INSIEME, COSI' FELICI, ovvero illusione? utopia?

pubblicato da: admin - 21 Febbraio, 2011 @ 3:31 pm

scansione0004Ecco un’altra autrice americana, ben diversa dall’amara e grande Oates, ma con un suo particolare fascino. Parlo di Maryann McFadden che ha auto- pubblicato il suo primo romanzo “Da quando sei partita”, divenuto presto un best seller nelle librerie indipendenti americane.

Mi dà l’impressione che lei scriva ciò che vorrebbe leggere: una storia bella, piena di buoni sentimenti con un finale da tema scolastico. Non è una critica negativa, io l’ho letto con piacere. Sapere che mi aspettava sul comodino mi faceva andare a letto più velocemente.

Storia soprattutto di donne, a partire dalla protagonista Claire, di 45 anni che si ritrova donna “sandwich”, come  gli americani amano definire le donne di mezza età che si ritrovano a dover gestire i genitori anziani e i figli ancora giovani.

Claire è stata una ragazza madre, ha cresciuto la figlia Amy che non vede da alcuni anni dopo un  penoso litigio . Haincontrato Rick un uomo allegro e simpatico con il quale dovrà presto sposarsi e le è capitata la grande occasione della sua vita: un corso di fotografia con un grande Maestro a Cape Cod.

Ma…la figlia ritorna improvvisamente ed è   incinta, il padre, che ha il morbo di Parkinson, peggiora rapidamente. La madre Fanny è infelice. Rick non vuole pensieri nè preoccupazioni,nè tantomeno accollarsi una famiglia così numerosa e problematica.

Che fare? Claire sul momento rinuncia al suo sogno per stare vicino all’ombrosa figlia che non è sicura di voler tenere il bambino. Ma poi nasce Rose, una dolcissima bimba bionda e lentamente tutto si riassesta, almeno per Amy e Claire.

Si può persino riprendere in mano il progetto di Cape Cod. E qui le descrizioni di questo luogo particolare della costa atlantica sono incantevoli. E’ la luce il segreto della sua bellezza, la luce che squarcia il mare all’alba e al tamonto, che scivola sulle alte dune coperte di erica, che lambisce le balene, che vola con il vento.

Claire è riuscita a portare a Cape Cod figlia,nipotina e  i due vecchi genitori togliendoli dalla casa-ospizio dove si erano appena inseriti con grande angoscia. Li vuole insieme a lei, non può sopportare di vederli morire lentamente . E’ utopia? Il racconto ci fa sembrare tutto realizzabile. La giovane Amy impara dalla nonna a cucinare e troverà un lavoro da cuoca, la vecchia Fanny, arrabbiata  da tempo con il taciturno marito, sembra decisa a cambiare vita, a 77 anni. Qui il sogno americano che suggerisce che  basta volere per poter raggiungere la realizzazione di  qualcosa.  Persino il vecchio Joe ha un lavoretto nel parcheggio…

E Claire, travolta da eventi e sentimenti  suoi e dei familiari e che ci dà l’immagine della Donna forte, generosa e onesta , alla fine sarà premiata. Insieme, così felici anche perchè intanto è apparso un uomo più affascianante, uno scrittore che ama le balene, il mare, la sostanza…

Alla fine del corso quando Claire presenta le sue foto si sentirà dire da suo  Maestro “Qualunque cosa lei stesse cercando qui, signora Noble, è tutta lì. Il suo lavoro è eccezionale, sia il bianco e il nero sia il colore. Per quanto riguarda la luce…beh, non è solo quella luce bellissima per cui siamo famosi, è più una metafora per come si vedono le cose. E io credo che lei abbia catturato la luce, probabilmente più di quanto lei si renda conto in questo momento.”

Eh, sì è come si vedono le cose. Sta tutto dunque tutto in noi stessi…

E perchè non coltivare sogni, ideali, progetti che possono sembrare irrealizzabili? E perchè non provare a stare insieme, così felici?  Come ci suggerisce  la McFadden?

Ed ecco che faccio un secondo appello alle lettrici e ai Lettori del Blog che non scrivono mai : diteci quale libro state leggendo adesso, anche solo il titolo, se vi piace, se vi intriga o se vi delude, così potremmo trarne spunti e consigli e questa finestra letteraria si amplierebbe. Ci sentiremmo meno soli, potremmo condividere immagini, suggestioni, pensieri, rabbia, delusioni,  potremmo, almeno per un frammento piccolo e grande della nostra vita  sentirci “insieme, così felici …o no”, ma insieme.

