LILA, LILA, di Martin Suter

pubblicato da: admin - 16 Agosto, 2010 @ 5:59 pm

E’ CON GRANDE GIOIA CHE LASCIO LA PAROLA A MARIA TERESA CHE INSIEME A MARITO,  FIGLIA, ED ALTRI CARI AMICI ED ESTIMATORI, MI E’ D’AIUTO  NEL MANTENERE ACCESO IL BLOG ANCHE IN AGOSTO

 Martin Suter, “Lila, Lila”, ed. I Canguri Feltrinelli

 

Mi riaffaccio con gioia al bellissimo blog di Mirna dopo le mie vacanze da Robinson, durante le quali ho fatto tante cose rilassanti, compreso leggere alcuni libri. Tra questi c’è “Lila, Lila”, di Martin Suter. Mi è stato regalato da un’amica che vive a Zurigo e che ha voluto portarmi il romanzo di uno scrittore di quella città. “Lila, Lila” mi ha colpito prima ancora di sfogliarlo per almeno un paio di motivi

Il primo: Zurigo è legata ad un momento molto intenso della mia vita. Nell’ospedale cantonale di quella città, quando ero giovane, mia mamma è stata sottoposta ad un’operazione chirurgica assai ardua. A Zurigo le hanno salvato la vita e due giorni fa ha compiuto 90 anni!

Il secondo motivo è il titolo, così misterioso. Mi chiedevo che cosa mai fosse “Lila Lila”: una filastrocca, il diminutivo di un nome, la lallazione di un bimbo? E a questo proposito mi è riaffiorato alla mente il fatto che, molto tempo ancora indietro, quando ero piccola, una mia cuginetta ancor più piccola di me mi chiamava “Lilla”. Chissà perché?

 

Mi piacerebbe sapere se anche altri sono stati incuriositi da un libro, prima ancora di aprirlo, solo perché qualcosa a prima vista sfiorava in qualche modo il loro vissuto.

 

Dunque uno strano titolo, ma non solo. Il primo capitolo, una sorta di prologo, introduce una sospensione che trova spiegazione solo nelle ultime pagine e tutto lo svolgersi degli avvenimenti è molto avvincente. L’interesse è tenuto desto sia da quel che succede, sia dai personaggi, che hanno un po’ tutti qualcosa di misterioso.

Il romanzo è la storia di un libro che cambia la vita di una persona, anzi di più persone. Altre volte ci si è chiesti se un libro abbia questo potere, ma qui la cosa è super super eclatante.

Non mi sento di dire che la scrittura abbia qualcosa di particolarmente pregevole, almeno dal mio punto di vista, ma ci sono notazioni descrittive assai azzeccate, talora spiritose, come quella dell’albergo

“aggrappato con le unghie e con i denti alla sua quarta stella”.

 

Mi capita sempre, nel leggere un libro, che qualche frase mi colpisca e mi resti impressa al punto che –non essendo io gran che creativa- poi mi piace utilizzarla quando parlo, citando ovviamente la fonte.

E a proposito di citazioni, in “Lila, Lila” ne ho trovato una gustosissima da Mark Twain sulla lingua tedesca. Non la conoscevo, mi è piaciuta moltissimo e l’ho subito diffusa perché nella mia vacanza da Robinson parlavo spesso nel mio tedesco un po’ stentato con persone di diversa nazionalità. La trascrivo qui di seguito, sicura che chi conosce almeno un po’ quella lingua la troverà azzeccatissima:

“Ogni volta che il tedesco letterario si immerge in una proposizione, scompare alla vista finché non risbuca dall’altra parte del suo Atlantico con il suo bravo verbo in bocca”.

 

“Lila, Lila” fa pensare intorno all’amore, al rapporto tra madre e figlia, al dire bugìe (qui ce ne sono di enormi). Fa conoscere i diversi mondi paralleli che vivono in una grande città. Svela anche particolari pratici del mondo dell’editoria. Se qualcuno di voi lo ha letto, mi piacerebbe sapere che cosa ne pensa. Io ne sono stata catturata, il che in vacanza è molto bello.

Un caro saluto a Mirna, che libri divora tutto l’anno, e a tutti i frequentatori del suo blog.

