CASA HOWARD, di E.M. Forster

pubblicato da: admin - 6 Giugno, 2010 @ 6:24 pm

scansione0006Beati coloro che d’estate vivono in una casa fresca e non in un condominio-forno come il mio. Mi sento come Jack Lemmon nel famoso film “Prigioniero della seconda strada”. Come lui rasento la crisi isterica e sono così esausta che non riesco neppure a muovermi per uscire. Allora penso a dove mi piacerebbe essere: certo in un cottage in Inghilterra. E che cosa meglio di Casa Howard?

 “…E’ vecchia e piccola, e nell’insieme deliziosa – in mattoni rossi…guardandola dal giardino sul davanti ha nove finestre. C’è poi un grandissimo olmo riccio – a sinistra della facciata – che si piega un poco sulla casa e sorge al limite tra il giardino e il prato.” Così Helen, ospite della famiglia Wilcox a Howard’s End ,  la descrive a sua sorella Margaret rimasta a Londra.

In una successiva lettera parlerà dell’amore nato tra lei e il più giovane figlio dei signori Wilcox. Amore che sarà contrastato.  Ciononostante l’amicizia  fra i Wilcox e le sorelle Schlegel continua.

Helen e Margaret Schegel , che vivono con il fratello universitario, sono due intellettuali e  aperte persone, amano la musica, la letteratura, gli incontri culturali.  Forster si è senz’altro ispirato a Virginia Woolf e a sua sorella Vanessa Bell, quando queste vivevano a Bloomsbury. Per le descrizioni del luogo si è invece ispirato a un cottage dell’Hertfordshire dove egli  soggiornò spesso dal 1883 al 1893.

In questo romanzo pubblicato nel 1910 Forster fa un’analisi del rapporto tra sentimenti e comportamento esteriore della  rigida società postvittoriana. Sono presentati vari gruppi sociali, dai ricchi capitalisti Wilcox, alle emancipate  intellettuali attente alle problematiche della società, a membri della piccola borghesia i cui rappresentati si incroceranno per dar vita a una storia intensa e avvincente.

Ma tutto gira intorno al delizioso cottage fresco…Ruth Wilcox, ammalata gravemente, decide di lasciare il villino, unica proprietà di cui può disporre, a Margaret Schlegel che ha dimostrato interesse e ammirazione per lo stesso, più del marito e dei figli. Alla sua morte i familiari stracceranno il foglio su cui erano scritte le sue volontà a riguardo, ma il destino farà sì che tempo dopo  il vedovo Wilcox sposi Margaret.

 Margaret  è il personaggio più equilibrato, sensibile  e  onesto della vicenda,  alla fine  è lei, che dopo un evento drammatico riuscirà  non solo a consolare il marito, ma a fargli capire  quanto  la disponibilità e l’apertura verso gli altri, di ogni ceto sociale,  contribuisca alla serenità della vita.

Da questo romanzo è stato tratto il bellissimo film  di James Ivory con Emma Thompson .

Se potessi rivederlo sono sicura che mi rinfrescherei…ho in mente le immagini  della  passeggiata notturna del signor Blast in un prato pieno di fiori viola…

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8 commenti
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  1. Ah si’, quella con Helena Bonham-Carter! Che bella scena! E la storia e’ bellissima. Ottima scelta!

  2. Anch’io ho visto il film, stupendo… se lo trovo te lo porto Mirna perchè è in una ” vecchia” videocassetta a casa di mia mamma… Che sensazione parlare delle cassette come ” vecchie” eppure sono datate con tutti i DVD, i Blue-ray ecc…
    Non ho letto il libro, ma di solito credo che Ivory rimanga abbastanza fedele… Certo, alcune sfumature si perdono… Invece ho letto di Forster Passaggio in India ma ancora più bello Camera con Vista.
    Stamattina mi sembra un pò più fresco e ti ho pensata ; spero tu possa trovare refrigerio perchè da come ne parli il tuo appartamento sembra davvero “infuocato”….Baci

  3. Se bastasse rivedere il film ci sarebe il dvd, da guardare con un ventilatore vicino ai piedi,e qualche beveraggio, non ghiacciato e non gasato a portata di mano. Oggi il tempo sembra che voglia cambiare, si abbasserà leggermente l’afa.Forza Mirna.
    In questi ultimi tempi mi sono letta alcuni libri tra i 12 fnalisti delo Strega, un ambìto premio letterario che, sicuramente incide (purtroppo) molto sulle vendite di un romanzo. Secondo me questa faccenda dei premi letterari non è da sottovalutare: diviene infatti una questione culturale che incide molto sulla vita di tutti. Premiare un brutto libro
    ( tanto brutto da poter pensare che sia stranaccomandato, i soliti sporchi pasticci, decisi assai prima dei conferimenti ufficiali) è come premiare un ‘azione non buona. In qualche modo tutto il sistema dei valori prende un ennesimo calcione nel …..dove volete , ma lo prende. Perciò anche queste questioni sono da tenere sott’occhio e certamente ci riguardano anche se pensiamo che dei premi letterari ce ne possiamo tranquillamente disinteressare. Io non credo che sia così. Mi piacerebbe tanto sapere i vostri pareri nel merito. Vi siete mai interessati ai premi letterari? Avete mai letto un libro perchè vincitore di un premio? Tutti i premi sono uguali? Ci sono premi “veri” e premi fasulli? (A questa domanda mi rispondo: certamente SI’, ci sono premi veri e premi da sospettare.)
    Vi sarei tanto grata se mi deste un parere o qualche esperienza o un commento nel merito dei premi letterari.

  4. Se vi piaccioni le storielle di gatti ce n’è una sotto “vivere con i gatti”.ciao

  5. ….che bel regalo questo libro! Grazie Mirna, hai rinfrescato un po’ anche me, chiusa in questo afosissimo ufficio!
    Hai nominato pure uno dei miei film preferiti, se fossimo più vicine correrei a portartelo!

  6. …devo confessare che io ho faticato un po’ a leggere ‘casa howard’… non mi è sempre risultato facile capire che cosa pensano, che cosa si dicono i personaggi… mi sento un po’ una pecora nera ma ahimé questa è stata la mia impressione. forse con il caldo vado alla ricerca solo di libri facili?!

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