QUO VADIS?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Febbraio, 2021 @ 8:04 amDetto altrimenti: dove vai, DEBITO PUBBLICO, RAI, PD? (post 4596)
QUO VADIS, DEBITO PUBBLICO?

Troppo poco se ne parla. Si fanno continue “variazioni di bilancio”, cioè si prende atto per legge di continui aumenti del livello del debito pubblico ma fino ad oggi non si è avviato il ragionamento prospettico di come controllare il “mostro”. In questa come in tante altre sedi, segnalo alcune proposte da me avanzate quale co-autore del libro qui a fianco, libro che ho “firmato” come Presidente dell’Associazione RESTART TRENTINO, associazione voluta e fondata dall’allora dr.ssa oggi Senatrice DONATELLA CONZATTI di ITALIA VIVA. Proposte mirate alla diminuzione del livello del debito pubblico e al contemporaneo aumento della liquidità del Tesoro, anche nella prospettiva di cercare di evitare l’applicazione di una imposta patrimoniale:
1) emissione da parte dello Stato di Titoli Irredimibili di Rendita non-di-debito;
2) creazione di un Fondo Immobiliare per la vendita a rate annuali dell’enorme patrimonio immobiliare degli enti pubblici oggi non a reddito.
QUO VADIS RAI?
Cara RAI ti scrivo. Per favore, controlla le tue trasmissioni: che cessino gli ammiccamenti, il tiro al bersaglio, ovvero all’aquila che sola ha avuto la forza ed il coraggio di volare alto e di mostrare al paese che il re era nudo!
Proviamo a mettere in fila i fatti: perchè Renzi è intervenuto? Cosa sarebbe successo se non fosse intervenuto?
Ci vuole più rispetto da parte tua verso tutti noi e verso chi si è fatto carico di togliere le castagne dal fuoco per gli altri, prima che fossero incenerite!
Cara RAI, con la presente ti chiedo una trasmissione seria di approfondimento obiettivo a chiarificazione dei fatti, anche a titolo di risarcimento della disinformazione che hai lasciato circolare.
QUO VADIS PD?
Non ti è passato manco pa capa che avresti potuto sostenere il tuo ex segretario anzichè il M5S? La Persona che ti aveva portato al 40 % e che ti aveva ri-portato al governo? La Persona che stava denunciando un misfatto? E invece anche tu con quel banale “Conte e il commissario ad omnia non si toccano!” Che tristezza, che miseria, che peccato!
PPD-Peccato PD. Io non sono mai stato un tuo iscritto, sono sempre stato di centro sinistra autonomista, ma il tuo comportamento mi induce a chiedere tu, caro PD, dove ti sia collocato.
Sai, io sono un velista regatante nell’Altogarda Trentino, zona da venti forti: fra le mie boe di riferimento c’era anche (anche) la tua. Solo che mentre stavo risalendo il vento con un’andatura di bolina stretta, mi sono accorto che tu stavi continuamente spostando la boa: è una cosa che non si deve fare, non è corretto: lo segnalerò alla FIV-Genova.
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ROSI BINDI CALUNNIATRICE E IL NYT
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Febbraio, 2021 @ 8:08 amDetto altrimenti: la dittatura del fango! Si vergogni, signora! (post 4595)
Ieri sera, 13 Febbraio 2021, RAI 3 prima serata, a “Le parole della settimana” di Massimo Gramellini: la signora Rosi Bindi, richiesta di esprimere un giudizio su Brunetta e le due ministre di FI, ha detto “Renzi ci aveva condotto sull’orlo del baratro, della rovina …”.
Ma come si permette di invertire la causa (la mala gestito di Conte & C. con la colpevole acquiescenza del PD) con l’effetto (l’intervento salvifico di Renzi)? Questa è prevaricazione, dittatura del fango, violenza alla logica ed al buon senso! Questa è diffamazione, calunnia, negazione della realtà e della verità. Si vergogni, signora!
