CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE – TRENTINO BIKE SAFARI (sul quotidiano di oggi a Trento)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Marzo, 2024 @ 11:40 am

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IN MEMORIA DI RUGGERO POLITO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Marzo, 2024 @ 7:39 am

Sabato 16 marzo nell’auditorium della locale sezione del Conservatorio musicale Bonporti, l’ASSOCIAZIONE AMICI DELLA MUSICA di e in Riva del Garda organizza ad ore 17,30 un concerto in memoria del Dr. RUGGERO POLITO nel decennale della sua scomparsa<.

MAYA PARISI violino, ANTONIO VICENTINI pianoforte.

Ruggero era sato presidente dell’ASSOCIAZIONE AMICI DELLA MUSICA in Riva del Garda per quasi mezzo secolo: musicologo, suonava il violino e il pianoforte e a casa sua, in molte occasioni, ospitava la musica e molti di noi suoi amici.
Alla sua morte, era stato eletto presidente FRANCO BALLARDINI. Da pochi mesi la nostra presidente è FEDERICA FANIZZA.
Scrivo “nostra” perchè anch’io, dopo 15 anni di onorato servizio, ho chiesto di essere sostituito quale tesoriere dell’Associazione.
Mi permetto di segnalarvi qui sul blog il mio post “Incontri” con e su Ruggero del marzo 2012, che ripresi due anni dopo, il 18 marzo 2014, in occasione della sua scomparsa (continua).

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CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Marzo, 2024 @ 6:47 am

Mia lettera odierna al quotidiano di Trento “ilT”

Egregio Direttore, l’articolo del Suo quotidiano il 13 marzo 2024, pg.10 a firma M.R.: “Crescono gli impianti sciistici in difficoltà – Il rapporto di Legambiente: stagione innevata più corta di 34 giorni, situazione insostenibile”, mi induce a trasformare una negatività in una grande opportunità di crescita innanzi tutto a livello provinciale.

Mi riferisco all’occasione di riformare in senso strategico-provinciale il progetto della Nuova Cabinovia Trento-Monte Bondone, per fare emergere i vantaggi che indiscutibilmente questo investimento porterà al Trentino, ben oltre quelli – evidenziati in molte occasioni dall’assessore comunale competente – che l’impianto porterà alla città capoluogo.

Mi voglio concentrare sull’impatto positivo che l’impianto potrà avere sul turismo dell’intera nostra provincia, in linea con le indicazioni di esponenti del governo provinciale che invitano ad aumentare le presenze turistiche nelle due stagioni non ancora sature di turisti: primavera e autunno.

Consideriamo l’andamento di alcune variabili: la neve scarseggia; le temperature si alzano, l’età media dei turisti cresce, la diffusione delle e-bike è in forte aumento. Occorre quindi inventarsi e creare “prodotti turistici nuovi” che destagionalizzino il turismo provinciale e attraggano una clientela nuova (oggi tutta di età sempre più avanzata!) proprio anche in quelle due citate stagioni.

Ed ecco la proposta: vendere i nostri “dislivelli” non solo per lo sci o le gite estive, bensì proprio anche in primavera e autunno, creando un sistema provinciale di ciclo-percorsi in discesa, il TRENTINO BIKE SAFARI, analogamente a quanto da anni è stato realizzato in Austria con il TIROL BIKE SAFARI che ha messo in rete 750 km di ciclo discese. In Trentino questo sistema di ciclo discese sarebbe collegato con la già ampia rete delle piste ciclabili di fondo valle. Il progetto potrebbe essere successivamente esteso alla Provincia di Bolzano, per allacciarsi infine al sistema del Tirolo in un’ottica euroregionale.

Quanto alla gestione dell’impatto ambientale, basta rifarsi ai Quaderni di ciclo turismo e ciclo escursionismo editi dal CAI Centrale e reperibili in internet. Lo sviluppo del turismo provinciale così generato sarebbe notevolissimo, in linea con il notevole sviluppo delle bicilette a pedalata assistita.

