Alfredo, Alfredino

pubblicato da: Mirna - 28 Ottobre, 2021 @ 5:05 pm

Biondo era, e di gentile aspetto. Il mio cugino amato. Nato poco dopo che la sorellina Heidy era annegata nella roggia di via Winkel, con me presente. Lui arrivò subito dopo come un raggio di sole per tutti. Trascinava nella soffitta un giocattolo a forma di farfalla.E sorrideva. E rideva. E giocavamo nella fontana della piazza. E chi passava rimaneva incantato da questo ragazzino vitale con le stelle intorno .

E prendevamo la vita a grandi sorsi nella nostra Merano di birrerie e dancing club.

I suoi amici diventavano i miei come Gianni, Marco, Bepi , Corrado e i mei diventavano i suoi come Giuliana, Guerrina e Verlyn, l’amica americana.

Intelligente ed ironico avevi capito tutto di tutti.

Una mente colorata” lo eri. Come il libro di cui parlavamo e di cui parlavi con i tuoi amici. Ci bastavano poche telefonate per capirci. Poche parole per dirci tutto ciò che della vita avevamo condiviso. Genitori, zii, risate. Volevi riunirci noi cugini emiliani, lo volevi, con tutte le tue forze e con quell’animo che riconoscevo in te: la forza del sangue. Non ci siamo riusciti. Mi hai però lasciato, un mese fa, il tuo “testamento” amicale facendomi ricontattare i testimoni della nostra stagione dell’oro, quella di noi ragazzi dei Beatles, di Lucio Battisti, dellìAprès Club, degli happening nei castelli, quella dei ragazzi che pensavano di volare e di essere liberi come te.

Il vuoto è immenso Alfredino.

Però tu ci sei sempre.

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