Maria Teresa

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7 commenti
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  1. Lessi parecchi anni fa’ “Lila Lila” (2005?) proprio perchè, anni prima,avevo letto di M.Suter “Come è piccolo il mondo” che mi era piaciuto. Lila mi parve molto meno riuscito e non ricordo granchè. Ma Suter è uno scrittore piacevole e, recentemente, ho comprato “L’ultimo dei Weynfelot”, perchè parla di quadri, esperti di quadri, e , in particolare, di un quadro di F. Valletton, La salamandra. spero che sia all’altezza di “come è piccolo il mondo”. Inoltre è edito da Sellerio, una casa editrice che mi piace molto, anche per le sue copertine eleganti. Credo anch’io che da certi libri emani un richiamo, chissà per quali arcani motivi. A volte funziona. A volte proprio non funziona. sono contenta che abbiate letto M. Suter, non notissimo in Italia ma molto noto e amato nel suo paese.E mi avete fatto venire voglia di cercare L’ultimo dei W. nella pila dei “non ancora” , ho proprio bisogno di una lettura piacevole dentro un libro Sellerio, maneggevole e bello da vedere. Grazie per il suggerimento e benissimo ritornati dai viaggi di Gulliver.

  2. Sempre un libro ha una sua vita particolare che riesce a diffondere , suo malgrado, richiamo visivi, uditivi, olfattivi e mnemonici. Richiami che spesso oltrepassano il suo contenuto più o meno impegnato.
    Anch’io spesso sono stata attirata dalle “sirene” della copertina, del titolo, da quel quid inspiegabile , ma che il mio inconscio riconosceva e che faceva dire al mio conscio “quel libro è mio!”.

  3. Ciao M. Teresa, non ho letto LILA LILA e mi piacerebbe farlo.
    E’ vero, un libro può incuriosire prima ancora di comprarlo. a me è successo quando ho visto per caso in una libreria, buttato lì e praticamente seminascosto, “Sinhue l’egiziano”. Ricordo che mi ero fiondata immediatamente alla cassa col libro in mano solo perchè mi ricordava il film visto innumerevoli volte. L’interprete era Edmund Purdon, del quale io (quattordicenne molto romantica) ne ero perdutamente invaghita!! Leggerlo mi ha trascinata praticamente dentro la pellicola ed è stata una lettura meravigliosa.
    Altri libri hanno avuto su di me il potere rievocativo che hanno tutti i ricordi. Da adulta rileggere Salgari come quando ero bambina è stato molto emozionante, oppure le favole di Andersen che mi hanno fatto nuovamente piangere come quando avevo visto il film con quella dolce e dondolante “Splendida Copenhagen”….
    Si potrebbe continuare all’infinito, perchè ogni libro ha sempre il potere di coinvolgermi completamente. Allora certi momenti sono Rossella, altri Lara, oppure la figlia di Mistral!
    Come dici tu forse è facile anche comprare un libro per il titolo accattivante, oppure per ciò che speriamo contenga. Questo mi è successo tante volte quando scelgo una biografia di un musicista. Se poi si tratta di Mozart, mi sembra a volte di conoscerlo come un figlio e allora cerco dei libri che possano svelare dei fatti ancora sconosciuti del mio autore (quasi) prediletto, tra tanti altri naturalmente….
    A presto cara MTK bacioni Cris

  4. Ho letto quasi tutti i libri di Suter (in tedesco), ho letto anche “Lila, Lila” e mi è piaciuto molto.
    Di Suter mi fa impazzire il suo modo di descrivere i pensieri dei suoi personaggi, riesce a far comprendere e a volte anche condividere le loro azioni criminali. Mi piacciono le sue descrizioni delle relazioni, nel mondo degli affari e nella vita privata che spesso si intrecciano tra loro.
    I suoi libri li devo finire senza interruzioni e mi rimangono impressi nella mente ancora per mesi. Sono l’ideale lettura di vacanza perchè puoi stare tutto il giorno e la notte con il libro in mano. Due mesi fa ho letto l’ultimo, “Il cuoco”, non so se sia già stato tradotto in italiano… stupendo!!!

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