L’avvio al progetto potrebbe essere dato proprio dalla nuova cabinovia Trento-Monte Bondone, che realizzerebbe il primo circuito fra la Valle dell’Adige e la Valle dei Laghi/Altogarda Trentino, nei due sensi.

Ove poi questo impianto fosse realizzato da una SpA comunale multiservizi che comprendesse anche attività oggi in forte utile, ci si potrebbe avvalere di quanto non più da esse oggi “inutilmente” versato a titolo di imposta all’erario statale per pareggiare eventuali perdite gestionali della cabinovia, peraltro solo iniziali.

Infine, last but not least, sarebbe più agevole trovare i finanziatori pubblici o privati per coprire la della quota ancora da finanziare, in quanto il bilancio della nuova Spa multiservizi sarebbe pur sempre in forte attivo.

Il progetto dovrebbe avere sin d’ora questa prospettiva strategica inizialmente provinciale, la quale procurerebbe grande consenso e dimostrerebbe il valore progettuale e innovativo della nostra Autonomia.

Sono giunto a queste conclusioni avendo passato una vita da capo azienda; ex scalatore e velista regatante; sciatore e ciclista da sempre; da alcuni anni coordinatore del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIA VIVA TRENTINO.

Riccardo Lucatti

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“Crescono gli impianti sciistici in difficoltà – Il rapporto di Legambiente: Stagione innevata più corta di 34 giorni, situazione insostenibile”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Marzo, 2024 @ 4:04 pm

Quotidiano “ilT”, Trento 13 marzo 2024, pag.10 a firma M.R.

Io sono un “modello 1944”: una vita da capo azienda, ex scalatore, sciatore da sempre: prima anche “in salita” (scialpinismo); da VIP-Vecchietto In Pensione, solo in discesa. Da “grande” cioè da alcuni anni, coordino il Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIA VIVA TRENTINO.  Quindi parlo anzi scrivo a ragion veduta.

La crisi nelle nevicate e del ghiaccio è nota a tutti. Gli aspetti coinvolti sono tanti. Io mi limito all’impatto sul turismo di questo fenomeno, con riferimento al Trentino. Esponenti del governo provinciale invitano ad aumentare le presenze turistiche nelle due stagioni non ancora sature di turisti, e cioè primavera e autunno.

Orbene, consideriamo l’andamento di alcune variabili; la neve manca, le temperature si alzano; l’età media dei turisti cresce; la diffusione delle e-bike è in forte aumento. Occorre quindi inventarsi e creare “prodotti turistici nuovi” che attraggano una clientela nuova, cioè di età sempre più avanzata, dato che questo è l’andamento della popolazione.

La mia idea che spero possa essere presa come proposta è di vendere i nostri “dislivelli” non solo per lo sci o le gite estive, bensì anche nelle citate due stagioni, creando un sistema di ciclo-percorsi in discesa, il TRENTINO BIKE SAFAR, analogamente a quanto da anni è stato realizzato in Austria con il Tirol Bike Safari che ha messo in rete 750 km di ciclo discese. In Trentino poi queste discese sarebbero collegate con la già ampia rete delle piste ciclabili di fondo valle. Il progetto andrebbe successivamente esteso alla Provincia di Bolzano, per allacciarsi infine al sistema del Tirolo in un’ottica euroregionale.

L’avvio al progetto potrebbe essere dato dalla nuova cabinovia Trento-Monte Bondone che realizzerebbe il primo circuito fra la Valle dell’Adige e la Valle dei Laghi/Altogarda Trentino, nei due sensi.

Ove questo impianto comunale fosse realizzato da una SpA comunale multiservizi che comprendesse anche attività oggi in forte utile, non ci sarebbe alcun problema a convincere i finanziatori della quota ancora da finanziare in quanto il bilancio della mutiservzi sarebbe sempre in attivo.

Questa è la mia pre-visione, cioè il tentativo di anticipare la soluzione di un problema trasformadolo in una opportunità.

