L’ETA’ DEL DESIDERIO di Jennie Fields, Neri Pozza Ed.

pubblicato da: Mirna - 4 Settembre, 2013 @ 5:07 pm

 

Grazie, care amiche di aver scritto un po’ di voi, cosi’ si puo’ parlare anche della nostra vita.

“I write about where I am in life” diceva Alice Munro, certo parlando dei suoi romanzi, ma sottintendendo che si racconta sempre un po’ di se’.E anche il nostro piccolo universo puo’ espandersi. Conoscere che la bambina di Raffaella e’ felice nella sua nuova famiglia o dei bei progetti di viaggio di Enza, delle gite di Maria Teresa, e naturalmente dei libri che stiamo leggendo arricchisce I nostri momenti. O almeno per me e’ cosi’. Per questo mi piace condividere libri e pensieri.

Eh si’, Camilla, finalmente sono riuscita a leggere lo straordinario romanzo “L’ETA’ DEL DESIDERIO’’, l’ho preso in mano soltanto pochi giorni fa,  primo perche’ ero occupata a leggere anche I cinque libri del Premio Campiello (ho fatto parte della Giuria) e secondo perche’ me lo tenevo come un ricco bon bon da gustare alla fine della villeggiatura quando settembre arriva con la sua luce limpida e il suo caldo discreto.   Ed io sapevo che avrei avuto per alcuni giorni un intenso piacere. E cosi’ e’ stato.

Conoscete tutti Edith Wharton la scrittrice Americana amica di Henry James e autrice fra l’altro dello spendido L’eta’ dell’innocenza?

Cresciuta nell’alta societa newyorkese che lascio’ poi per quell’Europa che aveva imparato a conoscere e ad amare, in particolare la Francia, dove frequneto’ artisti e intellettuali, ci ha lasciato figure femminili affascinanti e particolari e  soprattuto una denuncia degli aridi e restrittivi valori tipici di quella societa’ americana che  disprezza e rifugge, ma che sa cosi’ lucidamente dscrivere.

Leggete “La casa della gioia”, “I Bucanieri”, “L’usanza del paese,”ecc.

E Jennie Fields basandosi su parte della corrispondenza Wharton/Bahlmann ci ha rivelato un lato segreto della vita della grande scrittrice, quella della scoperta della sua sensualita’.

Si racconta dunque sia una storia d’amore  particolare in una Parigi d’inizio Novecento, sia di una grande amicizia tra la scrittrice e la sua segretaria  Anne.

Edith e’ infelice con il sempliciotto marito Teddy con il quale non condivide neppure il letto. Non conosce  la gioia dell’amore completo, il piacere di una naturale sensualita’ (come tantissime donne educate al ruolo futuro di mogli e madri dedite esclusivamente alla famiglia). Ma verso   I 45 anni, nel pieno della sua maturita’ conosce a Parigi Morton Fullerton un  Americano che scrive per il Times.  E’ anch’egli un amico di Henry James che sembra incoraggiare l’amicizia  tra I due.

Fullerton e’ bello, frivolo, inaffidabile, ma ha scoperto in Edith una turbolenta sensualita’ sepolta  che vuole  ( e ci riuscira’)  fare esplodere.

Sara’ un periodo di gioie, disperazione, estasi, ma sara’ finalmente la liberazione di uno  dei piu’ grandi tabu’ che ha tenuto prigioniere le donne specialmente in certi ambienti.

Jennie Fields e’ abilissima nel raccontarci questi anni parigini di Edith che se pur in parte romanzati sono basati sulle lettere che Edith scambiava con Anne Bahlmann sua preziosa segretaria, e sua istitutrice fin dai dieci anni, una figura che ha sostituito  l’arida madre Lucretia

Anne e’ un bellissimo personaggio, spesso un alter ego della scrittrice , non solo nei consigli sul lavoro, ma sopratutto durante la crisi matrimoniale e nei momenti difficili della sua scelta di voler vivere finalmente la passione.