Mi sono sentito insultato, calunniato, offeso: ero e sono furente! Sto chiedendo di recuperare quella registrazione e di reagire formalmente in sede politica, presso la RAI, l’autorità di controllo e il conduttore!
INTERVISTA DI JASON HOROWITZ, “NEW YORK TIMES”, 9 FEBBRAIO 2021.
“Quando Matteo Renzi ha scatenato il crollo del governo italiano il mese scorso, è diventato l’oggetto di numerose critiche per aver fatto precipitare il Paese nel caos politico nel bel mezzo di una pandemia. Ora sta raccogliendo i frutti della vittoria”: sono le parole di Jason Horowitz nel suo articolo dedicato a Matteo Renzi ed al suo ruolo entro la crisi di governo italiana, pubblicato dal “New York Times”.
“La mossa di Renzi – ha spiegato Horowitz – non solo ha causato la caduta di un premier e di un governo definito pericolosamente incompetente. Ne è scaturito anche uno straordinario rivolgimento della situazione che ha portato Mario Draghi- colui che è accreditato come l’italiano che ha salvato l’euro – a riunire un ampio governo di unità nazionale, che dovrebbe prendere forma questa settimana”.
“In Europa – prosegue Horowitz – la notorietà di Draghi ha subito accresciuto la statura e la credibilità dell’Italia nell’assorbire e spendere un enorme pacchetto di aiuti che potrebbe determinare il futuro sia dell’Italia che dell’Unione Europea. In patria, l’arrivo di Draghi ha riordinato il panorama politico”.
“Questa è stata la mia strategia. Ho fatto tutto da solo, con il 3 per cento!”, ha detto Renzi, scherzosamente, spiegando che “È stato tutto un gioco di tattiche parlamentari. E diciamo che lavorare per cinque anni nel palazzo dove Machiavelli ha lavorato ha aiutato un po’”.
“È stato un capolavoro della politica italiana”, ha detto Renzi degli eventi che hanno portato Draghi a Palazzo Chigi.
“Perché adesso? Perché adesso? Perché ora?”: Horowitz spiega che anche gli stessi amici di Renzi gli hanno chiesto come mai ha staccato la spina al Governo Conte 2 proprio mentre l’Italia è nel pieno dell’emergenza sanitaria e all’inizio del piano vaccinale e che Renzi ha spiegato loto che “la pandemia ha messo a fuoco il rischio di rimanere immobili sulla stessa rotta, soprattutto nel momento in cui il paese ha dovuto decidere cosa fare con oltre 200 miliardi di euro di fondi di soccorso europei”. “Se non l’avessimo fatto durante la pandemia, non l’avremmo mai fatto”, ha chiarito Renzi.
“A gennaio – prosegue Horowitz – con l’accumularsi dei decessi per Covid-19, il coprifuoco e la crisi economica, Renzi ha fatto una mossa che molti consideravano impensabile. Ma anche se molti hanno criticato le sue azioni, bollandole come un vile tentativo di conquistare più posizioni di governo e maggiore influenza, altrettanti hanno riconosciuto che Renzi aveva solide motivazioni dalla sua parte”, ad esempio sui temi del Mes e del Recovery Plan. “Ero preoccupato di perdere questa opportunità”, ha spiegato Renzi, parlando degli eventi che hanno portato il Presidente Mattarella a conferire l’incarico a Mario Draghi.
Horowitz, inoltre, scrive che “è sempre stato tacito desiderio di Renzi di sostituire Conte con Draghi, con il quale ha detto di aver parlato spesso della situazione economica dell’Italia, anche durante la crisi”, ma che, tuttavia, Renzi ha ribadito di “non aver fatto niente”, poiché “è stato tutto merito del Presidente Mattarella”.
“È stata – ha concluso Renzi, così come riporta Horowitz nel suo articolo – l’operazione più complessa di tutta la mia carriera politica”.
