ROMA….da vivere a piene mani

pubblicato da: Mirna - 7 Aprile, 2013 @ 1:42 pm

Roma ti entra dentro l’anima, dentro la pelle e in ogni altro senso.  Sazia ogni tua aspettativa di bellezza, emozione, gioia di vivere, coralità.

Roma è un “libro” che non si  finisce mai di leggere e che ad  0gni pagina  ti regala la meraviglia.

Tre giorni di Roma, tre giorni di intensità. Ogni angolo, ogni statua, ogni chiesa, il cielo azzurro, i gabbiani catturano ogni  tua particella di tempo e di  spazio interiore. Si sente il fluire rumoroso ed incessante della Vita.

Mi sento sospinta  a vagolare da un luogo all’altro, affidandomi alla città stessa e alla simpatia delle persone. “Dove sono?” chiedo ad un signore in divisa.  “Di qua c’è il Quirinale, a sinistra Fontana di Trevi, oltre Piazza Venezia. Stia attenta alle strisce pedonali …chè qui non servono!”

Alle Scuderie del Quirinale c’è una mostra su Tiziano. “Ma dov’è la fila? ” chiedo agli uscieri. “Se vuole gliela facciamo arrivare…” mi rispondono! Che fortuna.
Non c’è niente di meglio che ammirare quadri in pace…

Mi fermo nella Caffetteria per mangiarer un toast.  E qui… incontro Maria Grazia e Ruggero Polito di Riva del Garda !  A Roma tutto è possibile.

Altra mostra… sul Cubismo al Complesso del Vittoriano. Bellissima.

Sono felice.

Intorno mi imbatto nei fori imperiali, nella colonna di Traiano, in basiliche azzurrine.

Raggiungo via Giulia, parallela al Tevere, dove è appena  arrivata Stefania con il fortepiano. L’Oratorio del Gonfalone, dove  l’indomani suonerà Beethoven e Clementi, ha affreschi del Cinquecento.

Le ore sono intense, il crepuscolo di Roma ha colori viola e rosa.

Cerchiamo un ristorantino dove gustare puntarelle e tonnarelli al cacio e pepe.

E’  dolce vita per me e per Laura che siamo in vacanza.

Ci accordiamo per visitare nel nostro secondo giorno  la Galleria Borghese.

Canova, Bernini, Antonello da Messina, Caravaggio, Tiziano…i giardini…e noi estasiate da tanta bellezza poi  saltelliamo  come “allodole” da un praticello a una panchina cinguettando senza posa.

Dopo il concerto di Stefania e l’incontro dolce e  bellissimo con Miki, ci aspetta  un’altra mattinata intensa , l’ultima, quella di Trinità dei monti, di  un té presso la Babington’s English Tea Rooms, una capatina da Gucci e la visita alla Keats-Shelley House.

Leggiamo la poesia Bright Star di Keats nelle stanze dove il poeta visse gli ultimi tre mesi della sua vita.

Intanto Nicoletta Savelli ci dà appuntamento in via Margutta, ci porta a mangiare al Ristor Art “Il Margutta”, un locale dlizioso e trendy. Ci fa visitare gli antichi atelier degli artisti, salendo scale e scalette tra aspidistre e fiori.

Magia di Roma, dove le statue parlano e dove tutti si incontrano.

Caput mundi.

 

 

 

 

 

 

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4 commenti
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  1. Carissima Mirna, Roma, amor, mora, ramo … quante parole con cinque lettere, cinque, un numero … numeri? Ecco, numeri romani, di Trilussa …. più “nummeri” di così “se more”:

    NUMMERI

    – Conterò poco, è vero:
    – diceva l’Uno ar Zero –
    ma tu che vali? Gnente: propio gnente.
    Sia ne l’azzione come ner pensiero
    rimani un coso voto e inconcrudente.
    lo, invece, se me metto a capofila
    de cinque zeri tale e quale a te,
    lo sai quanto divento? Centomila.
    È questione de nummeri. A un dipresso
    è quello che succede ar dittatore
    che cresce de potenza e de valore
    più so’ li zeri che je vanno appresso.

    Che vi viene in mente qualche politico capo popolo di ‘sti giorni?

  2. Magico il tuo racconto di Roma…che voglia di andarci!!! E’ una città speciale, che non ci si stanca mai di vedere, rivedere, assaporare… A mercoledì!
    P.s Loretta ha letto il libro che le hai prestato e le è piaciuto molto!

  3. Gioia reciproca, cara Mirna; averti incontrato alle scuderie del Quirinale nella città eterna e terminare insieme la visita alla splendida mostra del Tiziano è stato per noi come la”ciliegina sulla torta”: la gioia di aver gustato l’arte del grande artista del Cadore in tua compagnia, ha moltiplicato quella gioia!
    La lettura poi del tuo post sul blog ha completato il quadro dell’evento: la tua prosa incisiva, elegante e gradevole esercita su di noi sempre un grande fascino, che personalmente ci prende e mette in luce la tua sensibilità e il tuo talento, tant’è che mi chiedo cosa aspetti a divenire scrittrice abituale e pubblicare le cose belle che sai descrivere così bene e con tanta piacevolezza!
    I tuoi flash sulle meraviglie di Roma e la sua arte hanno il pregio di fare scoprire la magia della caput mundi e la gioia di vivere che caratterizza quella città. Un caro abbraccio! Ruggero e Maria Grazia

  4. Davvero magica se consideriamo che nei primi anni di pemanenza a Roma Caravaggio dipinse il “Fanciullo con canestro di frutta”; che emozione vederlo (rivederlo in verità) in tutto il suo splendore! Mi perdoneranno i miei “amici” impressionisti!
    E con le note della sonata per pianoforte n. 14 in Do diesis minore “Chiaro di luna” di Ludwig van Beethoven magistralmente suonata da Stefania che ancora mi sembra di sentire (anche Andrea ha apprezzato moltissimo) , salutiamo Roma ……..e il suo traffico caotico! (Beh, c’è anche qualche inevitabile lato negativo)