6 GENNAIO, EPIFANIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Gennaio, 2025 @ 8:13 am

“Manifestazione, Apparizione” di Gesù ad “alcuni” Re Magi, non solo a tre di loro, come solitamente di usa dire.
I primi cristiani festeggiavano il Natale proprio il 6 gennaio; oggi per molti il 6 gennaio significa la Befana (stessa radice “apparizione”), la vecchina a cavallo di una scopa che porta regali.
Per gli antichi romani a portare le attuali “strenne” era la dea Strenia.

A me piace l’Epifania che ricorda l’Apparizione del Bambinello a chi viveva “lontano”: ieri l’amico Don Lino ci ha ricordato che Padre David Maria Turoldo definiva i Magi “Naufraghi dell’Infinito”.

Il concetto di “infinito” esiste anche
– in matematica ed è espresso dal simbolo di un 8 sdraiato e un po’ schiacciato;
– in geometria dalla “retta” della quale, alla lavagna, l’alunno può tracciare col gesso solo un “segmento”;
– in poesia, dal Leopardi – sul suo ermo colle- e da Ungaretti, il poeta che la mattina s’illuminava d’immenso.

Buona Epifania a tutte e a tutti!

Comments Closed

CECILIA SALA LIBERA SUBITO!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Gennaio, 2025 @ 3:52 pm

Comments Closed

ELEZIONI COMUNALI A TRENTO E “LA LUNGA ROTTA”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Gennaio, 2025 @ 2:39 pm

“La lunga rotta” è’ il titolo di un libro del navigatore solitario Bernard Moitessier. Io ne scrivo con un altro intento, quello elettorale e politico e i concetti che voglio evidenziare sonno due: la “durata” di una rotta amministrativa e politica e la sua “veridicità”. E lo faccio da velista regatante e in traversate anche in solitaria quale sono stato per decenni.

Una “rotta”, cioè la via che si intende seguire, deve coprire lo spazio che si vuole superare in un certo lasso di tempo. Infatti, anche quando si procede a vela, non si tratta di stabilire il solamente il pur necessario punto nave, ovvero là dove ci si trovi in quel momento, bensì occorre calcolare, tracciare, seguire e controllare via via il percorso (la rotta, appunto) necessario per condurci alla meta.
La rotta poi deve essere sin dall’inizio quella “vera”, cioè quella tracciata dalla proiezione della barca sul fondo del mare. Quindi non la “prora”, ovvero la direzione del prolungamento dell’asse longitudinale della barca, né la “rotta bussola”, quella indicata dalla bussola, perché entrambe queste rotte sono ingannevoli in quanto non tengono conto dello scarroccio dovuto ai venti e della deriva, dovuta alle correnti dell’acqua. La bussola poi è influenzata dalle masse metalliche a bordo (deviazione magnetica) e dal cambiamento del nord magnetico (declinazione magnetica).

Ora, sia che ci si trovi in regata sia che si debba effettuare una traversata di piacere, occorre avere le idee chiare su dove e come si vuole arrivare e la capacità dello skipper (dell’elettore!) è messa alla prova sin dai primi “bordi” di navigazione.
Traduco. Sono due anni che il governo nazionale – nel “tirare bordi” (cioè nel volere risalire il vento della democrazia parlamentare) – inganna gli elettori, ai quali mostra la “prora” o anche la “rotta bussola” ma tiene segreta la “rotta vera” che è quella che rischia di condurre la Nave Italia ad arenarsi su una spiaggia chiamata oligarchia.

E invece noi vogliamo che già i primi bordi siano quelli “veri”, cioè già della elezioni comunali vogliamo seguire una meta precisa: la boa della difesa della nostra Autonomia Speciale Amministrativa e soprattutto la boa del traguardo: la boa della Democrazia Parlamentare.

.

Amici, velisti e non velisti, votiamo e facciamo votare per la lista SITRENTO, per la rielezione del nostro attuale skipper, il SINDACO FRANCO IANESELLI!

Se invece noi ”tirassimo bordi sbagliati” sin dall’inizio della nostra navigazione di elettori (cioè alle prossime “comunali” di Trento), sarebbe poi sempre più difficile se non impossibile riuscire correggere l’errore per rimetterci sulla rotta vera. #sitrento

Comments Closed

ULTIMA ORA, EDIZIONE STRAORDINARIA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Gennaio, 2025 @ 2:13 pm

Giornale Radio delle ore 12,00: oggi 1° gennaio 2025 si apprende che ieri, alla sera del 31 dicembre 2024, è stati firmato il decreto per la gara in Project Financing del rinnovo della concessione della gestione dell’A22- Autostrada del Brennero.

