IDENTIKIT di …un gruppo di lettura

pubblicato da: Mirna - 10 Maggio, 2013 @ 12:52 pm

Ci sono ormai tantissimi gruppi di lettura: provate a cercare su Internet, vi diranno il nome, la località, la modalità. Si analizzano i gruppi che si soffermano su un solo libro o sull’opera omnia di un autore. E poi ci sono quelli, come il nostro, dove ognuno parla del suo libro preferito, dell’ultimo o di quello che non riesce ad accantonare.

Si parla perciò di gruppi di condivisione. Da sempre trovo che sia la formula vincente. Di un romanzo unico analizzato insieme si possono arricchire suggestioni, porsi nuove domande, sviscerarlo a tutto tondo e certamente vederlo in modo diverso…ma un libro che noi proproniamo è “nostro” ed insieme ad esso c’è molta parte di noi. Da condividere sicuramente, ma da trattenere un po’ abbracciato misteriosamente alla nostra lettura privata.

Dipende sicuramente dai tipi di lettore: sapete che ce ne sono alcuni “gelosi”? Come se lo scrittore fosse entrato in sintonia con il lettore in un magico e intimo colloquio. Talvolta io lo provo. Con alcuni romanzi. Con alcuni autori.

Con altri mi piace invece sfogliare ogni pagina  come  petali di fiore e farli volare intorno.  Capire, vedere, confrontare.

Identikit di un lettore potrebbe essere una possibile ricerca.

Ma torniamo al nostro gruppo di lettura Al Controvento che si unisce e si allarga, muta colori e poi li raggruppa come il famoso caleidoscopio che io adoro come  metafora dei nostri rapporti interpersonali.

E così mercoledì scorso ci viene incontro Matteo Menapace, l’autore de Il Camaleonte di cui ho parlato tempo fa. E’ giovanissimo, il viso chiaro con sorprendenti occhi limpidi con  un retrosguardo più profondo e sognante. O misterioso? E’ talmente giovane!  che cosa può essere quel timoroso distacco che noto nella sua gentilezza a rispondere alle nostre domande sul suo libro?  Ci spiega di come l’intriga la ricerca dell’identità – e non se un giovanissimo che cerca la sua strada può esserne coinvolto ? – e delle mille possibilità   che la vita può offrire a chi ha tanti sogni e golosità di vita. Sogna di diventare scrittore “E che altro? ” lo incalza Lalla, “Scrivere”.Ma da poco è tornato da un viaggio in Marocco che ci  racconta con un piglio immaginifico, di pernottamenti in ostelli, di autostop, di sentieri percorsi con una ragazza messicana – oh, come ama lo spagnolo, dice,  e gli occhi gli brillano – e la scoperta di una cascata in una salita. Ci par di vederla.

Matteo rimane con noi  mentre Raffaella ci racconta di Mc Ewan e Riccardo ci mostra due volumi che trattano di due  banchieri genovesi, Amedeo e Mario Giannini che aprirono  una banka in  Amerika per prestare a uomini coraggiosi ed onesti il necessario per costruire qualcosa per sè e per le proprie famiglia.  “Biografia di una banca” di M.eB. James. Ci mostra anche  il volume commovente “Almeno i nomi” presentato tempo fa in città, Sono i civili trentini deportati nei campi di concentramento dal 1939-1945.

Le letture e i gusti . Si parlava di identikit di lettore/lettrice? – Come siamo?

Paola ama letture particolari “Amore liquido” di Bauman: “Le emozioni passano
i sentimenti vanno coltivati”

“Non conosciamo più la gioia delle cose durevoli, frutto di lavoro. Il grande sociologo spiega come i legami siano stati sostituiti  dalle “connessioni”. E aggiunge: “Ogni relazione rimane unica: non si può  imparare a voler bene”. Disconnettersi è solo un gioco. Farsi amici offline richiede impegno”

Insomma ci dice Bauman siamo  sull’orlo di una crisi di fragilità interpersonale: da un lato il terrore della solitudine, dall’altro la paura di relazioni castranti o claustrofobiche. Il tutto in un involucro perlopiù telematico. Che fare? Paola cita la partita doppia nata nel medioevo: dare e avere? E ci intriga con una sua teoria del desiderio di liquido – quello materno, quello amniotico, quello marino  ? da parte dei maschi.