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INCIVILTA’

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Marzo, 2024 @ 1:46 pm

Oggi, mattina del 13 febbraio 2024, Lungo la più bella passeggiata di Trento, il Viale Trieste sul fiume Fersina, zona che io sto cercando di che proporre sia elevata al ruolo di Parco Urbano …

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MATTEO RENZI. DAL 40% AL 4% “GRAZIE” A DOSSIEROPOLI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Marzo, 2024 @ 6:39 am

Scrive Fabio Pipinato, Presidente Italia Viva Provincia Autonoma di Trento.

“Dopo sette anni di gogna mediatica, di falsità sulle prime pagine e in apertura dei TG in prima serata, di strage sistematica della reputazione politica e personale degli imputati, IL PROCESSO per il così detto scandalo Consip (Centrale acquisti della Pubblica Amministrazione) SI È CONCLUSO CON L’ASSOLUZIONE, PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE O PER NON AVER COMMESSO IL FATTO, DELL’EX MINISTRO LUCA LOTTI, TIZIANO RENZI, DELL’IMPRENDITORE ALFREDO ROMEO E ALTRI.

Sono stati invece condannati
– il maggiore ex Noe Gian Paolo Scafarto, che fece falsi per alimentare una inchiesta che doveva arrivare a colpire l’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi
–  il colonnello dei CC Alessandro Sessa che lo coprì.

La previsione di MASSIMO D’ALEMA “Renzi cadrà per via giudiziaria” non s’e’ avverata nonostante siano stati infamati e carcerati i genitori, ministri, parenti, amici.

L’affare Consip, guarda caso scoppiato prima del referendum costituzionale 2016 ove le folle osannavano al CNEL  e non volevano metter mano al titolo V della Costituzione (coordinamento Stato Regioni in ambito sanitario) “perché una pandemia non sarebbe mai arrivata” … dette il via alla serie di altre inchieste che, basate sul nulla, dovevano servire a realizzare quel “cordone sanitario” attorno a Renzi che una parte della magistratura inquirente, in combutta con una parte – ahimè – ridondante, dei media, ha costruito contro di lui. L’inchiesta farlocca Open ne è testimonianza.

Dunque la magistratura giudicante ha fatto giustizia delle pretese infondate di quella inquirente, ma chi accusava non è di certo così incompetente da non prevedere la futura assoluzione degli imputati a la carte.

Infatti gli ex imputati non sono stati assolti perché innocenti oggi, ma innocenti lo sono sempre stati, anche quando un PM decise di indagarli su fatti che non avevano commessi, basandosi su prove evidentemente inconsistenti, in alcuni casi fabbricate di sana pianta.

  • C’ERA UN OBBIETTIVO “MASSIMO”, quello eversivo di arrivare a colpire il PdC in carica passando dalle persone a lui vicine e dalla sua famiglia. Il destino riservato dal malaffare agli incorrotti, incorruttibili e non ricattabili come Renzi.
  • C’ERA ANCHE UN OBIETTIVO “MINIMO” da ottenere, distruggere la reputazione politica e personale di Renzi per renderlo inviso a una parte dell’opinione pubblica, da condizionare a questo scopo attraverso i media compiacenti. Conosciamo tutti chi, come e quando.

Questi obbiettivi sono stati raggiunti e – nonostante l’evidenza dei fatti realmente accaduti e le sentenze favorevoli emesse dopo anni – tutto ciò ha contribuito a deviare il corso della politica italiana, cioè della democrazia. Qualcuno sarà chiamato a rispondere di questo? Qualcuno chiederà scusa?

Oggi si scopre DOSSIEROPOLI, con centinaia di cittadini non indagati la cui vita pubblica e privata è stata messa sotto osservazione anche forzando illegalmente alcune banche dati riservate alle indagini. Ma dossieropoli, come dimostra la vicenda Renzi, va avanti da anni e probabilmente continua ancor oggi. Nonostante la richiesta di due ministri, Crosetto e Nordio, di istituire una commissione parlamentare d’inchiesta, PD e M5S si dicono contrari e FdI traccheggia imbarazzata. Cosa hanno da nascondere PD e M5S? E quali nuove armi di pressione nei confronti di chi vuole nascondere possono essere ottenute oggi da chi traccheggia?