TRENTO – ELEZIONI COMUNALI 2025 – PERCHE’ INVITO TUTTI A RIELEGGERE IL NOSTRO ATTUALE SINDACO FRANCO ianeselli.

“Natura non facit saltus” diceva quel tale: c’è una continuità nelle cose. E anche in politica, nella finanza, nei rapporti fra i diversi Enti Pubblici non ci sono “salti”. Infatti continuità – anzi coerenza – ci deve essere anche da parte di noi elettori che siamo sempre le stesse persone nelle diverse tornate elettorali ai diversi successivi livelli: utilizzo il termine “successivi” e non “superiori” perché il Comune è l’Ente Primario, Originario, gli altri enti sono solo successivi, non superiori!

Concretamente, un esempio: il rinnovo all’attuale scadenza della concessione della gestione dell’A22, l’autostrada del Brennero, da decenni gestita da una SpA locale pubblica con piccole percentuali azionarie di azionisti privati.

In un recente passato il governatore della regione Veneta, sul cui territorio si snoda solo un quinto dell’intero suo percorso, chiedeva l’assegnazione della gestione dell’A22 alla “sua” SpA pubblica autostradale veneta, assegnazione possibile per legge in modo diretto (cioè senza gara) in quanto la sua società è a capitale interamente pubblico.

Noi “cittadini” della Città di Trento, della Provincia Trentino e della Regione TAA-Trentino Alto Adige abbiamo invece chiesto che fosse messa a gara con il metodo del project financing, i sensi dell’art. 193 del d. lgs. 36/2023, ovvero che la concessione fosse assegnata a chi offe il miglior piano di futuri finanziamenti, anche perché l’attuale (nostro) gestore (locale) avrebbe comunque l’opzione di subentrare quale esecutore di qualsiasi eventuale miglior piano di futuri investimenti eventualmente presentato da altri concorrenti aspiranti gestori.

Ora, succede che l’attuale presidente della nostra provincia sia dello stesso partito politico del ministro dei trasporti. Dice … ma che c’azzecca? Rispondo: a pensar male si fa peccato ma si indovina. Dice … ma che c’azzecca tutto ciò con la rielezione dell’attuale Sindaco di Trento?

C’azzecca, c’azzecca, perché il Sindaco di Trento FRANCO IANESELLI è anche CITTADINO DELLA PROVINCIA E DELLA REGIONE e fa parte della coalizione che non caldeggia certo un disegno del tipo di quello auspicato dalla regione Veneto: questa sua triplice appartenenza si traduce in una triplice sensibilità sul significato e sul valore del rinnovo di questa concessione come da noi auspicato e per la quale si è sempre battuto (e, da parte nostra, per noi che ci impegniamo a favore della sua rielezione a Sindaco di Trento). Infatti, come volete che sia più che interessato del Sindaco Franco Ianeselli su chi sarà il gestore di un’arteria che – se non altro – porta i turisti nel suo territorio comunale; arteria sulla quale passa molto traffico pesante che periodicamente di scarica sui centri di parcheggio e intermodali del proprio Comune?

Adesso il presidente della Provincia farà scattare l’Effetto Borsalino, cioè si affretterà a mettere il proprio cappello sul lavoro anche altrui, mente si guarderà bene dal farlo sul problema della insicurezza cittadina del capoluogo, dovuta a due sue decisioni: la restituzione a Roma dei denari già ricevuti per l’integrazione degli immigrati e la loro concentrazione dalle valli nella città Capoluogo. Ma questa è un’altra storia.

Vedete, amiche ed amici che mi state leggendo, scrivevo sopra che anche la finanza non “facit saltus”: se ci fosse stata scippata dal ministro dei trasporti la concessione dell’A22, costui avrebbe avuto maggior credito nella “sua” regione Veneto (il cui presidente però pare che sia in competizione politica interna con il “suo” stesso ministro, e questo ci ha sicuramente aiutato!), ma sarebbero cessate le entrate per la nostra SpA; le imposte versate allo Stato da un’altra regione non sarebbero ristornate alla nostra provincia; meno entrate per la nostra provincia sarebbero state minori entrate per il nostro comune.: quindi, per il “nostro” Sindaco del “nostro” Comune, della “nostra” Provincia, della “nostra” Regione. Per limitarmi a questi effetti “banali” e non volendo entrare nel campo delle scelte in linea o meno con le esigenze di mobilità del “nostro” territorio.

