Elizabeth Jane Howard e i suoi romanzi

pubblicato da: Mirna - 8 Febbraio, 2021 @ 10:02 am

Conoscerete la bellissima saga dei Cazalet, cinque libri che raccontano le vicende di una famiglia aristocratica inglese. Una lettura avvincente che trascina naturalmente in un’altra realtà, in nostalgia di ciò che non si è vissuto ma che respira insieme alla nostra vita. Parlo ovviamente per me e altre (solo donne?) come me. Alle amanti della letteratura inglese da Jane Austen alle sorelle Bronte, a Virginia Woolf ecc. Alle amanti della monotona e pacata vita inglese, in città e in campagna.

Le mezze verità e Perdersi sono gli ultimi romanzi della Howard editi da Fazi editore.

Elizabeth Jane Howard, (1923-2014 ) autrice prolifica, testimone della sua epoca e della sua classe sociale, the high class, riesce a raccontare storie che attingono dalla sua complicata e spesso drammatica vita privata.

Storie avvincenti, talvolta ambigue, ma sempre verosimili.

Sempre il leit motif è l’amore frainteso, misconosciuto e… l’illusione di poter raggiungere attraverso un altro da sè la felicità.

Le mezze verità quasi un thriller, spesso venato da un humour veramente british, ci presenta personaggi al limite dell’incoscienza come la vedova con due figlie che sposa il dispostico colonnello desideroso soltanto di ottenere un’austera, vecchia, grande e decrepita casa vittoriana, comprata con i soldi della neo-moglie.

Deliziosamente ansiogeno aggirarsi fra le stanze della manor-house patendo il freddo ma riscaldati dalle immancabili tazze di tè.

Leggetelo, vi divertirete.

Perdersi è certamente più serio. Si rifà ad un’esperienza vissuta dall’autrice stessa. Un innamoramento in tarda età, vicino ai sixty, quando il desiderio di amore, la paura della solitudine, l’estrema sensibilità, ti offusca la mente e il cuore.

Tagliente la diversità tra uomo e donna nei desideri erotici e sentimentali, almeno in questa vicenda. Che però sappiamo sperimentata dall’autrice.

Mi considero fortunata, incosciente, libera e fiduciosa nell’aver vissuto la mia storia d’amore e convivenza con una persona che mi ha rispettato in ciò che ero e stavo per diventare, che mi ha sostenuto.

Soprattutto ammirato… e questa ammirazione è stata per me linfa vitale.

Piero, sei stato l’unico compagno che teneramente mi ha sopportato. E questo mia madre l’aveva capito. Prezioso amore.

Share

Commenti chiusi