Siamo difronte ad un nuovo caso di devianza democratica nella quale, attraverso questo falso e inconcludente bipolarismo, una mano lava l’altra e tutte e due tirano a campare a danno della democrazia.

Per questo motivo ABBIAMO BISOGNO DI UN CENTRO che sappia “stare al mondo”, che comprenda quanta ingerenza vi sia nella politica interna da parte di potenze non democratiche. Di quanto interesse vi sia stato a far fuori colui che ruppe il rifornimento unilaterale di gas per favorire il Tap (da sempre ostacolato dai 5s) e un rifornimento multilaterale che ci ha permesso di lavorare e scaldarci anche negli ultimi inverni.

ERA UN’ALTRA ITALIA QUELLA DI 10 ANNI FA che legiferava sul terzo settore, la cooperazione internazionale, il “dopo di noi” per i disabili, i diritti civili e moltissimo altro. Un’Italia che ha conosciuto il fuoco nemico e soprattutto amico, che ha lastricato la strada all’estrema destra e che non sa chiedere scusa. A parte quel 4% di Italiani che non hanno mai smesso di credere nel governo più giovane, riformista e paritario della storia repubblicana che vantava ministri coraggiosi come Luca Totti.

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IL MINISTRO NORDIO DA BUCA ALLA LEOPOLDA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Marzo, 2024 @ 6:37 am

Domenica 10 marzo 2024: in mattinata Nordio aveva confermato la sua presenza per il pomeriggio; il pomeriggio non si è presentato.

Renzi nel pomeriggio della domenica pensa che ciò sia dovuto al fatto che i due ministri Nordio e Crosetto hanno chiesto la costituzione di una commissione parlamentare di indagine su dossieropoli, la quale potrebbe creare problemi al governo.

Il lunedì successivo esce la notizia dell’assoluzione degli imputati al processo “Famiglia Renzi”. Il lunedì pomeriggio? Perchè? Forse perchè la sentenza è stata emessa la domenica?

E i responsabili delle calunnie e dei dossieraggi sono condannati a pene lievi, non perchè non si sia saputo commisurare la pena alla gravità dei fatti, ma perchè pene più severe avrebbero fatto emergere l’enorme gravità dei rerati, mentre invece si vuole sopire e troncare, troncare e sopire …

Ahi , ministro, perché tu non venisti
da noi alla Leopolda fiduciosi
del che tutti restarno molto tristi?

Troncare e tacere narran nei “Sposi”,
tacere e troncar: buio si cali
a che su la vertà nebbia riposi!

Mala giustizia attrice di gran mali
contra innocenti gravemen torchiati
a loro finalmente aprì i portali:

da giusto sentenziar furon graziati.
Ma tale lavor domenica fu fatto
sicchè solo l’ diman si sia informati?

E dir ch’in Leopolda, di tal fatto,
esultato averem per la sentenza
che riparava sì grave misfatto!

Tu decidesti con molta prudenza
di non rivelar l’assoluzione
frutto di tardiva tal coscienza

ch’a te ed a gloria suoni a punizione.

Riccardante Lucattieri

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UNA CHIESA-ASSEMBLEA MOLTO PARTECIPATA: QUELLA DI DON LINO ZATELLI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Marzo, 2024 @ 5:55 am

Parrocchia S. Carlo Borromeo, Trento. Alle celebrazioni domenicali siamo sempre tanti: 450 persone circa ogni Messa, parrocchiani titolari e – come siamo mia moglie ed io – parrocchiani “immigrati” da altre parrocchie. Una partecipazione che smentisce un certo preteso andamento generale di allontanamento della gente dalla Messa.