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MINISTRA ELENA BONETTI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Febbraio, 2021 @ 9:28 am
Detto altrimenti: alle pari opportunità E ALLA FAMIGLIA (post 4594)
” … alla quale sarà conferito l’incarico per le pari opportunità E PER LA FAMIGLIA”. Così nella dichiarazione di Draghi. Peccato che poi nelle comunicazioni scritte che iniziano a circolare le parole ” e per la famiglia” non siano state riportate!
E dire che la famiglia è il primo, fondamentale nucleo della società e dello stato. Di fatto è anhe la prima impresa, anche se un pasto consumato al ristorante contribuisce al PIL mentre quello preparato e consumato in casa è solo un consumo.
Sulle pari opportunità, sulla giusta valutazione/valorizzazione della Donna e del suo doppio lavoro e sulla famiglia mi permetto di suggerire la lettura del capitolo “Per una diversa politica della famiglia” pagg. 35-77 del libro “Laudata Economia” del Prof. Stefano Zamagni, Ed. Vitrend 2020, in cui si legge – fra l’altro – che
– il lavoro familiare della donna è valutato 570 / 433 miliardi (circa 1/4 del PIL) a secondo del metodo di calcolo utilizzato (costo opportunità/ costo del servizio);
– la famiglia è la prima impresa in quanto produttrice di esternalità sociali positive per l’intera società.
Buon lavoro, Ministra!
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HABEMUS PAPAM: DRAGHI I°
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Febbraio, 2021 @ 7:33 amDetto altrimenti: nuntio vobis gaudium magnum! (post 45939
DRAGHI I°, un papa laico che è tale non nel senso di non-religioso, bensì nel senso di pluralista: Draghi I°.
E noi? Noi di ITALIA VIVA non ci aspettiamo riconoscenza da chicche e sia, perchè – purtroppo – sappiamo bene che la riconoscenza per avere fatto del bene è la speranza del beneficiato di ottenere nuovi favori. Sono pessimista? No, scialla raga: realista, direi. Tuttavia ora il Treno Italia parte. Non scrivo “ri-parte” perchè fino a ieri questo nostro treno era fermo su un binario morto.
Ora finalmente il Treno Italia è sui binari in esercizio e molti di noi passeggeri ne siamo scesi e a forza di braccia abbiamo liberato i binari da alcuni pesanti macigni che ingombravano la linea: il pressapochismo, l’improvvisazione, la retorica, la demagogia, il populismo qualitativo, il sovranismo.
Restano da eliminare altri ostacoli minori, quali il trasformismo opportunistico e il “cappellismo”. Il primo lo conoscete, per cui vi dico due parole solo sul secondo: si tratta di una malattia molto diffusa in occasione di ogni successo altrui e consiste nel volere mettere il proprio cappello (da qui il nome) suiquei risultati. Taluno chiama questa malattia Borsalinite, rifacendosi alla famosa fabbrica Borsalino che dicono sia in fase di ampliamento …
Buon lavoro, Presidente Draghi!
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IL PD POTEVA …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Febbraio, 2021 @ 10:18 amDetto altrimenti: il PD avrebbe potuto … (post 4592)
Scrive A.R.T.:
Inizia
Il PD Poteva avere il Premier e quindi la Presidenza della Repubblica, decine di ministri e sottosegretari, decidere le sorti culturali e politiche del Paese per il prossimo decennio.
Il PD poteva Presiedere il G20 e guidare l’Europa nell’anno in cui Macron sarebbe stato impegnato nelle sue presidenziali e la Merkel ormai fuori dalla scena.
Poteva avere la golden share nella spesa di circa 300 miliardi ed essere la prima forza politica nella storia italiana che anzichè chiedere lacrime e sangue poteva offrire e realizzare una visione davvero rivoluzionaria per il Paese.
Ma il PD di Zingaretti voleva sbarazzarsi di Renzi una volta per tutte, umiliarlo, asfaltarlo, portargli via i parlamentari ed intestarsi la guida della coalizione con LeU ed M5S.
