SEN. ITALIA VIVA DONATELLA CONZATTI: TANTO LAVORO E IL RISULTATO IN FAVORE DEL RINNOVO DELLA CONCESSIONE DELLA “NOSTRA” AUTOSTRADA DEL BRENNERO A22
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Novembre, 2021 @ 3:35 pm
Care amiche e cari amici, oggi newsletter straordinaria per un fatto importante: Il SENATO HA CONVERTITO CON VOTO DI FIDUCIA IL DECRETO INFRASTRUTTURE CHE CONTIENE IL NUOVO EMENDAMENTO CHE INTRODUCE PER L’A22, LA POSSIBILITA’ DI AVVIARE UN PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO.
La prospettiva del partenariato pubblico privato (Ppp) potrà ora entrare finalmente in campo, rompendo uno stallo iniziato nel 2014. Sette anni fa, infatti, è scaduta la concessione di A22, poi proseguita di proroga in proroga perché la soluzione individuata nell’art 13bis della totalizzazione pubblica risultava di difficile praticabilità. Difficoltà più che evidenti da chi avesse avuto un minimo di contezza di bilanci societari e di diritto commerciale. Il mancato accordo con i soci privati (circa il 14% delle quote, ripartito tra Infracis, Serenissima, Banco Bpm, Condotte), la cui liquidazione era necessaria per definire l’assetto 100% pubblico, ha portato la situazione in un vicolo cieco. Aggravato da due condizioni: il rifiuto europeo di prendere atto che questa società, nata come «in house» dei territori e con la partecipazione minima di soci privati costituiva già una «in house» a tutti gli effetti dal punto di vista europeo e gli ostacoli a livello nazionale con l’emendamento De Micheli, un emendamento antistorico che avrebbe voluto forzare “l’espropriazione” delle azioni dei soci privati.
L’emendamento approvato sul partenariato pubblico-privato ha il grande merito di aver superato una situazione di totale impasse alimentata anche da una gestione a tratti non coordinata dei territori. L’entusiasmo vissuto oggi è quindi dettato al metodo, alla ormai inaspettata apertura di una via percorribile per il rinnovo della concessione A22. L’emendamento per il partenariato pubblico-privato non è certo privo di criticità e di insidie, prevedendo infatti una procedura competitiva che A22 deve necessariamente vincere, ma è comunque un successo, frutto di una battaglia a cui ritengo di aver contribuito in modo determinante fin dall’inizio del mio mandato in Senato.
Non ho mai perso occasione di mettere in luce l’importanza dell’Autostrada del Brennero: un’infrastruttura strategica sia dal punto di vista stradale sia ferroviario, e la realizzazione del Tunnel del Brennero ne è l’emblema. La principale arteria di collegamento tra l’Italia e l’Europa che unisce la pianura Padana con l’Austria e, da sola, gestisce oltre il 40% del flusso del traffico oltralpe. L’A22 ha una connessione affettiva con il nostro territorio, che ha scelto di ospitarla. L’abbiamo voluta, finanziata e costruita. Esiste e «resiste» dal 1959, anche a dispetto di chi, all’epoca, si opponeva alla sua realizzazione perché non la riteneva strategica.
Ci tengo a ripercorrere con voi I PASSAGGI PRINCIPALI DEL MIO IMPEGNO, a tratti un lavoro di trincea parlamentare.
NEL DICEMBRE 2019 ho presentato un emendamento grazie al quale la Commissione bilancio del Senato ha approvato una prima proroga per il rinnovo della concessione fino al 30 giugno 2020.
Il 6 AGOSTO 2020 ho depositato tre emendamenti al Decreto Semplificazioni: il primo per ottenere la proroga al 31 marzo 2021 per la firma della concessione; il secondo per togliere il vincolo della totalizzazione pubblica; il terzo per ottenere, in alternativa, la proroga di almeno due anni della concessione. Ho ottenuto la seconda proroga fino al 30 novembre 2020.
Nell’ OTTOBRE 2020, in sede di conversione del Decreto agosto, il Senato, oltre ad approvare un mio emendamento per estendere al 29 dicembre 2020 la proroga della concessione (la terza), ha accolto due differenti ordini del giorno.
Nel primo ho chiesto di verificare se la attuale concessionaria A22 non rispettasse già i requisiti della società «in house» così come previsto dalla direttiva 2014/23/UE – governance pubblica e presenza dei soci privati nel capitale sociale sotto la soglia del 20% – e se fosse quindi naturale modificare l’articolo 13bis, espungendo la necessità di partecipazione totalmente pubblica nel capitale sociale.
Nel secondo richiedevo di concedere ulteriore tempo ad A22 per trasformarsi «in house» totalmente pubblica permettendole, nel frattempo, di dare il via alle opere strategiche di politica di corridoio.
Nel DICEMBRE 2020 ho presentato altri tre emendamenti al Decreto “Ristori 4” per richiedere l’ulteriore proroga per il rinnovo della concessione fino al 30 giugno 2021, la tutela dei soci privati e richiedere la possibilità al MIT, qualora la stipula degli atti convenzionali non fosse avvenuta nei termini, di prevedere l’estensione della concessione autostradale fino al 31 dicembre 2025.
Solo gli atti più visibili di un impegno costante, finalmente premiato. Con quest’ultimo emendamento frutto dello studio di molti, a partire dai bravi manager della società e del lavoro parlamentare di Italia Viva che alla Camera ha depositato l’emendamento con la RELATRICE ON. PAITA, Autobrennero potrà vantare, di fatto, un DIRITTO DI PRELAZIONE IN UNA PROCEDURA COMPETITIVA, presentando la propria proposta di gestione e di investimenti e conservando così la possibilità di ottenere il rinnovo di una lunga concessione. Le alternative restano comunque in campo, dalla totalizzazione pubblica alla venetizzazione, fino alla gara Europea dove potrebbero partecipare imprese da tutto il Continente, con proposte probabilmente meno competitive, perché legate più a logiche di profitto che al territorio. L’ultima parola e la decisione su quale via percorrere sono ora della assemblea di A22.
Voglio condividere la soddisfazione per il raggiungimento di questo obiettivo con chi realmente ha lavorato in questa direzione. Ringrazio in particolare Italia Viva che mi ha supportata in ogni singola battaglia per difendere A22 in questi ultimi faticosi tre anni. A Roma il lavoro è stato svolto e portato a compimento, ora la mano passa ai territori. Auspico che il prezioso lavoro fatto a Roma non venga sprecato e che il Trentino e l’Alto Adige sappiano cogliere, con lungimiranza, l’opportunità di trasformare il corridoio del Brennero in un Corridoio green, digitale e luogo di sperimentazione dell’alimentazione ad idrogeno così come il PNRR prevede.
Di seguito il mio intervento in Senato: https://www.youtube.com/watch?v=gQM3KA0pUrE
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FOTOPOST – 2
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Novembre, 2021 @ 7:01 am

