Da quanto sopra discende poi una ulteriore diversa considerazione di carattere assolutamente generale che riguarda le “partecipazioni”. Non mi riferisco alla partecipazione dei cittadini alla vita politica del territorio (e cioè che SI VADA TUTTI A VOTARE!) e nemmeno alla loro partecipazione alla gestione del territorio, bensì alla gestione delle SpA delle quali un Ente pubblico sia azionista.

Mi spiego: se una SpA che gestisce un pubblico servizio è in forte utile, se è possibile conviene possederne il 100% del capitale, in modo che a scadenza sia possibile affidarle direttamente il rinnovo della concessione. Questo sarebbe (stato) il caso della SpA che gestisce l’A22.

In ogni caso occorre fare una distinzione “filosofica” (cioè di approccio alla gestione strategica) fra le società “possedute” (SpA delle quali si possiedono percentuali azionarie di maggioranza) e quelle “partecipate” (Spa alle quali l’Ente pubblico partecipa con percentuali azionarie minoritarie).

Last but non least se per una SpA pubblica (ad esempio quella che potrebbe gestire la Cabinovia Trento-Monte Bondone) si prevedono iniziali gestioni in perdita, si potrebbe affidarne la gestione ad una SpA comunale multiservizi che comprendesse altre Spa in utile, per recuperare da ciò che è pagato in meno al fisco dalle Spa – a titolo di imposta sull’utile di bilancio – la finanza necessaria pareggio delle perdite dell’unica Spa in perdita.

.

F.to da uno che ha passato la vita da capo azienda o a capo di funzioni centrali di grandi SpA finanziarie di partecipazioni pure, miste e operative … da anni pensionato “prestato” alla politica, anzi, alla Politica. Riccardo Lucatti, Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista ITALIA VIVA TRENTINO, partito aderente alla coalizione SI TRENTO per la rielezione a sindaco dei Trento di FRANCO IANESELLI.

Comments Closed

RICORRENZE E FARE POLITICA E’ BELLO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Dicembre, 2024 @ 9:27 am

Feste, inviti, incontri, eventi vari, parenti, amici, cene e panettoni … ieri io sono stato particolarmente felice perchè l’amico Don Lino ha organizzato in Chiesa e nella sala dell’oratorio la festa per le ricorrenze di matrimonio di 44 coppie di sposi: la più anziana 64 anni, Maria Teresa ed io “solo” 53 perchè, essendoci sposati il 5 gennaio 1971, ad ogni ricorrenza in dicembre non ci contano un anno, evvabbè … tutto molto bello ugualmente.

Tuttavia c’è dell’altro “bello”: fare politica. Infatti, questa sera sarò alla riunione di super-coalizione sui contenuti della campagna elettorale comunale del maggio prossimo.

Noi siamo per la rielezione del sindaco attuale, FRANCO IANESELLI. E’ bello ritrovarsi con gli amici della coalizione di liste amiche, esporre le proprie idee, regalare a tutti le proprie esperienze, le proprie proposte. E’ bello soprattutto se si è come me, che non sono alla ricerca di alcuna remunerazione, incarico, nomina se non quella di vedere rieletto Franco.

Io sono il Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia Mista ITALIA VIVA TRENTINO aderente alla coalizione SI TRENTO, una delle coalizioni partecipanti alla riunione di questa sera, presso la sede del PD in Trento. Ho riflettuto da giorni ed ho sintetizzato i miei contributi in una paginetta arial 12 che ho già inviato ai colleghi e sulla quale esporrò i miei ragionamenti.

Buona Politica a tutte e a tutti e … ricordate: fare politica è bello! Ma è ancora più bello ANDARE A VOTARE, TUTTE E TUTTI, mi raccomando, nessuno rinunci a questi suo diritto-dovere!

Comments Closed

FINANZA MISTA STATALE-COMUNALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Dicembre, 2024 @ 6:26 am

Ragionamenti dai confini dell’Italia, ovvero dal Trentino Alto Adige: Pier Luigi Celli, top manager, imprenditore e scrittore saggista, invita a valorizzare i contributi delle periferie: aziendali e non solo.