Apprezzo molto Jennie Fields per averci raccontato oltre la relazione amorosa di Edith e Morton, dell’amicizia

femminle fra lei ed Anne, un potere che ha superato  ogni difficolta’, incomprensioni passeggere, differenze.

Un bellissimo libro del quale discutere a lungo nei nostri gruppi di lettura.

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4 commenti
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  1. Giuria del Premio Campiello, wow!!! Devi raccontarci, sono curiosissima! Ho visto che ha vinto L’amore graffia il mondo, sicuramente anche questo riconoscimento ( purtroppo postumo) a Riccarelli già vincitore dello Strega è meritatissimo. Ho riletto la tua recensione e prenderò il romanzo.
    Sarawathi dorme e ho un pò di tempo per me e per leggere. Come bene dice Maria teresa, il tempo per leggere è ridotto all’osso..Ma mi sacrifico volentieri come fanno tutte le mamme ed io in più sono una mamma un pò speciale 🙂
    Baci

  2. Mirna carissima e tutte, ormai il settembre è avanzato e spero proprio che ci si riveda fisicamente, presto! Mirna, hai fatto parte della giurìa del Campiello!!! Fantastico! La tua passione per la lettura, la tua esperienza di mille e mille letture, la tua squisita sensibilità ti rendono una persona ideale per quel compito. Anch’io, come mamma Raffaella, sono curiosissima. Per quale libro hai votato, o in che ordine hai messo le tue preferenze? Come si svolge il lavoro dei giurati? Non sono solo curiosa, sono avida, avidissima di sapere un sacco di cose. Ci racconterai.
    Ultimamente ho gustato BUONA FORTUNA della Fiorio, che mi ha portato piacevolmente dentro Genova, mi ha molto intrigato con l’intreccio della trama e mi ha interessato per alcuni “cammei” all’interno della vicenda. L’ho trovato anche gradevole nella forma, pur se – letterariamente – non ad altezze vertiginose.
    @Raffaella: non ti ho più scritto, scusami! Non devo più promettere… sono promesse da marinaio, a proposito di Genova… Ma spero di vedere presto te e la tua bimba.
    @Camilla: conto di cominciare al più presto L’ETA’ DEL DESIDERIO. I tuoi consigli sono preziosi, come mi ha detto una volta Mirna, che a sua volta ci dispensa ormai da anni squisite sollecitazioni.

  3. Insomma, Mirna, è il 12, DODICI!!!!! settembre. Dove sei? un abbraccio.

  4. Ciao Mirna “Campiello”! Che dire se non dire a tutti “Io sono suo amico, sì, suo amico” e gloriarsi di questa amicizia? Che dire se non farti tanti complimenti per questo ruolo? Io credo che la stampa locale dovrebbe prendere nota del fatto … so bene che tu rìfuggi da questo genere di cose, ma io avrei una voglia di …. bé, vedremo. Anch’io ho letto, questa estate. Non molto ma ho letto. Non molto perché ho scritto molto. Non molto perché paradossalmente ho avuto meno tempo che in inverno. Sai, anziana suocera, nipotina, amici e parenti in arrivo in visita nello splendido Trentino, spostamenti di qua e di là … e poi il sole, tanto, che mi invita ad uscire a pedalare. Cosa ho letto? Tutti racconti di Beppe Fenoglio, partigiani e non, tutti pieni di umanità e di poesia: “il sole stava tramontando lentamente, come un vecchio che saggia col piede ogni gradino prima di affrontarlo scendendo”. Mirna carissima, quando “risali” dalla bella Liguria alla bella Trento? Ci manchi molto. Un caro saluto ed un arriveder … ti a presto! Così ti parlo anche della nostra esperienza “musicale” , di Maria Teresa e mia, alla finalissima del “Busoni” a Bolzano. E salutami la tua bellissima figlia Stefania: quando potremo rivederla … lei così impegnata ormai su scala “pianistica e fortepianistica” internazionale?