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MATTEO RENZI CONTENUTI CONCRETI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Novembre, 2021 @ 6:48 amIeri “il” giornale locale non ha pubblicato questa mia lettera, oggi … domani … forse. Vedremo. Nel frattempo me la pubblico io!
INIZIA
Egregio Direttore,mi riferisco alla frase con la quale Lei, riferendosi a Matteo Renzi e a noi Renziani, conclude la risposta al lettore Ezio Trentini (l’Adige 1 novembre): “In politica i voti non si pesano, si contano. E le minoranze elitarie intelligenti che si rimirano allo specchio non vanno mai lontano”. Al riguardo mi permetto di sottoporre all’attenzione Sua, delle lettrici e dei lettori una sottolineatura:

Renzi non si è “rimirato allo specchio”, bensì aveva portato il PD al 40%; aveva avanzato le proposte che oggi tutti si rammaricano di non avere approvato; ha fermato l’uomo forte e quello debole; ha bloccato il cammino verso la democrazia diretta (oligarchia); ha bloccato il pasticcio della Recovery “Band”; ha denunciato i “prelievi personali” di un commissario; ha posto le basi per l’arrivo di Draghi e il varo di un PNRR serio; ha insistito per evitare a Letta l’errore sul DDL Zan; etc. (S.E.e O.).
Per contro, Renzi è semplicemente oggetto di un pregiudizio, il quale è un atteggiamento tipico di una maggioranza (numerica) contro una minoranza, dovuto a interesse e/o ignoranza e/o paura. Quanto all’ andare lontano, la Storia insegna che spesso sono state proprio le minoranze intelligenti a innescare processi di democratizzazione, modernizzazione e di crescita.
La ringrazio se riterrà di pubblicarmi.Cordiali saluti
Riccardo Lucatti – Italia Viva, Trento
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ALTA VELOCITA’, ALTA CAPACITA’, ALTA PUNTUALITA’ , ALTA SICUREZZA … FERROVIARIA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Novembre, 2021 @ 7:00 amL’alta velocità ferroviaria interessa soprattutto i viaggiatori, in particolare sulle tratte lunghe. Su quelle brevi può essere preferibile gustarsi il panorama.
L’alta capacità ferroviaria riguarda le merci, nel senso che la ferrovia deve essere in grado di assorbire i maggiori volumi possibili di traffico su gomma (e va di pari passo con lo sviluppo dell’intermodalità).
L’alta puntualità riguarda le merci alle quali non intedessa arrivare “prima”, bensì arrivare “all’orario prestabilito” all’appuntamento con i sistemi intermodali (TIR, etc.).
L’alta sicurezza ferroviaria riguarda tutti, merci e soprattutto passeggeri, nel senso che può essere rischioso far viaggiare sulla stessa linea treni lenti (merci) e treni veloci (passeggeri).