Il livore antirenziano ha prevalso ed ha oscurato le menti, anche quelle più navigate. Ha prevalso l’istinto vendicativo, l’odio e la voglia di sbarazzarsi di quello che veniva percepito come un “intruso”.
Per fare ciò era disposto a qualunque cosa, fin anche alla “prostituzione” ed alla compravendita di parlamentari.
Si è trincerato politicamente dietro all’infantile slogan “o Conte o Voto” a sostenere un Leader inconsistente, apparentemente grande ed amato ma che si è sgonfiato in pochi minuti.
Ora si ritrova con una coalizione spappolata, un ruolo politico totalmente insignificante con la destra che ritorna in auge come forza europeista ed il M5S che si riprende la scena con le ridicole consultazioni online.
Ma ciò che è peggio per i “dilettanti” del PD è ritrovarsi con un Renzi politicamente più forte che mai, sia in Italia che all’estero e baricentro politico culturale di qualunque sviluppo futuro.
Finisce
Riportato da me, Riccardo Lucatti, Coordinatore del Tavolo Finanza ed Economia Mista di Italia Viva Trentino, che vorrebbe avere come interlocutore un PD diverso dall’attuale.
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GRAZIE, RENZI! VAI AVANTI, DRAGHI!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Febbraio, 2021 @ 7:31 amDetto altrimenti: non vedo l’ora … (post 4591)
Non vedo l’ora che Draghi accetti, che su sua proposta il Presidente Mattarella nomini i ministri, che si ricominci a governare seriamente e onestamente questo (anche) mio Paese. Infatti …
– Basta con la politica fatta di antipatie personali: non siamo all’asilo o alla scuola elementare (“Lui ha l’astuccio più bello del mio!”).
– Basta con i banchi a rotelle, i monopattini, i navigators, la paghetta a tutti (quelli che la preferiscono all’andare a lavorare)!
– Basta con i soldi (anche miei) spesi “in gran segreto” dalla Recovery Band e da un Commissario “ad omnia”!
– Basta con la retorica, la demagogia, il populismo, il cieco sovranismo.
– Basta con l’improvvisazione eletta a sistema!
– Basta con l’uno vale uno!
– Basta con il consenso comperato con l’assistenzialismo!
– Basta con il non pensare a come gestire l’enorme debito pubblico “tanto poi metto una bella patrimoniale”!
– Basta con gli insulti, le aggressioni!
– Basta con la “superficialità professionale”.
– Basta con le cifre comunicateci “in assoluto” senza il loro significato percentuale!
– Basta con il non volere confrontarsi sui contenuti!
– Basta con l’assenza di una visione d’insieme del presente!
– Basta con l’assenza di una visione del nostro futuro!
– Basta con una stampa a rimorchio del pancismo dei lettori!
– Basta con i DPCM e l’aspirazione ai pieni poteri!
– Basta con i provvedimenti “lineari” perchè quelli ragionati sono troppo faticosi e impegnativi!
– Basta con “le cose da fare sono tante, facciamo quello che si può”. Infatti anche la struttura di governo e operativa è “tanta”: è sufficiente organizzarsi e dare ad ogni problema la dovuta centralità.
– Basta con l’assenza di una legge che dia attuazione all’art. 49 della Costituzione.
– Basta con il trascurare la scuola e la cultura!
– Basta con l’attentato alla democrazia parlamentare da parte della democrazia diretta!
BASTA! Ich habe die Nase voll (dal tedesco: ne ho pieno il naso. Noi qui in Italia usiamo altra espressione più colorita, lo sapete bene!).
Io “faccio politica” nel senso che espongo il mio pensiero, ci metto la faccia a voce e per iscritto; cerco di capire cosa sta succedendo, cosa e chi sta decidendo cosa; cerco di pre-configurarmi il risultato di certe decisioni o omissioni; cerco di ragionare, magari sbagliando, ma almeno ci provo a far funzionare il cervello. La mia conclusione? GRAZIE RENZI! VAI AVANTI, DRAGHI!”
