DA BOSCO E DA RIVIERA, di Alberto Cavanna

pubblicato da: admin - 11 Agosto, 2010 @ 5:30 pm

 

Ben tornati a Riccardo e Maria Teresa dall’isola quasi… di Robinson. E che gioia e gratitudine trovare subito un entusiastico suggerimento di lettura, ma non solo… anche tantissime sollecitazioni  per riflettere sulla vita.

 

Rizzoli Editore, 2009

343 pagine, €19,00

  

Dobra vecia, amici! Buonasera, amici! Sono appena rientrato da una vacanza su di un’isola “selvaggia” (ma in realtà molto, molto più “civile” di certe nostre spiagge superaffollate) dell’arcipelago delle Incoronate, in Croazia, dove, fra le altre cose, ho letteralmente divorato il bellissimo romanzo di Alberto Cavanna, insieme all’altro suo lavoro “Storie di navi, di viaggi e di relitti” (ma di quest’ultimo vi parlerò la prossima volta).

Ricordate? Vi avevo già segnalato il suo “Bacicio du Tin”come un libro da non perdere, ma con questo …. Cos’altro dire? (Di più e di meglio, naturalmente!)

Ero in Croazia, dicevo, ed un mio amico, parlando della capacità di adattamento della sua famiglia (2 genitori e 4 figli) alle condizioni “essenziali” della vita sull’isola Incoronata (baia di Koromasnja), disse: “Noi siamo da bosco e da riviera”! No, non conosceva questo capolavoro di Alberto, cito solo l’episodio per inquadrare il corretto significato dell’espressione scelta da Cavanna a titolo del libro.

Paesi della costa ligure, pescatori, le loro osterie, i cantieri navali dal legno alla vetroresina all’acciaio … protagonisti che “si raccontano” storie che non possono che essere vere …umane, aziendali, marine …

Io l’ho divorato, dicevo prima. Poi l’ho passato a Maria Teresa la quale, pur essendo assai meno marinaia di me, ne è rimasta entusiasta. A matita, nell’ultima contropagina, si è segnata i vari punti.

Tutti mi dicono che scrivo bene, che sono creativo etc. Io non sono così d’accordo, soprattutto quando mi trovo di fronte a certi lavori quale quello di cui vi sto raccontando.

Il racconto è unico, composto da più voci che si intersecano e parlano tutte in prima persona.

Bellissimi molti pensieri; ve ne riporto solo alcuni:

“Leggere un libro in fondo è come navigare: apri la pagina e ti immergi nei pensieri di un altro, bevi il suo messaggio e quando chiudi l’ultima pagina scopri alla salvezza di quale porto o alla disperazione di quale naufragio ti ha condotto”;

“Il canto dell’albero che viene ucciso e rinasce barca: è questo il rumore lontano delle mie radici”;

“Stavo morendo di un male che era semplicemente il rifiuto di vivere ancora”,

“L’eccellenza nient’altro era se non quello spirito che mio padre mi aveva trasmesso, l’amore familiare per l’oggetto che si costruisce o si ripara, la passione per il proprio lavoro come uno stile di vita …”;

“La lotta per il potere tanto più è stupida e tanto più è ai vertici”;

“Ho sempre detestato le persone che ti rimettono in bocca le tue parole dopo averle rigirate a loro vantaggio”;

….

E’ il libro di un vincitore, che ha saputo superare le tempeste della vita.

Complimenti, Alberto!

 

Riccardo Lucatti – Trento-Riva del Garda, mob. 335 5487516

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  1. Che immagini suggestive, profumate di salmastro sa suscitare in noi Riccardo nel raccontarci questo suo amato scrittore.
    La Liguria marittima, quella non turistica e senz’altro magica con quel sapore unico, aspro e confortante, come tutto ciò che rimane nelle radici della nostra storia. Il mare, il lavoro per vivere, l’amore pe la natura che …non è permalosa, se la torniamo ad amare con rispetto lei ci contraccambia.
    Mare. Navigare . Superare le tempeste della vita.
    Grazie Alberto.
    Anche per il pensiero condivisibile della lettura-navigazione!

  2. Grazie a voi.
    Alberto