LE CRONACHE DI…BORZONASCA

pubblicato da: Mirna - 10 Luglio, 2012 @ 7:56 pm

 

I DUE CANADESI

 

Gary e sua sorella Wendy, miei ospiti per tre giorni hanno continuato a movimentare il paese gia’intrigato da Barbara e Camille che avevano seguito al bar le partite degli Europei tifando, of course, per l’Italia.

 

“Questi sono canadesi” ha sentito sussurrare Gary che sa l’italiano da alcuni dei pensionati che stazionano sempre sulla panchina circolare sotto un albero in piazzetta.

 

Ma Borzonasca e’ un paese abituato ai personaggi insoliti ed anche famosi, perche’ no? Non dimenticahiao che Devoto, il linguista del famoso dizionario Devoto-Oli e’ nato e sepolto qui…

 

Gary e’ stato felicissimo di questo soggiorno: dopo la siesta lo sorprendevo sul terrazzino della camera degli ospiti ad osservare il giardinetto a fascie, il campanile, il cielo pieno di rondini perche’ diceva  voleva assaporare appieno le sensazioni.

 

Prima di partire Stefania li ha portati da Gaggero, un luogo magico pieno di piante e fiori dove ci si puo’ perdere…sono arrivati a casa con surfinie bianche e viola, lavanda e un enorme ibisco arancione.

 

Gary si e’ offerto di sistemare le piantine ed ha zappato ed estirpato erbacce sotto il sole cocente. Ma, ha detto, lo faceva volentieri in ricordo dell”madre” che aveva  un giardino a Toronto.

 

Un animo particolarmente sensibile e attento.

Ma anche buongustaio: da Bruno detto Elvis  -per via del ciuffo che aveva un tempo – una delle due trattorie del paese – ha assaggiato tutti I primi tipici e non, dagli gnocchi al gorgonzola, ai  pansotti col sugo di noce, ai testaieu, sorta di piadina con il pesto ecc.ecc.

 

E si e’ parlato di libri naturalmente,  di autori canadesi come  Carol Shield, poi di Banville, di McEwan, ma anche di Ammaniti e tanti altri .

 

L’ultima sera ci ha sorpresi sulla terrazza vestita di surfinie, con le candele antizanzara accese a parlare dei fantasmi scozzesi di cui Gary e Wendy avevavo sentito raccontare duante la loro recente visita ai cugini di Edimburgo.

La misteriosa Dama Verde…

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6 commenti
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  1. Eccitante ed autentica questa visita di amici d’oltreoceano. Vi immagino a ridere gustando momenti d’italianità verace!, ciao ciao a tutti. Miki

  2. Carissima Mirna , ti ho spedito il seguito di IL LIBRO DI MISS BUNCLE. Spero che ti possa divertire. a tutti un saluto affettuosissimo.

  3. Ciao Camilla. Spero di ricevere il tuo libro al piu’ presto. Ricordo la deiziosa Miss Buncle e sono curiosa di sapere se riesce ancora a descrivere i personaggi del suo villaggio! Sarebbe una lettura adattissima al mio ambiente estivo!

  4. Ciao Mirna, como estasce? Cada dia mehor, yo espero! (dialetto argentino, inssegnatomi da un mio amico di laggiù) …
    “Intra Siestri e Chiaveri s’adima una fiumana bella” (Dante, Purgatorio, XIX, 100). Borzonasca … da ragazzo confondevo questo nome con Amborzasco che invece è un paese qualche chilometro prima di arrivare a S. Stefano D’Aveto, San Steva, in dialetto ligure. E la “Fiumana Bella” era anche il nome della ditta di autocorriere che, a Chiavari, faceva tappa in Piazza (delle Carrozze? Ricordo bene? Mirna, se sbaglio mi “corriggerai”). Su quella piazza s’affaccia un Teatro, “Il Cantero”. Strano, questo nome, in una città poi non così lontana dalla Toscana, regione nella quale la parola cantero significa “vasetto in metallo e ceramica, bianco, con un solo manico ed i bordi svasati (ci mancherebbe altro!) per esigenze fisiologiche notturne”! In quella stessa piazza, spalle al mare, verso nord, un po’ a sinistra, c’è poi un parco pubblico nel quale, in estate, si rappresentano commedie dialettali in dialetto non ligure ma ligure-rivierasco. Altra nota importante: se passate da Chiavari, vi suggerisco la trattoria Luchin, sotto i portici. Andate per tempo o prenotate, altrimenti fate la fila …
    Ancora. Fra “Chieveri e Siestri” oggi c’è Lavagna. A Lavagna troverete una veleria gestita da un tale il quale, tanti anni fa, per il fatto di essere stato alla guida di un’auto uguale a quella di un delinquente traficante di droga e omicida, fu arrestato, condannato e patì ben cinque anni di carcre, salvo poi essere riconosciuto innocente e risarcito. Ci hanno fatto un film.
    Da ultimo: S. Stefano d’Aveto, m. 1017. Monti: il Groppo Rosso, il Maggiorasca. Fra i due, la Roccia della Cipolla (che feci scalare alla mia fidanzata Maria Teresa!) e il Prato della Cipolla, in passato prato, oggi parcheggio: ohibò! Da Amborzasco poi si sale, prima in auto e poi a piedi, al Monte Penna, con tanto di neve e ghiaccio in inverno (anche qui, gita sci-alpinistica con Maria Teresa). Bei ricordi. Ciao Mirna, quando torni fra di noi, qui in Trentino? Ci manchi molto … a tutti!