LA ININTERROTTA CATENA DELLA FINANZA MISTA PUBBLICO-PRIVATA ITALIA 2024 (cifre arrotondate)

Ricchezza finanziaria privata 5500
Debito pubblico 3000
PIL 2255
Uscite fin. per rimborso capitale debiti pubbl. 328
Uscite fin. per interessi su debiti pubbl. 97

La “catena della finanza” è ininterrotta: se la finanza pubblica statale va male, a catena va male la finanza pubblica di Regioni, Province, Comuni. Finanza pubblica e privata sono interconnesse. La finanza è sempre “mista” all’economia. E se va male la finanza pubblica, la finanza privata va all’estero, sotto varie forme (denaro, investimenti, imprese) e vanno male i servizi pubblici centrali (sanità in testa) e i servizi pubblici locali.
Ai cittadini si parla di
– “riduzione” del deficit, cioè dello sbilancio finanziario, che però ovviamente non arriva a generare nuove disponibilità finanziarie
– riduzione dell’aumento” del debito o di “graduale riconduzione del debito entro i parametri UE”.
Il cittadino “comune” di ogni Comune ovvero non esperto di finanza e tanto meno di finanza pubblica, è catturato dalle parole che “vuole sentire che siano dette”, quelle che lo rassicurano.
Occorre invece intervenire sui numeri, sul debito pubblico centrale e locale; sugli investimenti sociali e su quelli produttivi.
1) Sui numeri: ove si computasse nel calcolo del PIL il lavoro familiare (che è soprattutto femminile), il PIL crescerebbe di circa un quarto del PIL nazionale (CEI, Per il lavoro, Laterza, Roma 2013, cap. 3 – Citazione di Stefano Zamagni in “Laudata Economia”, Ed. Fond. Don Lorenzo Guetti VITREND 2020, pag. 39)
2) Sul debito pubblico centrale, indirizzando volontariamente la ricca finanza privata italiana ED ESTERA verso il nostro settore pubblico con l’emissione di Titoli Irredimibili Rendita (vedi all. 1).
3) Sul debito pubblico locale, prepararsi alla eventuale necessità di indebitarsi a causa della crisi della finanza centrale con l’emissione di BOC, BOP, BOR (vedi all. 2)
4) Con la nuova finanza generata da quanto sub 2) e 3), sostenere i servizi pubblici (sanità in testa) e investire in progetti produttivi di utile economico soprattutto privato e di nuova finanza soprattutto pubblica.

ALL. 1 – TITOLI PUBBLICI IRREDIMIBILI RENDITA non di debito.
Il Tesoro non ha l’obbligo restituire il capitale investito, ma lo remunera con un tasso più elevato di quello dei titoli pubblici di debito in essere: si tratta di uno “swap” finanziario: lo Stato si riceve un capitale e cede una rendita. – – L’espressa esclusione del diritto unilaterale di riscatto da parte del Tesoro emittente fa sì che questi titoli possano essere classificati Titoli Rendita e non di debito.
– Il maggior flusso dei pagamenti dovuto al maggiore rendimento è assai più che compensato dalla mancata restituzione dei capitali.
– Il tasso di rendimento in parte fisso e in parte variabile che mantiene il loro valore di mercato al nominale.
– Ove l’investitore volesse rientrare del suo capitale, si presenta alla Borsa Valori come venditore. In quella sede può trovare, come compratore, oltre ad altri investitori, lo stesso Tesoro, ove quest’ultimo volesse ridurre il volume dei propri titoli in circolazione.
– Se emessi in sostituzione (sempre volontaria) di tranche di titoli di debito pubblico in scadenza, riducono il livello del debito pubblico senza ridurne la disponibilità finanziaria.
– Ogni altra nuova emissione aumenta la disponibilità finanziaria del Tesoro senza aumentare il livello del debito pubblico.

L’emissione di questi titoli deve essere accompagnata da un concreto piano di investimenti in servizi pubblici e soprattutto di investimenti strategici e/o produttivi, quale potrebbero essere, a solo titolo di esemplificativo,
– il finanziamento di Regioni, Province, Comuni
– l’aumento delle pensioni minime
– l’accoglimento e la formazione dei giovani immigrati
– un rilancio del settore agricolo
– una riorganizzazione e riproposizione dell’industria turistica
– il finanziamento della Sanità pubblica;
– l’avviamento del Piano Italia Sicura di Renzi-Piano
– la sistemazione della rete idrica in Sicilia
– la gestione della eventuale riconversione industriale (ad esempio, automobilistica)
– etc.

In luogo dei Titoli Irredimibili, il governo Meloni ha rifiutato i 37 miliardi del debito MES Sanitario che sarebbero costati solo l’1% l’anno ed emette i titoli di debito “Valore” (riservati agli Italiani!?) che costano il 4% l’anno.