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AHO … ‘STA PIATAFORMA RUSSO’ … CE STA’ A ROMPER LI CO … COCOMERI!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Febbraio, 2021 @ 3:37 pmDetto altrimenti: telefonata carpita a due parlamentari M5S. (POST 4590)
TIZIO: Ciao Caio, ma tu ce stai a capi’? Dice che noi volemo er vincolo de mannato … no, non hai hai capito! Non quer mannato là, mannato a fan … no! Quall’antro, quello der parlamento, aho, sveja moretto, che stai a dormì? Che te dicevo? Ah si, … eppoi vanno a cercà de rimorchiare quei quattro spennacchiati de li responabili che nemmanco ce l’avemo fatta, sai che figura de nniente!
E mò ce rifanno: noi che semo qui perchè avemo preso na tredicina de milioni de voti, semo qui ad aspettà quarche migliaia de sgallinati a dire quer che dovrebbimo o nun dovrebbimo fa’! Ma se po’?
A me sta storia me rode peddavvero! Sai che te dico? Che io (che poi io se vince la Roma a me m’abbasta) che io voto a favore perchè si se va alle erezioni mica so’ sicuro d’avecceli ancora quei tredici milioni che me riassumono, e allora me tocca annà da quei fij de bona donna dei navigators pe famme trovà un impiego, un lavoretto, chessò … un impiccio.
Cosa? Dice ch’avemo sempre detto mai con quelli? Aho, ma che stai a spacca’ er capello! Ma tu che me dici, dai, che farai?
CAIO: “Io pure, mica so’ fesso!”.
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SOTTO / SOPRA MERCATO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Febbraio, 2021 @ 9:21 amDetto altrimenti : non va bene in ogni caso (post 4589)
SOTTO – Veneto. Alcuni benziani denunciano alla GdF di avere ricevuto offerte di benzina a prezzi molto sotto mercato. La GdF indaga e scopre un contrabbando di prodotti petroliferi dalla Libia via Malta.
SOPRA – Banche e finanziarie di paesi compiacenti d’oltre oceano (e non), offrono tassi di rendimento superiori alla media del mercato. Dove, a chi e in cosa reinvestiranno la loro raccolta di denaro? Io non lo so. Quello che so che all’estremo molto, molto superiore della catena dei rendimenti, dopo infiniti passaggi con i quali si lava il denaro e la coscienza, c’è l’investimento nella droga.
UNA BANCA ITALIANA – Nell’agosto scorso ha emesso sui titoli irredimibili di rendita non di debito al rendimento elevato del 5,5% lordo, tassato al 26%, ovvero molto sopra i livelli di mercato. Poi si apprende che quella banca è la principale finanziatrice della costruzione di una enorme centrale a carbone nei Balcani.
UN’ALTRA GRANDE BANCA italiana sta registrando forti perdite e dimissiona il suo AD.
SE ALTRE BANCHE ITALIANE iniziano ad emettere propri irredimibili per investimenti all’estero, dreneranno i depositi bancari italiani per investire all’estero e faranno concorrenza alle emissioni di titoli redimibili di debito dello Stato.
LO STATO potrebbe iniziare ad emettere propri titoli irredimibili di rendita non di debito (tassati al 12,5%) in sostituzione volontaria delle tranche in scadenza di titoli redimibili di debito + nuove tranche di irredimibili, aumentando la liquidità da investire in investimenti in Italia e diminuendo il debito pubblico.
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PAGHETTA A TUTTI OPPURE LAVORO?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Febbraio, 2021 @ 8:24 amDetto altrimenti: la difesa dell’indifendibile (post 4588)
La disoccupazione protratta nel tempo non è solo una perdita di produzione (di prodotto per il datore di lavoro; di reddito per il lavoratore): è anche una privazione della libertà dell’individuo. Infatti, vivere del sussidio della disoccupazione è per il lavoratore una vera e propria umiliazione.