Siamo spinti dall’ umanità di Don Lino, dal suo essere uno di noi, uno vicino a noi, uno in mezzo a noi. Don Lino è presente in Chiesa ben prima dell’inizio della celebrazione, in abiti borghesi. Ci saluta uno per uno, ci accoglie con affetto nella Casa comune, casa che on Lino ha trasformato in un Bene Comune, che è tale in quanto, letteralmente, come ogni altro Bene Comune esiste e vive per la partecipazione attiva di ognuno di noi. E siamo tanti. Si inquieta solo se, in inverno, lasciamo la porta esterna aperta!

La prima volta che l’ho ascoltato mi ha attratto la sua umanità, il suo essere Persona fra le persone, il suo cercare di farci realizzare un nuovo, umano, paradiso terrestre: scrivo questo termine con le iniziali minuscole perché non voglio certo porlo in concorrenza con il fratello maggiore, quello che dovrei scrivere tutto con le maiuscole: un paradiso il nostro, in continua costruzione, fatto di umanità, semplicità, vicinanza, ascolto, dialogo, accettazione, aiuto reciproco.

Quando dalla Sacrestia entra in Chiesa per celebrare, Don Lino è preceduto da una bellissima fila di giovanissimi chierichetti – bambini e bambine – che lo guidano in un percorso di saluto fra i fedeli all’altare e poi alla fine del percorso, al pulpito: da dieci a venti a trenta (!). Quando vedo questa teoria mi commuovo al pensiero del valore che ha questa sua “semina”, la quale fa seguito a quella dei genitori-trasmettitori-di-fede, genitori di quelle testoline assorte nel compito loro affidato.
La Prima Comunione dei bambini: Don Lino la impartisce man mano che per ciascuno di essi matura il tempo, in una cerimonia personale, evitando il consueto evento collettivo: ogni bimbo in tal modo sente l’evento più suo, tutto suo!

Don Lino ci parla del Vangelo come di una regola di comportamento verso Dio ma, soprattutto e prima, verso gli Altri: oggi ha citato il filosofo Emmanuel Levinas, il filosofo del volto: “Il volto dell’Altro ti guarda e si aspetta una risposta da te”.
Vorrei essere un sociologo per tradurre con le parole il significato della Persona-Sacerdote Don Lino del suo messaggio umano e sociale e di una religiosità “laica”, ove per laicità si intende l’accettazione e il rispetto delle diversità, delle pluralità: il che non dovrebbe disturbare i credenti nella nostra Fede, in quanto è credente chi è alla continua ricerca della fede, la nostra o altra che sia.

L’invito che Don Lino ci fa è di vivere bene ogni giorno insieme agli altri e anche – quando serve – “per” gli altri, come ha fatto in modo particolare oggi quando ha ceduto il microfono all’esponente della Caritas parrocchiale; quando ci aveva invitato, domeniche prima, a sostenere Padre Patton che opera in una Gerusalemme in guerra.
Credenti e non credenti: le “regole di vita” che ci offre il Vangelo e che Don Lino ci aiuta a comprendere nella loro portata umana, sono assolutamente accettabili e valide per e da ogni appartenenza religiosa.
Don Lino è una “agenzia di viaggi spirituali”: accompagna(va) regolarmente noi fedeli in molti pellegrinaggio in Terrasanta ed è attivissimo nel promuovere una ricca attività del gruppo parrocchiale.

Come conosco e stimo Don Lino? Cinque coincidenze:
– Abbiamo fatto la sua conoscenza grazie ad amici carissimi: lui già Capo della Polizia giudiziaria e Don Lino è il cappellano di quel Corpo.
– Don Lino ha sposato ed è una sorta di amico spirituale di carissimi amici miei.
– Ho “scoperto” che Don Lino ed io abbiamo un GA-Grande Amico in comune, Marcello Farina, Don Marcello Farina.
– Don Lino è stato sacerdote per anni a Genova nel quartiere di S. Fruttuoso, vicino al quartiere di Albaro dove vivevo io.
 – Don Lino è stato compagno di scuola (seminario) di un altro caro amico comune, Mario Magnani, già stimato Assessore provinciale alla Sanità.