Laura sta invece scoprendo Il giovane Holden, la sua dolcezza, la sua rabbia, la sua fragilità.’, il suo desiderio di superare quella linea d’ombra sospesa tra adolescenza e maturità. Capolavoro di Salinger morto alcuni anni il cui essere padre sui generis  ci è stato raccontato da sua figlia . v. archivio L’acchiappasogni di M.A. Salinger.

 

Lasciamo aperta una finestralle su che tipo di lettori siamo o se partecipiamo a gruppi di lettura, a che tipo di gruppo apparteniamo?

 

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6 commenti
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  1. Amadeo Giannini, (Ligure!) fondò in USA ai primi del ‘900 la Bank of Italy, che poi diventò la più grande banca del mondo, la Bank of America. La Bank of Italy fu definita “la banca di chi non aveva mai avuto una banca”. Non una vera cooperativa, ma poco ci mancava … infatti all’inizio prestava denaro a tasso zero e dopo il terremoto e l’incendio di S. Francisco, fu la prima e la più importante banca a prestare denaro praticamente sulla fiducia per la ricostruzione delle varie imprese e attività distrutte dalle fiamme.
    Almeno i nomi …. dei deportati Trentini in Germania durante l’ultima guerra. Per non dimenticare …

  2. “La storia di una bottega” di Amy Levy, mi ha attratto ed incuriosito subito per la casa editrice “Jo March” ( mio idolo di Piccole donne), e per quella donna di spalle abbigliata alla maniera Ottocentesca. Simpatia immediata per le quattro sorelle audaci e forti che aspirano all’autonomia propria, di pensare e fare a propio piacimento senza condizioni. Bellissimo.
    E’ stato scritto da Amy Levy nel 1988, oggi riscoperto, è un “romance” singolare che ci lascia immaginare indietro ed in avanti nel tempo.

  3. @ Miki. Mi intriga moltissimo “La storia di una bottega”.
    Jo March! L’eroina di noi tante lettrici che si identificavano nel coraggio , nella determinazione e in quella chiara onestà di una piccola grande donna.Benvengano dunque i consigli di letture che ci regalano l’opportunità di scegliere tra un florilegio di titoli, autori, editori. Romanzi “tanti” come quello che sta leggendo Camilla su una famiglia; tanti altri che non sembre ci suggerite; io che non resisto all’ennesima biografia su Emily Dickinson “Come un fucile carico”…ma ora sono alle prese con la Rodoreda.
    Tutto ciò mi consola in questa settimana di “passione” per la salute della mia Mimilla, gattina nera e pensosa che si affida totalmente a me

  4. L’identikit del lettore o della lettrice… bè ,nel mio caso non è semplice perchè sono una lettrice ” eclettica”—prediligo di gran lunga i romanzi, ma il tipo varia molto… Soprattutto in base all’umore… Dai thriller ai romanzi storici , ai romanzi di Murakami , che genere è? Surreale? Dai classici (Dstojesvlki, Mann… ) al genere pulp ( Palhniuk, ad esempio) ai sudamericani…Ho appena finito Lettera a Berlino di Mc Ewan, molto bello,ve lo consiglio… Io non sono mai stata a Berlino e leggere mi permette di viaggiare con la fantasia…mi sono immersa nella Berlino post-bellica, come mi ero immersa sempre con McEwan in Miele nella Londra degli anni 70, che ha vissuto anche Mirna….
    Mi auguro che Mimilla sia in ripresa 🙂 Un abbraccio a tutti! raf

  5. @ maria teresa e a tous le monde — Questo post lo scrivo per Maria Teresa . Mi sei venuta in mente , leggendo questo bel romanzo, cara Mariateresa, ti do il titolo TENTATIVI DI BOTANICA DEGLI AFFETTI di Beatrice Masini – ed. Bonpiani. Me lo ha suggerito la Mariapia Veladiano che so bene quanto tu ami. E mi sembra un libro interessante, raffinato e appena misterioso. Aleggia, sotto mentite spoglie, il grande don Lisander. Insomma è un gran bel romanzo.Devo ancora finirlo e me ne vado a leggere. Baci

  6. @Camilla: grazie, cara Camilla! Sì, Mariapia Veladiano mi piace molto sia come persona che come scrittrice e poi sono sempre classicamente estimatrice di don Lisander, quindi mi sarà preziosa la segnalazione che mi fai!
    @ Mirna: bellissimo l’accostamento del gruppo di lettura al caleidoscopio e belle tutte le cose che dici. Mi spiace non essere stata presente agli ultimi due appuntamenti. Vedo che anche Raffaella è in pensiero per Mimilla. Speriamo tutti che superi il suo malessere, piccola!