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In un recente passato sono stato fra gli azionisti e nel CDA di ATT3 – Alptransfer Consulting GEIE/Ewiw, Gruppo Europeo di Interesse Economico, Bolzano, per la realizzazione del Tunnel di Base del Brennero. La nostra proposta era di realizzare tre canne di diametro di m 6 cadauna (autosostenentesi, quindi) due per i due sensi di marcia dei soli treni merci telecomandati ed una di servizio. I passeggeri sulla linea esterna, rimodernata: maggiore economicità e rapidità di realizzazione e maggiore sicurezza.
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ITALIA VIVA – TEMI CONCRETI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Novembre, 2021 @ 3:18 pm
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DDL ZAN AFFOSSATO? VABBE’ CHE SAPER FARE POLITICA VERA E’ DIFFICILE, MA ALMENO SAPER FARE DI CONTO …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Novembre, 2021 @ 7:45 am
Nemmeno quello. Lo sapevano che alcuni PDinni e 5stellini non avrebbero votato il DDL ZAN e allora, che fare? Diamo la colpa ai renziani, anzi: a Renzi perchè come sempre “ha stato Renzi”!
Ma non hanno saputo fare nemmeno questo: i voti contrari sono ben di più dei voti degli 11 Parlamentari di IV che a sentir loro avrebbero votato contro! Pensate un po’ … se si fossero accordati di far votare contro solo 11 franchi tiratori, avrebbero potuto gridare: “Vedete? I conti tornano! Sono loro (cioè noi, i renziani, n.d.r.) i reponsabili!” E invece ora sono red handed, sopresi con le mani arrossate mentre cercavano di rubare la marmellata dal frigorifero.
VERGOGNATEVI! Ve lo dico anche in latino: VOS PUDEAT, così lo comprende anche quella parte del clero conservatore che gridava alla violazione dei Patti Lateranensi: VOS PUDEAT.
P.S.: un’amica mi scrive: “Tutti gli 11 parlamentari di IV avrebebro dovuto assentarsi, non prendere parte alla votazioine, così sarebbe stato chiaro che a votare contro erano i loro franchi tiratori”.
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AMARCORD … MI RICORDO …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Novembre, 2021 @ 6:39 amE ogni volta mi chiedo: PD … Perfavore Dicci come giustifichi la tua alleanza con quei tali. Infatti amarcord, mi ricordo il loro programma: “Presto il parlamento non servirà più! Vogliamo la democrazia diretta, diretta da noi due o tre” (cioè oligarchia cioè neo fascismo!)
Infatti: “O Conte o il voto”, “Affermazione che potrebbe essere messa in musica: “Il governo Conte è un governo forte – chi tocca il Giuseppi pericolo di morte …”

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Mappoi: “Conte e il commissario non si toccano!” E allora un altro sassolino me lo voglio togliere dalla scarpa: in tutta la mia vita nei CDA, nelle assemblee di SpA private, pubbliche, miste, italiane ed estere non ho mai dico mai sentito difendere a spada tratta la strana coppia “Presidente e capo ufficio acquisti”. PD, Per Diana, avrà pur voluto ben dire qualcosa, o no? Sapete, a pensar male … in Spagna dicono: piensa mal y acertaras ..
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ITALIA VIVA? EBBENE SI, VOSTRO ONORE, LO CONFESSO: IO SONO DI ITALIA VIVA!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Novembre, 2021 @ 6:34 am
Raga, perdonatemi, in molti post sono stato un po’ caustico ma chevvoletemai? Il mi’ babbo e glie era un toscanaccio di quelli “maledetti” e si vede che qualche cromosoma me lo ha trasmesso!
Ma insomma, io ne ho le … tasche piene (in Germania dicono Ich habe die Nose voll, ne ho il naso pieno) della politica della parole, della demagogia, del populismo, delle bugie, delle calunnie, degli attacchi alla persona, del io con lui non ci parlo, delle casalinate, del sovranismo anzi no ora sono per l’UE, del io sono con chi voleva e vuole la democrazia diretta!
N o n s e n e p u ò p i ù!

