IL QUINTO GIORNO, di Frank Schaetzing, Tea Ed.

pubblicato da: admin - 4 Giugno, 2011 @ 6:13 pm

cop[1]E sempre a proposito di acqua e di ambiente, insomma del nostro amato pianeta trattato in modo così ingrato, prendiamo nota  di un interessante libro letto da Riccardo 

 

Mio figlio Edoardo, (comunicatore di professione e per me comunque una vera e propria garanzia intellettuale e letteraria), dello stesso autore fondatore della prestigiosa agenzia pubblicitaria “Intevi”, mi aveva regalato “Il mondo d’acqua”, (La Feltrinelli, gradevolissima ricostruzione della storia della vita sulla terra). Ed allora questo qui, visto in libreria, me lo sono comperato al volo: dopo tutto 1021 pagine per 12 euro, ma dove ne trovo un altro? (Riccardo, nato a Genova … buon sangue non mente).

Vasto, come il mare che descrive … fra l’altro ci introduce nel mondo dei pescatori peruviani e degli esquimesi e già questo sarebbe un buon motivo per leggerlo. Ma vi è molto di più: geologia, geografia, soprattutto biologia. Su tutto ciò si innesta un giallo “umano” in ambiente scientifico, militare e fantascientifico ma non troppo. Io non amo i romanzi di fantascienza. Ma questa volta si tratta di una fantascienza marina per di più orchestrata su solide e documentate basi scientifiche. Una fantascienza che tuttavia rimane ai margini del racconto, che è tutto umano. L’autore ci descrive il nascere e la forza dello tzunami: il mistero (svelato) della fossa delle Bermude; lo sfruttamento delle risorse petrolifere dai fondali marini (ma dello scempio ambientale della piattaforma petrolifera nel golfo del Messico, non si sa più nulla?); gli idrati di metano, i quali, ghiacciati, sul fondali marini fanno da tappo (ma fino a quando?) ad immensi giacimenti di metano; il rapporto fra i maremoti e la stabilità (precaria) delle zone costiere continentali; ci spiega come non sia vero che le risorse petrolifere stiano per esaurirsi, ma che piuttosto fra non molto l’estrazione del petrolio costerà, in termini di energia necessaria, più di quanto non se potrà ricavare dal petrolio estratto, e molto altro ancora.

I capitoli sono brevi, ognuno caratterizzato dal nome della località ove si svolge l’azione o dal principale personaggio coinvolto.

Lo stile è semplice e chiaro. Le analisi ed i ragionamenti che i personaggi (rectius, l’autore) fanno sono molto approfonditi: quelli “biologici” poi si leggono volentieri anche se non li si comprendono del tutto (a meno di non essere degli ottimi biologi), ma non importa, ciò non impedisce la comprensione del ragionamento e della vicenda.

Siamo certi di essere i soli abitanti cosiddetti intelligenti dell’universo? Ma se è infinito, quali garanzie abbiamo per affermare una cosa simile? Ora, se riflettiamo sul fatto che conosciamo le profondità marine meno dello spazio … vedete un po’ voi se non è lecito immaginare l’esistenza di qualche cosa “in più” rispetto alla solita Moby Dick …

Un giallo, una guerra degli uomini, attaccati da forze “occulte”, le forze “del male”: ma poi, dove si annida veramente “il male”? Negli “altri” o in noi? Chi ha invaso chi? Chi sfrutta e violenta chi? Per uscire dal romanzo, come potremmo chiamare “cattiva” o “nemica” la valanga che noi stessi stacchiamo dalla montagna facendo sci alpinismo dove e quando non sarebbe consigliabile?

Alla base di tutto una riflessione di fondo: il mondo che abbiamo ricevuto non è una eredità da sperperare, ma un bene da preservare per le generazioni che seguiranno. E poi: oltre a noi, ci sono gli Altri, sperando che anche gli Altri vedano noi sotto la stessa luce di “loro Altri”.

Ha venduto oltre due milioni e mezzo di copie, nel mondo. Ci sarà pur una ragione!

Riccardo

Share

Nessun commento
Lascia un commento »

  1. Secondo indizio: i batteri … manco a farlo apposta proprio in questi giorni misteriosi batteri killer “terrestri” stanno mietendo vite umane … Nel libro di tratta di batteri “marini”, i quali, condizionando il comportamento di pesci, molluschi, anfibi, granchi, vermi etc., li inducono a comportamenti distruttivi ed aggressivi nei confronti del genere umano. Un esempio: essi inducono una specie di vermi a distruggere il “tappo” di ghiaccio degli idrati di metano, liberando in tal modo dal fondale marino enormi quantità di metano , le quali provocano sconvoglimenti del fondale con conseguenti maremoti e tzunami, ed inoltre generano una “diluizione” della densità dell’acqua marina, tal che essa non sostiene più le navi, le quali affondano come pietre. Come vi dicevo, si tratta di fantascienza (marina), ma mica poi tanto lontana da una realtà oggi purtroppo verificata, nei fatti, come “possibile”.

  2. Insomma la fantascienza può dire tutto e può far state tutto dentro la sfrenata fantasia di scrittori “illuminati”, parzialmente conoscitori di teorie possibili ma mai dimostrate. perciò è solo un gioco. Neppure troppo letterario, un gioco sibillino dove tutto può essere ma anche no. Noi , poveri umani, dobbiamo aspettare dagli scienziati veri qualche risposta che non sempre è possibile, rispetto alle malattie sconosciute, alle le catastrofi naturali. Ne conosciamo tante tranne quelle che ancora non sono avvenute e che possono avvenire all’improvviso, talmente diverse da qualsiasi fantasia prodotta dagli uomini. I viaggi fantastici negli infiniti, la teoria degli infiniti, non ha ancora parole per farsi comprendere.solo il linguaggio della matematica la rivela. E non c’è nulla che possa essere tradotto correttamente nella esperienza umana:l’unico universo, infinito e forse multiplo che , mi sembra, gli esseri umani possano cercare di comprendere con dei risultati. Insomma il viaggio dentro di noi, affinchè quel poco o tanto che se ne ricava in sapienza possa davvero aiutarci a vivere non come bruti. E allora la scienza ci darà sempre risposte, e…la letteratura ci darà tante domande da rivolgere al nostro più intimo sentire. Per esempio votare per raggiungere il quorum ai prossimi referendum, RAGGIUNGERE il quorum sarà una certezza umanamente nobile di sicura civiltà dei nostri cari connazionali.Non raggiungerlo sarà una triste conferma che stiamo vivendo da bruti.

  3. Io credo che anche ai “referendum” dovrebbe applicarsi il principio della “par condicio”. Infatti, la fissazione del “quorum” attribuisce un ingiusto vantaggio a chi è contrario alle proposte referendarie, perchè basta che stia a casa ed il gioco è fatto. Pertanto, già per questo primo motivo, a mio avviso occorrerebbe eliminare la necessità del raggiungimento di un “quorum”. Ma vi è anche una seconda ragione, ben più nobile, che spinge nella direzione da me auspicata. Infatti, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, da Galantuomo qual è, alla domanda se sarebbe andato a votare, ha risposto “Sono un elettore che ha sempre fatto il proprio dovere”. Ragionando “a contrario” se ne deduce che chi non andrà a votare non farà il proprio dovere, sebbene ciò gli sia consentito dalla legge. Ma allora, cambiamola questa legge!
    @Camilla: le sparizioni di navi ed aerei nella Fossa delle Bermude sono una realtà. Lo stesso dicasi di batteri vari.