LETTERA DI UNA SCONOSCIUTA, di Stefan Zweig

pubblicato da: admin - 18 Marzo, 2010 @ 8:09 pm

foto blog 001scansione0019Continuo con questo piccolo libro azzurro, prestatomi da Raffaella,  a parlare di  un’altra donna  appassionata, eccessiva, come Sylvia Plath. E’ curioso come questa recentissima lettura possa agganciarsi anche al commento di Enrica “sulla fragilità e sensibilità che sono due facce della stessa medaglia e sembrano andare sempre insieme”.

Perchè “Lettera di una sconosciuta“? Perchè chi scrive questa lunga lettera d’amore è sempre rimasta sconosciuta al destinatario, un romanziere viennese. In alto, a mo’ di apostrofe un’ enigmatica frase ” A te, che mai mi hai conosciuta.”

L’uomo, che proprio quel giorno compie quarant’anni rimane incuriosito e sgomento e inizia a scorrere le venti pagine .

Ieri il mio bambino è morto” esordisce la signora misteriosa “adesso mi sei rimasto solo tu al mondo, solo tu che di me nulla sai.” Anche noi lettori leggiamo con curiosità ed empatia le pagine scritte. E ripercorriamo piano piano la vita di questa donna che sembra ormai non avere più la forza di vivere e proprio per questo, come ultimo atto disperato, riesce a confessare il suo amore eterno a un uomo conosciuto tanti anni prima, quando lei era appena un’adolescente. Prima di incontrarlo conduceva una vita opaca e malinconica insieme alla madre vedova. L’arrivo nel suo caseggiato di questo affascinanate scrittore, ricco di mobili eleganti,  oggetti esotici e soprattutto di tanti tanti libri anima, come una sirena ammaliatrice, la  sua vita di ragazzina solitaria, amante della lettura. “Una sorta di reverenza sovrannaturale si unì in me all’idea di quella moltitudine di libri”

Presto la giovinetta si renderà conto del fascino intrigante dello scrittore dalla doppia vita: dedito al gioco e alle avventure galanti, ma anche serio e introverso artista.  E quando per la prima volta egli poserà per un attimo lo sguardo su di lei , questa cadrà perdutamente innamorata. “Questo fu tutto, amore mio; ma da quell’istante, da quando avvertii su di me quello sguardo morbido e affettuoso io fui interamente tua”

Questo amore diviene l’unica sua ricchezza; su di lui proietta tutta la sua anima di sensibile e fragile fanciulla in fiore. Questo amore assoluto diviene l’unico scopo della sua vita, quasi avesse trasfuso su di lui il suo élan vitale.

Ma si può parlare di fragilità o di forza leggendo di  questo incrollabile amore? Tutti gli anni  a venire saranno dedicati a lui, tutte le sue scelte avranno il fine di poterlo amare anche da lontano, appagata soltanto da qualche fugace incontro. Il suo amore sembra rimasto quello di una bambina esaltata, un amore unico, idealizzato, volto all’ardente  desiderio di  essere riconosciuta.

Stefan Zweig è maestro nel descrivere queste passioni romantiche e travolgenti. Quando il romanzo uscì nel 1922 ebbe uno strepitoso successo.

Perchè?

 Abbiamo bisogno di letture immaginifiche, piene di amori quasi inverosimili? Che cosa cerchiamo nei libri? 

Certo io non potrei mai identificarmi in una donna come la “sconosciuta,”  (forse da ragazzina sì…) ma  ho letto la  “sua lettera”avidamente intuendo che certe passioni possano travolgere l’animo delle persone. Esempi ne potremmo sempre trovare…

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  1. Anch’io, come sai Mirna, ho letto questo breve romanzo d’un fiato e come te nemmeno io mi sarei identificata con la ” sconosciuta”…Annientarsi per un uomo…dedicargli non corrisposta l’intera vita…e la propria morte… Pensavo se ci fossero figure maschili simili nella letteratura ma credo questa fragilità sia proprio prerogativa delle figure femminili … Voi ne lettrici avete qualche esempio?

  2. Non conosco il libro, ma da quello che leggo qui mi è sembrato di capire che la “scrittrice” , comunque con poco rispetto nei confronti di se stessa, sia stata più che altro innamorata dell’amore e non tanto dell’uomo a cui, a suo dire, ha dedicato tutta la sua vita. Mi è sembrata quasi una Sylvia Plath, naturalmente in altra versione, per il suo estremo bisogno di essere finalmente “riconosciuta”, come poi avviene, attraverso la parole di una lettera. Il libro comunque è stato scritto da un uomo e azzardo a dire che forse non ci sia stato, da parte dell’autore, il desiderio inconscio di poter ricevere realmente una dichiarazione così struggente.

  3. James Baldwin~ Love does not begin and end the way we seem to think it does. Love is a battle love is a war love is a growing up.

  4. Smile – things may get worse more slowly.