  5. Ciao Mirna,

    Sono ritornato ieri a Ithaca, ma che piacere ‘sta pomeriggio di tornare nella mente a Borzonasca, non solo per Elvis, neanchè per il suo testaieu. Stavo scrivendo agli amici canadesi del viaggio, e della tua generosità e per il benvenuto tanto gentile. Grazie mille: spero di vederti, e il giardino, e Mimilla un giorno presto.

    Una sera parlavamo colla Stefania e Wendy del espediente nei romanzi del “libro dentro un libro.” Parlavamo di David Mitchell, e del suo romanzo “Black Swan Green.” A una libreria a Chiavari avevo comprato una copia di “Tre volte all’alba”—il sottoprodotto di “Mr. Gwyn”—a questa ci abbiamo portato agli altri esempii. (Non piace il libraio Baricco se stesso, almeno i libri da Baricco gli piacciono molto.) C’è un personaggio nel “Black Swan Green” chi si è allontanato da “Cloud Atlas,” un poeta francese se lo ricordo bene. Il poeta dice al protagonista giovane di “Black Swan Green”, “per i tuoi compiti questa settimana, devi imparare francese, e leggere “Le grand Meaulnes” di Alain Fournier.” Non ho conosciuto Fournier, nè il romanzo suo.

    Per “la dama Verde,” la casa sua è un albergo scozzese:

    http://www.oxfordhotelsandinns.com/OurHotels/TullochCastle

    La sorella m’ha domandato di domandarti il ricetto tuo per i zucchini. 🙂 Stasera noi due (io qui, e Wendy a Toronto) avremo ficchi, melone e prosciutto per la cena.

    Ciao Camilla! Grazie ancora per il libro “Molieriana.”

  6. Ciao, Mirna, rieccomi a te. Devo confessare che ieri, leggendo il nome “Borzonasca”, sono stato rapito dai ricordi miei più che dalle tue sensazioni, che invece oggi, con più calma, faccio anche mie. La tua miniatura di Borzonasca ci riporta a “rallentare la corsa”, a guardarci intorno, a “comunicare” con gli amici. Comunicazione, è una parola che mi affascina, communis actio, azione comune e soprattutto comune sentire … Parole come profumi, profumi come panorami, brezza serale come musica, fruscìo del fogliame come parole di un amico … dove sta la differenza? Sapere ascoltare, sapere ricevere ciò che l’altro ci offre. L’altro, un amico, uno sconosciuto, … le reste del grano, l’albero, il ramo, lo stelo, e quelle nuvole che vanno … l’Ora di Barga, ricordi? Ecco cosa mi ha richiamato alla mente la tua miniatura, e te ne ringrazio di cuore. Eccco cosa mi hai regalato, con il tuo post. Grazie. Mi sorge una domanda. Hai mai dipinto con i pennelli e non solo con la penna? Se si, vorrei tanto vedere qualche tua realizzazione. Se no, dovresti farlo: i tuoi quadri sarebbero come le frasi che scrivi e i sentimenti che ispiri, cioè bellissimi!
    Un caro saluto a te, a Stefania e a so’ maio! (per i non Liguri, a suo marito)