Quindi, non se n’ abbia a male il mio “parroco ufficiale” se io di fatto ho cambiato parrocchia!  Mi resta una domanda ancora senza risposta: io sono nato alla Doria, frazione di Genova e quindi sono sandoriano come mio figlio Edoardo; Marcello Farina è sandoriano; Don Lino … per che squadra tifa? Ho saputo che è Juventino, ma vabbè … GRAZIE PER QUELLO CHE FAI PER TUTTI NOI, DON LINO!

Riccardo con Maria Teresa

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GRANDISSIMO, CHIARISSIMO E CORAGGIOSISSIMO RENZI !

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Marzo, 2024 @ 6:53 am

Sabato 9 marzo. Da una Leopolda stracolma, Matteo Renzi invita la PCM Meloni a dare seguito alla richiesta di chiarezza su DOSSIEROPOLI, il “verminaio” delle decine di migliaia di intercettazioni illegali, avanzata da due suoi ministri, Crosetto e Nordio. La invita e la sfida: attende la sua decisione, per porre fine alla politica del fango e per fare chiarezza sui mandanti e sugli utilizzatori di questo sistema illegale che coinvolge pezzi delle istituzioni, dello stato, della politica, del giornalismo.

Nota però che il Ministro Nordio, che proprio nella stessa mattinata aveva confermato la propria partecipazione, nel pomeriggio non si è presentato. Nè gli risulta che il CSM abbia aderito alle audizioni richiestegli in materia: “Troncare e sopire, sopire e troncare … di manzoniana memoria”.

” E’ con questi sistemi che ci hanno portato dal 40% al 4%, ma noi ci siamo e alle europee di giugno ci saremo, più forti” (standing ovation).

Grazie, Matteo, questa è DEMOCRAZIA, quando si possono lanciare queste sfide di chiarezza! Chi ha lanciato sfide analoghe in un altro paese è stato processato, arrestato, torturato, trovato morto per “arresto del cuore”.

Grazie, Matteo, questa è la DIFESA DELLA DEMOCRAZIA!

Grazie Matteo, questa è la LEOPOLDA! Altro che chiuderla, non farla più vivere, come ti aveva chiesto un tale … ora non mi viene in mente il nome … evvabbè, si vede che non è una persona importante … mi scuserete per questo dettaglio insignificante.

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OGGI, DOMENICA 10 MARZO, ALLA LEPOLDA SI PARLERA’ DI EUROPA

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POPULISMO QUALITATIVO SOGGETTIVO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Marzo, 2024 @ 6:48 am

(continuazione dal post precednte

Non solo affermare che le azioni del governo sono la semplice attuazione dell’unica (assolutamente impossibile! N.d.r.) compatta e identica a se stessa volontà dell’intera massa informe ed uniforme del popolo (“populismo qualitativo” di Umberto Eco), bensì affermare anche che anche soggettivamente e personalmente

proprio quelle persone che oggi sono al governo sono state scelte e volute da tutto il popolo (il che è altrettanto non veritiero, n.d.r). A dimostrazione di ciò, vi faccio un exemplum fictum, un esempio terorico (ma mica tanto però…!):

chi, con un 35% di voti è a capo di una coalizione che ha raggiuntio il 51% dei voti espressi da una percentuale di votanti del 52%, non può affermare di essere espressione di tutti gli Italiani, bensì è espressione solo di una particolare legge elettorale, in quanto costui/costei ha ottenuto l’espresso consenso di un numero molto minore di cittadini, percentuale che scende ulteriormente se si tiene conto anche dei cittadini non aventi ancora diritto al voto.

Orbene, alla luce di questa realtà, se chi è al governo vuole essere democratico, deve accettare il confronto ed il dialogo serio e costruttivo con le forze che non compongono la propria maggioranza e non applicare la regoletta espressa in uno stabilimento balneare “Chi vince governa e chi perde non rompe le palle”.

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