Inoltre, mentre si lavora, oltre a “produrre un prodotto”, si aumenta la propria capacità lavorativa, ovvero se ne crea di nuova: e questo è un ulteriore “prodotto” dell’attività lavorativa.
Ancora: lavorando, il lavoratore acquisisce la capacità di “organizzare se stesso“ in vista di lavorare non solo per un “processo lavorativo”, bensì per un’ “opera-risultato”.
Tutto deve e può iniziare dalla scuola, che non deve insegnare a lavorare “per qualcuno”, bensì “per realizzare qualcosa”. Ogni lavoratore, anche dipendente, è una “piccola impresa” e l’impresa è la via maestra per creare lavoro. Per arrivare a ciò, si deve abbandonare la cultura della dipendenza, la quale impedisce la diffusività della cultura d’impresa privata e anche dell’impresa civile (imprese cooperative, no profit, sociali).
Tutto ciò è l’opposto del semplice assistenzialismo.
Ho ricavato i concetti sopra esposti dal libro di Stefano Zamagni “Laudata economica”, Ed. Vitrend 2020, capitolo “Economia e etica nel pensiero di Giovanni Paolo II. Questi concetti trovano preciso riscontro nel libro assolutamente “laico” di Pier Luigi Celli (top manager e imprenditore) “Il potere, la carriera e la Vita” Ed. Chiarelettere 2020.
Il termine latino “liber” significava “libro” e “libero”.
P.S.: di mio aggiungo che la scuola non deve insegnare solo capacità di svolgere il lavoro dell’oggi, ma anche e soprattutto la conoscenza per potere imparare a svolgere i lavori del domani. Se leggi un brano del Manzoni e lo sai ripetere, hai capacità. Se ne sai trarre le conseguenze, hai conoscenza.
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RENZI, DA RECALCATI A STAINO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Febbraio, 2021 @ 4:06 pm
Detto altrimenti: Lettera odierna – al direttore de La Stampa Luca Fornovo – del mio amico Gianluigi De Marchi (mio co-genovese, naturalizzato torinese) co-autore del libro qui a fianco (prima edizione aprile 2020; seconda edizione dicembre 2020) (post 4587).
Inizia
Ho molto apprezzato l’intervento lucido e documentato di MASSIMO RECALCATI sulla figura di Renzi e sul suo operato politico in occasione della crisi di governo, mentre non condivido per niente le osservazioni di oggi a firma di SERGIO STAINO. Il disegnatore, che da tempo ha perso la sua vis comica, espone una serie di considerazioni che confermano la correttezza del pensiero di Renzi, ma giungendo alla fine ad una condanna con motivazioni risibili basate solo sulla forma e sul “caratteraccio” del Matteo fiorentino.
Leggiamo alcune frasi di Staino: Renzi ottenne la candidatura a sindaco di Firenze “raccogliendo con intelligenza tutta quella voglia di cambiamento che fremeva nelle file degli elettori”, “la voglia di innovazione, la voglia di cuore e di sentimento che albergava in tutta la nostra gente portò a Renzi la segreteria del partito”; Renzi ha “la grande capacità di partire da considerazioni quasi sempre giuste e sentite nell’animo dei nostri militanti” e per finire l’apoteosi: “E’ chiaro che tutte le feroci critiche che ha fatto a Conte ed a quella strana accozzaglia dei 5 stelle sono più che giuste”.
Premesse straordinariamente corrette, giudizi più che lusinghieri sulla sostanza delle idee di Renzi, elogio della sua straordinaria capacità di capire gli orientamenti della base buttati al vento dal giudizio finale di condanna col drastico “Lui non ci serve”. Così il PD si autocondanna alle sconfitte peggiori, aggrappandosi a burocrati e professionisti della politica che ripetono stanchi slogan: è questo il disegno di Staino?
Gianluigi De Marchi
Finisce (chi …?)
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