E alla luce della lettera ricevuta domenica dalla visitatrice che critica i nostri eccessivi “complimenti, baci e bacetti“, “poesie e poesiole” credo proprio che sarebbero da valorizzare  soprattutto i messaggi essenziali dei libri e dei nostri sentimenti,  analizzare, solo se letti con la dovuta  attenzione, i grandi temi della letteratura e della vita  da cui essa si ispira.

Mi scrive ancora G. ,che io  ho definito un pizzico di peperoncino , una scossa elettrica al  nostro  delizioso “miele” che amerebbe più “essenzialità e approfondimento, qualche intemperanza, un dissidio“  e  continua “ se si parla del nostro vissuto che questo sia vero, forte, esemplare , e non edulcorato …che i consigli e le idee che potranno sorgere siano coraggiosi!”

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6 commenti
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  1. Complimenti, baci e bacetti … ? Amici, che vi devo dire? Libertà vo cercando, ch’è sì cara … diceva quel tale … nessuno è obbligato all’elogio, tanto meno ai baci …
    Quanto agli approfondimenti, a me pare che ve ne siano.
    Se poi il blog ci consente di instaurare un rapporto “personale” anche con persone che non si conoscono, come sta accadendo a me … ben venga e ben venga quindi anche la nuova amica a noi ancòra bloggisticamente sconosciuta. Così come benvenuti saranno tutti coloro che riterranno di entrare a far parte, scrivendovi, di questo circolo veramente “open”.
    Poesie e poesiole? Anche qui, nessuna pretesa, ci mancherebbe altro … La poesia poi non è di chi la scrive, ma di chi la legge e quindi la stessa poesia/poesiola può essere bella, brutta, mediocre, piacevole, spiacevole etc..
    Da ultimo: pian piano il blog è cresciuto, sviluppandosi da una riflessione sul libro, anche verso una riflessione sulle riflessioni e verso un’auto analisi.
    Termino qui con una mia passione: la “comunicazione” , che ora voglio tradurre non come “communis actio, azione comune” ma come azione comune in quanto reciproca, cioè a doppio senso di marcia: infatti qui c’è spazio, attenzione e rispetto per tutti.
    Nel frattempo con il blog io mi sto divertendo e arricchendo. Grazie, Mirma! (e riecco i complimenti!)

  2. Concordo con Riccardo anche se, per mettere un pò di pepe dovrei dissentire?! Che dire…Non è nel mio carattere l’intemperanza, preferisco la mediazione, sono una bilancia, come Stefy. Mi piacerebbe che G. si presentasse a noi…ci facesse partecipi delle sue letture…C’è spazio per tutti, chi ama la saggistica, chi la poesia, chi i gialli, chi la filosofia, la storia…Io ad esempio grazie a Mirna e il suo blog ho conosciuto Lou Salomè, la Nemirosvsky,Colette , Doctorow…Autori che avevo solo sentito o a volte nemmeno… Confesso la mia ignoranza, ma è stato un piacere approfondirli…Rimango in attesa delle vostre letture, quelle che avete sul comodino…

  3. Non conosco questa autrice,ma in passato (da giovane)ho trascorso diversi periodi di vacanza a Cape Cod.Si tratta di una enorme ,lunga penisola a forma di C che guarda verso nord ,nel Massachussett. La parte a ovest e` ha una base larga e man mano che ci si dirige a est si assottiglia fino a diventare una lingua di dune che terminano a Provincetown,cittadina che da anni e` diventata un importante centro vacanze per la popolazione “gay”. La` tutti sono bene accetti e l`atmosfera e` leggera e allegra.Le migliori spiagge di Cape Cod si trovano qui ,sono bianche ,immense , naturali con enormi dune. Il mare e` di un blu profondo e l`acqua e`fredda ( sempre)!!
    Non lontano si trova il luogo da cui Guglielmo Marconi ha inviato il primo segnale radio verso l`Europa. Da non dimenticare Woods Hole , uno dei centri piu` importanti al mondo di ricerca oceanografica fondato nel 1888. I Kennedy trascorrevano le loro vacanze ad Hyannisport . Chi non ricorda le memorabili foto di Jack e Jackie sulla spiaggia o sulla loro barca a vela?
    E` vero la luce di Cape Cod e` particolare , forse per il riflesso del mare e l`aria tanto pulita dai venti atlantici che soffiano di continuo. La penisola ha pochi abitanti ,tantissimo verde ,grandi spazi , silenzio e tanta pace.