Amici del PD, io sono con chi il vostro partito lo aveva portato al 40%: con chi che se le sue riforme le aveste approvate, ora staremmo tutti meglio; con chi ha fermato l’uomo forte e l’uomo debole; con chi ha bloccato l’omicidio della democrazia parlamentare da parte della democrazia diretta; con chi ha fatto cessare (e denuncia) i furti della Recovery Band(a Bassotti); con chi ha aperto la strada a Draghi.
Con MATTEO RENZI e, localmente, con la nostra senatrice DONATELLA CONZATTI!
E se mi sbaglio mi corigerete.
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PNRR, CHI E’ COSTUI?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Novembre, 2021 @ 6:24 amRicordate Don Abbondio? Lui il problema se lo poneva circa quel tal Carneade. Oggi spero che molti almeno si pongano questa domanda circa il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (e circa i TITOLI IRREDIMIBILI RENDITA, v. dopo). E’ il piano guida che ci consentirà – se siamo operativi, precisi e tempestivi – di incassare un paio di centinaia di miliardi dall’UE, parte in regalo, parte a tasso minimo.
PRE CONDIZIONI
RIFORME Pubblica amministrazione, sburocratizzazione, giustizia, semplificazione, concorrenza.
6 MISSIONI
1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica 3 – Infrastrutture per mobilità sostenibile 4 – Istruzione e ricerca 5 – Inclusione e coesione 6 – Salute
PRIORITA’ TRASVERSALI
Occuparsi di “una giovane Donna di periferia” … ovvero occuparsi dei giovani, delle Donne, delle periferie (della città, dello stato, del continente, del mondo).
CRITICITA’
Senza le riforme, i denari non arrivano. Ai progetti, i denari arriveranno per SAL Stato Avanzamento Lavori entro i tempi prestabiliti. Ora … il nostro paese è pieno di UCCS-Uffici Complicazione Cose Semplici, difficili da smantellare. Inoltre l’Italia è stata “capace” di spendere i denari UE solo nella misura del 45%.
PIANO B
Non possiamo escludere ritardi nei SAL e quindi negli incassi dall’UE. Dobbiamo avere somme “ponte” disponibili per non far fermare i progetti. Lo stato potrebbe emettere TITOLI IRREDIMIBILI RENDITA NON DI DEBITO IN SOSTITUZIONE VOLONTARIA DELLE TRANCHE DI TITOLI DI DEBITO IN SCADENZA. In tal modo si diminuirebbe il debito pubblico ed al contempo si aumenterebbe la disponibilità della finanza pubblica, attirando volontariamente verso di essa la ricchissima finanza privata italiana (4700 mildi!) ed estera.
UN PRECEDENTE
Il 20 agosto 2020 Banca Intesa Sanpaolo ha emesso propri irredimibili per 1,5 mildi ricevendo richieste di acquisto per 6.5 mildi ( e i suoi titoli sono a tassazione piena; quelli dello stato sarebbero a tassazione dimezzata!).

DOMANDE-RISPOSTE
Dice … ma sono titoli di debito! Rispondo: no! Taluno li classifica tali, ma nella sostanza NON sono un debito. Si tratta solo – eventualmente – di correggere una classificazione assolutamente errata.
Dice … ma per lo Stato aumenta il costo degli interessi! Rispondo: tali maggiori esborsi sarebbero enormemente superati dai mancati esborsi il linea capitale.
Dice … ma lo Stato sarebbe obbligato a corrispondere quelle rendite in eterno! Rispondo: no, perchè si può prevedere un loro riscatto.
Dice … ma il tasso di rendimento nel tempo potrebbe diventare non più interessante! Rispondo: no, il tasso potrebbe essere in parte fisso e in parte rivedibile, indicizzato.
Dice … ma se l’investitore vuole rientrere del suo capitale? Rispondo: vende i titoli sul mercato.
Dice … e se ti sbagli? Rispomdo: e se mi sbaglio mi corigerete!
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ITALIA VIVA TRENTINO SEN. DONATELLA CONZATTI : PNRR O VECCHI LOCALISMI?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Ottobre, 2021 @ 5:53 pm

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