sconosciuti. Poi, più sicura, ho cominciato a leggere qualche pagina, finchè alla fine – sistematicamente -ho letto dal primo giorno ad oggi. Cosa devo dirti? Non ho mai tenuto un diario e oggi mi sono resa conto che ho perso nel tempo le emozioni di tanti momenti, belli o brutti, della mia vita. Però, leggendoti, ho ritrovato la ragazzina che amava leggere e scrivere e che aveva tanti sogni…Grazie per come ti poni, così spontanea, naturale, acuta e simpatica. Credo che andrò a comprare qualche libro che non ho letto e per il quale hai stuzzicato la mia curiosità. Ti sono vicina, e da oggi avrai una seguace attenta in più

  3. Scrivere il proprio diario: conosco alcune persone che lo fanno da sempre. Sono tutte donne e tutte un po’ speciali, ciascuna a modo suo: intimista, di una ricchezza interiore rara per grandezza, dolce, languida, poetica e riflessiva una; piena di energia, aperta ed esuberante nell’apparenza, artista, affettuosissima e capace di profonde rivelazioni interiori quando le urgono un’altra; frizzante e spiritosa, ma anch’ella capace di lasciar trasparire confidenze che presuppongono grande forza interiore un’altra ancora…
    Sono davvero persone speciali, che annovero con orgoglio tra le mie amiche e che ammiro.
    Io ho tenuto un diario solo da ragazzina e non so quanto pagherei per riaverlo, ma ormai chissà dov’è finito… Invidio -in senso buono!- le donne speciali che tengono un diario e vorrei sapermi organizzare meglio per tenerlo anch’io. Invece non ci riesco, ahimé. Pazienza.
    Conosco il 12 Aprile di Mirna e credo di capire bene l’intensità dei sentimenti che hanno preceduto e seguito quella data. Anche se forse non dovrei avere voce in capitolo, mi permetto di dire che Mirna può essere orgogliosa di se stessa, della forza con cui ha vissuto questi anni e di come continua a regalare a chi la conosce bene momenti di gioia e di arricchimento!

  4. Benvenuta alla carissima amica Eliana ! Sono lusingata per le parole di lode che mi rivolge, ma soprattutto contenta di iniziare un dialogo, anche se virtuale, con una bella e simpatica signora che ama leggere tanto quanto me.
    E naturalmente felicissima che la sua cugina gemella Maria Teresa (la mia amica gemella K) sia così assidua! Grazie ragazze!

  5. E’ da un pezzetto che leggo questo blog, lo leggo al lavoro, in ufficio, mi ritaglio dei piccoli momenti di totale evasione nel leggere quotidianamente le scelte di Mirna, che considero un po’ come mia mamma … una divoratrice di libri nonchè una donna amante di tutte le arti ed instancabilmente affascinata dalla vita e dalle opportunità che ci può offrire. Io ho tenuto diversi diari: il primo da adolescente dove annotavo le mie inquietudini e le emozioni tipiche di quell’età, il secondo da “ragazza” dove annotavo i viaggi con il mio fidanzato, che poi è diventato mio marito, il terzo è stato quello delle mie gravidanze, il più sofferto, nel quale, giorno dopo giorno annotavo sia le trasformazioni del mio corpo che le emozioni di ogni singolo momento. Lo avevo iniziato pensando di descrivere il meraviglioso viaggio nel diventare mamma …. purtroppo per me tutto in salita!! Solo alla quarta gravidanza sono diventata mamma di un angelo, di una meravigliosa creatura, di una splendida bambina: la mia Emma!!
    Insomma scrivere un diario per me è “fermare per sempre le emozioni” che altrimenti il tempo, con il suo incessante trascorrere, cancellerebbe!
    Complimenti, signora Mirna, per questo blog così ben curato e così bello da leggere ogni giorno…..

  6. Ciao a Maria Teresa!
    Be’, io non sono affatto una donna speciale: non sono grande, non sono poetica, non sono nè artista nè spiritosa, nè languida e nemmeno artista ma…….. da sempre affido a un diario la mia “vita”!! Questo per dire che spesso, pur nella nostra normalità, abbiamo bisogno di pensieri nascosti, intensi, sanguigni, tristi o addirittura talvolta violenti che non riusciamo ad affidare nemmeno alla migliore amica. Ci fidiamo solo del diario che, paziente, fedele e disponibile, custodisce le ” bizze” della nostra natura forse più vera, intima e inaspettata.
    Non amo rileggere le pagine che scrivo. Come se non mi riconoscessi, mi spaventano e mi intristiscono e quindi le lascio lì…..sole e abbandonate. A volte riverso parole come rapide impetuose, una dopo l’altra senza “grammatica” (ahi, se mi sente Mirna..!!). A volte scrivo parole zoppicanti, a volte la mia calligrafia è piccola piccola, a volte grande e cattiva….mi morde se la riguardo.
    I diari di quando ero ragazzina, scrivevo su pagine qualsiasi, li ho fatti bruciare…..
    Quello di quando scrivevo da bambina ce l’ho, nascosto gelosamente agli occhi di tutti, ma proprio tutti, anche ai miei.
    Il diario della mia vita recente è a portata di mano…..testimone della mia normalità.

  7. Bentornata a Cinzia che ci scrive in modo impetuoso, poetico e prezioso. Grazie delle tue parole. Mi piacerebbe veramente che tu e Maria Teresa vi conosceste.

    Benvenuta a Claudia e al suo frammento di vita che ci regala. Spero di leggerti ancora…chiamami pure Mirna, senza …signora davanti! E un bacio alla tua piccola Emma.