  4. Submitted on 21/02/2011 at 10:49pm
    INCOLLO SOTTO IL POST ATTUALE IL COMMENTO DI ELISABETTA CHE HA FINITO DI LEGGERE IL LIBRO AUTOBIOGRAFICO DELLA FIGLIA DI SALINGER: “L’ACCHIAPPASOGNI” (vedi Archivio)

    “Margaret A. Salinger col suo libro “Dream catcher:a memoir” parla delle sue esperienze di figlia e di donna descrivendo e analizzando la realta` in cui e` cresciuta .
    A tratti si sente il dolore,l`angoscia e quasi l`incredulita` di avere avuto un`infanzia e una giovinezza in un isolato e secluso contesto famigliare .Pero` riesce in buona parte del libro a raccontare situazioni e avvenimenti come se fosse una cronista distaccata. A volte osserva con “matura benevolenza e quasi complicita`” i vari episodi di vita eccentrici , strani , al limite del patologico di questo suo padre famoso.
    La sua vita in famiglia a Cornish si e` sempre svolta tra realta`,finzione e sogno.
    Con questo libro sul padre Margaret fa un`analisi profonda e ” viscerale” dei suoi propri problemi esistenziali , soprattutto alla luce del fatto che suo padre ha sempre avuto una visione distorta dell`immagine femminile , le sue donne erano spesso considerate delle eterne bambine innocenti .
    Comunque dubito che Margaret Salinger abbia mai pensato che il padre avesse fallito nella sua missione paterna,infatti non esprime giudizi negativi , ma e` sempre impegnata nella ricerca di capirlo e forse giustificarlo,soprattutto utilizzando l`analisi minuziosa dei personaggi dei libri paterni in particolare i protagonisti di “The catcher in the rye””
    Elisabetta

  5. Ciao a tutte!! Eccomi di nuovo tra voi care amiche e amici del blog, ma soprattutto grazie ancora a Mirna che è riuscita a continuare con le sue riflessioni, con i suoi consigli di lettura e con i suoi così tenaci momenti d’amicizia. Ritrovarsi è sempre molto bello e per me, che da tempo non riuscivo a scrivere, è diventato una preziosa occasione. Prima i numerosi impegni mi hanno quasi fagocitata, piccoli problemi di salute fortunatamente superati e poi il pc rotto….mi avevano tagliata fuori dal mondo. Ora, allegra e pimpante, sono pronta per il carnevale!!!
    Cosa sto leggendo in questo periodo? Presto detto. Sul comodino tengo “Maestro di te stesso” di Righini/Zadra, da leggere adagio adagio e ogni sera meditare un pò. Quasi finito invece è lo splendido “Passeggera del silenzio” di Fabienne Verdier, brillante allieva dell’Accademia d’arte di Tolosa che negli anni ’80 andò in Cina con una borsa di studio e restò affascinata dall’arte della calligrafia cinese. Altro testo, ma non meno affascinante per me, è “Robert & Clara Schumann” di Rattalino che descrive soprattutto la forza della moglie del compositore e la sua grande figura. Perchè dietro ad ogni uomo importante c’è sempre una donna altrettanto importante, e questa donna mi intriga molto. Per ultimo non posso non menzionare “L’uomo che sussurrava ai cavalli” di Evans perchè è un libro che travolge e lascia stupefatti per la sua poesia.
    Arrivederci a presto. Ciao Mirna, il carnevale ci attende! Cris

  6. Quanti libri sui nostri comodini o tavolinetti o divani…oppure, come succede a me, sparsi ovunque! Chi riesce a tenerli in ordine?
    Ognuno di noi poi ha le sue preferenze di genere : Ruggero ama i saggi, Cristina soprattutto i libri che parlano di musica… abbiamo imparato a conoscere i gusti di tutti noi che ormai da tempo ci frequentiamo virtualmente.
    Sono contenta che i libri di cui parliamo vengano letti da altri in un intrecciarsi di gusti simili o scoperte inaspettate.
    Mi piace anche sentire la descrizione dei luoghi delle vicende dove si svolgono le storie. Interessantissima la descrizione di Cape Cod fattaci da Elisabetta.

    Dalla Cina, a Vicenza, alla Persia, a Montreal…so di tante letture in cantiere che presto ci saranno svelate.