VERSO IL…CONTROVENTO per parlare di libri e di quadri

pubblicato da: Mirna - 8 Novembre, 2013 @ 2:27 pm

Riprendono lunedi 11 novembre, dalle ore 17.00, i simpatici incontri al bar libreria Controvento di via Galilei per raccontare le nostre letture estive, per consigliarci  a vicenda argomenti nuovi e stimolanti. Per stare insieme un’oretta in un angolo già sperimentato che sollecita riflessioni, discussioni, interessi.

Tra un libro e l’altro si sorseggia un caffè, una bibita serviti con garbo da Betty e Max che amano naturalmente essere circondati dai libri-amici.   

Ho già visto in vetrina l’ultimo romanzo pubblicato di Magda Szabò e non vedo l’ora di leggerlo.

Per ora sono immersa nella Leningrado degli anni sessanta “Il tempo delle donne” di Elena Cizova  Mi appassiona e interessa molto. Ne parlerò lunedì.

Ma gli stessi libri parleranno da soli.

Vi avevo accennato alla “poesia dorsale” che Matteo Menapace ci invita a sperimentare: non si tratta d’altro che tuffarsi nei libri, toccarli, sistemarli  verticalmente facendo in modo che i loro titoli formino una poesia.

Naturalmente ho provato subito, un po’ velocemente (ma sarebbe da fare con calma per scoprire che le parole di molti titoli possono  essere versi.  Provate anche voi.

Dietro le parole:      (  Claudio Magris)

la casa della gioia e l‘età dell’innocenza. (Edith Wharton)

Sotto L’arcobaleno: (D.H.Lawrence)

l’sola del tesoro. (Stevenson)

E certamente un libro è un tesoro.

Di qualsiasi genere.

Anche un catalogo di una mostra di pittura.
Stupendo quello di Marco Goldin che ha commentato Verso Monet, bellissima storia pittorica del paesaggio dal Seicento al Novecento. Ci si immerge nella notte di luna sul mare di Friedrich, nella luce abbagliante di Turner, nei paesaggi sicuri di Corot e Cezanne per arrivare ovviamente alla luce e ai colori di Monet, tra i suoi papaveri, ninfee, salici en plein air.

Siamo andate a Verona l’altro giorno, al Palazzo della Gran Guardia e la nostra gioia andava di pari passo con linee, colori, vedute, sentimenti.

Paola ha comprato il catalogo curato da Marco Goldin  e lunedì ce ne parlerà, perchè, credetemi, oltre ai meravigliosi quadri da gustare ci sono le parole poetiche e un approfondimento storico artistico di notevole spessore. Pittura e letteratura sulla pittura : che meraviglia!

Intanto noi “entravamo in ogni quadro” , davamo la mano al maestro, insomma full immersion nella bellezza.

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  1. Da “Narciso e Boccadoro” di Hermann Hesse “Pensò che ogni uomo corre senza posa e si trasforma e infine si dissolve, mentre la sua immagine creata dall’artista rimane sempre immutabilmente la stessa. Forse, pensò, la radice d’ogni arte, e fors’anche di ogni spirito, è la paura della morte. Noi la temiamo, abbiamo orrore della caducità, vediamo con tristezza i fiori appassire e le foglie cadere e sentiamo nel nostro cuore la certezza che anche noi siamo caduchi e presto avvizziremo. Se dunque come artisti creiamo figure o come pensatori cerchiamo leggi e formuliamo pensieri, lo facciamo per salvare qualche cosa della grande danza macabra, per stabilire qualche cosa che abbia una durata più lunga di noi stessi……….”
    Chissà cosa avrà pensato il grande Renoir quando dipinse “La Senna a Chatou” o il maestro Claude Monet, protagonista assoluto dell’ultima sezione della mostra, quando realizzò i dipinti che hanno come tema le Ninfee….chissà!