MONOGAMIA

pubblicato da: Mirna - 26 Febbraio, 2023 @ 10:59 am

di Sue Miller

Che cosa mi induce a scrivere dopo tanto tempo di questo romanzo per me profondo e completo? Non soltanto la riflessione sull’amore coniugale più o meno monogamo delle coppie protagoniste, prima fra tutte Annie e Graham. No, è la riflessione sulla vita e sui sentimenti di ognuno analizzato singolaramente. Paradigma di ciò che siamo noi, certamente dipendenti e desiderosi dell’amore di altri, ma soli con noi stessi nell’affrontare l’avventura umana. Conosciamo il personaggio più vitale, Graham, goloso di vita, felice di vivere e amare… in primis certamente Annie la sua seconda moglie, ma anche la sua prima moglie Frieda e i suoi due figli, i suoi amici e anche altre donne.

Ma non è così per tutti. Altri sono più monogami, ma forse in modo meno sincero perchè pensieri, sbandate sembrano più tortuosi di quelli di Graham , simbolo di persona veramente centrata nel flusso vitale. Ed allora viene da pensare se anche noi siamo sinceri con noi stessi nelle relazioni interpersonali, sia nei rapporti con i genitori, con i figli, con il coniuge e con gli altri in generale.

Ciò che mi è piaciuto particolarmente in questo libro è la descrizione di piccole gesti e fatti quotidiani descritto in modo chiaro e avvincente, di dialoghi profondi e significativi.

Ed ogni personaggio che sembra secondario: la prima moglie Frieda, mai risposatasi, il figlio Lucas, la figlia Sara emergono in modo non eclatante in persone a tutto tondo nelle quali ci si riconosce un po’.

Vorrei scrivere molto di più , ma sapete che cosa me lo iumpedisce? Anzi chi?

Il miagolio prolungato di Mimilla verso lA QUALE HO URLATO ED ORA ME NE PENTO PERCHè SI SARà NASCOSTA DA QUALCHE PARTE.

oRA CAPITE PERCHè SCRIVO MENO: NON SONO PIù LIBERA. lA MIA ATTEn ZIONE DEVE SEMPRE ESSERE RIVOLTA A lEI. eD ALLORA ESCO.

Meno male che oggi andrò a teatro, e mercoledì 1 marzo il ns Libri Incontri

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1 commento
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  1. Simpatica la tua Mimilla dispettosa! Io ho riletto in questi gg, a distanza di poche settimane dalla prima volta, “La vita davanti a sé” – libro a cui assegnerei sicuramente un bel 10 e lode! – e la rilettura mi ha fatto gustare intensamente l’ottima versione teatrale di Silvio Orlando ieri. La grande fedeltà al testo, secondo me assai importante data la voce in prima persona di un bambino, unita alla sapiente scelta dei brani e loro opportuna concatenazione, ha reso con grande efficacia l’atmosfera del libro. Sono quindi felice di aver potuto gustare le due versioni di una vicenda così bella!