IL MIO PREMIO CAMPIELLO

pubblicato da: Mirna - 13 Settembre, 2013 @ 12:32 pm

 

Ed eccoci cari amici lettori, alla meta’ di settembre, tempo di rentre’ come amano scrivere ogni anno le riviste femminili frencesi. Per me un rientro un po’ ritardato per vari motivi, ma ora mi ritrovo affannata e nervosa per I preparativi del ritorno in citta’ fra due giorni. Mi vedo come le surfinie che sono ancora abbastanza in fiore, ma stanno “spampanandosi” – come I miei capelli. Le mattine ormai anche qui nel paesello sono troppo fredde – persino Mimilla che vuole uscire subito per odorare gli effluvi della notte ritorna umidiccia e intirizzita sul mio letto, dove sto bevendomi il primo caffe’ leggendo, con desiderio di coccole calde – (gatta d’appartamento e’). Ma questo post e’ per parlarvi del mio Premio Campiello. Spero di poterlo fare perche’ all’inizio c’era la proibizione di dire di far parte della Giuria.

Non ho mai letto tanti autori italiani cosi’ di seguito. Se avete visto I miei post su di essi avrete capito che li ritengo tutti belli. Due in particolare I miei preferiti…e guarda caso gli ultimi due classificati.! Il piu’ originale , il terzo per me, “L’ultimo ballo di Charlot”, l’ho definito una chicca.

Quello che mi ha stravolto, acceso, illuminato perche’ sorgente direttamente dai sensi e dal cuore “Geologia di un padre”. Magrelli e’ un poeta, e la poesia riesce a dire tutto l’assoluto e l’infinitesimale! Vero, crudo, sincero, sanguigno, bellissimo.

Ma …quello che rileggero’ ancora con assoluto piacere e abbandono in questo mio mondo consolatorio della lettura e’”Tentativi di botanica degli affetti” “”di Beatrice Masini. Sicuramente un romanzo perlpiu’ per donne…ma io sono una donna ed amo leggere storie di donne forti, che combattono, che pensano, che vorrebbero affrancarsi dal loro ruolo imposto dagli uomini anche se non sempre ci riescono. E poi come ho gia’ scrittto, secondo me, e’ un romanzo con una solida struttura e uno stile ineccepibile. Forse nella giuria c’erano piu’ uomini? O forse il fatto che fosse ambientato nell’Ottocento lo poteva far sentire obsoleto e farlo arrivare quarto? Ma noi lettori siamo attivi e scegliamo cio’ che piu’ ci assomiglia. Ogni romanzo dialoga con noi. Come poteva non imprimersi nel mio giudizio Bianca, una sorta di Jane Eyre? O il problema dei bambini che venivano abbandonati? Come mi piacerebbe che leggeste questi cinque libri e diceste la vostra.

Che ne pensi Raffa de La caduta di Giovanni Cocco?

La protagonista del mio libro scelto come probabile vincitore e’ una femminista ante litteram. Una donna libera, pensante, giudicante, indipendente. Ma si sa che la liberta’ costa ed occorre molto coraggio per esserlo, soprattutto nell’Ottocento quando non c’era il controllo delle nascite. E quando il giudizio su uomini e donne era abissalmente diverso. A scapito delle donne, naturalmente. Ed ora? Ne parlavamo l ‘altro giorno Stefania ed io, nel bellissimo soggiorno che si affaccia sul Golfo di Ruta di Camogli con Silvia Neonato, una nostra seconda o terza cugina, giornalista e Presidente di varia associazioni di Letterate femministe. “Abbiamo ancora tanta strada da percorrere! Dobbiamo sempre lavorare il doppio o il triplo per giungere ai risultati di un uomo mediocre.” ci ammoniva con la sua dirompente simpatia. Ci ha lasciato il n. 100 della rivista Leggendaria, Libri, Letture e Linguaggi: articoli interessantissini su ogni problema di attualita’, e soprattutto sulla nostra condizione femminile e su quello che vogliamo fare ed…ancora non facciamo. Cercatela! Oltre a Silvia Neonato, vi scrivono Luisa Veroli,( la tua Luisa, Giuliana cara!) Laura Fortini, Judith Butler…ecc.

Forza ragazze…ecco perche’ ho amato e votato Tentativi di botanica degli affetti

 

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1 commento
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  1. La conoscenza della poesia,della saggistica ,della storia e dei romanzi fanno di te una professionista capace e saggia in grado di trarre giudizi incondizionati. Complimenti.
    Vorrei aggiungere un pensiero per porre in evidenza che nutrirsi di libri e storia e’ come nutrirsi di cibo. Ambedue sono elementi generativi e simboli di vita.