ALL. 2 – BOC, BOP, BOR
Titoli di debito “locali”: Buoni Ordinari Comunali, Provinciali, Regionali, previsti dall’art. 35 della legge finanziaria 23 dicembre 1994 n. 724.
Sono emittibili da Enti pubblici con certe caratteristiche di bilancio, a fronte di specifici progetti esecutivi.
Sono remunerati un punto oltre il livello dei titoli di debito del Tesoro. Hanno durata non inferiore a 5 anni.
Sono convertibili in azioni della SpA di scopo creata per la realizzazione dell’investimento.
Non è scritto che possano essere sottoscritti solo dai residenti nella zona nella quale di effettua l’investimento! Quindi in Trentino, potrebbero essere offerti ai moltissimi turisti, reclamizzati dalla rete alberghiera e vendibili dalla rete delle banche presenti nel territorio. Penso soprattutto alla clientela estera molto facoltosa delle stazioni sciistiche “alla moda” tipo Madonna di Campiglio.
E penso alla possibilità del cofinanziamento privato di una SpA comunale multiservice per la realizzazione della nuova cabinovia Trento-Monte Bondone, molto attrattiva sotto il profilo del risultato economici ove inserita in un piano di destagionalizzazione del turismo con la creazione del TRENTINO ALTO ADIGE BIKE SAFARI (progetto che può ben partire dall’ iniziativa dei due Comuni Capoluogo!) , da collegarsi all’esistente TIROL BIKE SAFARI austriaco che da anni ha messo in rete oltre 700 km di ciclo discese: una nuova Euroregione dal turismo destagionalizzato!

CONCLUSIONI
1) Soprattutto in un periodo di Finanza Statale difficile, non conviene ragionare della finanza dell’Ente Originario (il Comune) senza collegarsi alla finanza degli Enti Successivi (Provincia, Regione, Stato, UE).
2) Il concetto di “rete dei turisti potenziali acquirenti di titoli pubblici locali di debito”, può essere esteso alla “rete di tutti i milioni di turisti del Museo a cielo aperto Italia”, per offrire loro i Titoli Irredimibili Rendita del Tesoro.
3) Non è detto che si debbano realizzare tutte le idee-proposte di cui sopra, ma è utile approfondirle tutte e – se del caso – realizzarle almeno in parte oppure non dare loro attuazione alcuna, ma solo a ragion veduta.

F.to Riccardo Lucatti, Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIA VIVA TRENTINO, partito aderente alla lista SI TRENTO componente di una coalizione per la rielezione del Sindaco FRANCO IANESELLI.

Comments Closed

PROSCIOLTO!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Dicembre, 2024 @ 7:32 pm
Dopo sei anni di indagini surreali e illegittime, dopo cinque anni di gogna mediatica a reti unificate, dopo quattro anni di perquisizioni incostituzionali, di pubblicazioni illegali, di ripetute violazioni dei nostri diritti fondamentali, dopo quasi tre anni di udienza preliminare, oggi – 19 dicembre 2024 – sono stato prosciolto dalla vergognosa e infamante accusa di finanziamento illecito alla politica.
Prosciolto io, prosciolti tutti i miei amici sia politici come Maria Elena e Luca sia professionisti come MarcoRiccardoAlberto e tutti gli altri, perché è stato riconosciuto che la Fondazione Open non ha fatto nulla di male: ha solo creato un evento, la Leopolda, da cui sono partite proposte per cambiare il Paese. La fondazione Open ha seminato speranza in un mondo in cui prevale il risentimento e il rancore. La fondazione Open è stata un vivaio di idee e di talenti.
 
 
Ed è questo che qualcuno non voleva accettare.
Che un gruppo di giovani sognatori volesse cambiare l’Italia. E lo facesse studiando, proponendo, riflettendo. L’indagine ha cercato di fare terra bruciata intorno a me, ai miei amici, ai finanziatori. Il messaggio per tutti quelli che si esponevano a mio favore: se stai con lui ti indago. O al massimo ti perquisisco alle sette del mattino.
L’indagine è stata condotta da un PM che è lo stesso PM – sempre lui – che ha fatto arrestare i miei genitori per un reato per il quale sono stati assolti, che ha tenuto sotto processo mio cognato per otto anni con l’accusa di riciclaggio internazionale dalla quale è stato assolto perché il fatto non sussiste, che ha indagato mia sorella che è stata assolta. E che ha indagato me per le conferenze all’estero salvo poi essere costretto dopo ventun mesi di serrate indagini a riconoscere che avevo ragione io e dunque ad archiviarmi. Un PM che ha mandato centinaia di finanzieri a perquisire cittadini innocenti con quella che la Cassazione ha chiamato “un inutile sacrificio di diritti”. Un PM che è stato smentito cinque volte dalla Corte di Cassazione e una volta anche dalla Corte Costituzionale. Un PM, Luca Turco, che dopodomani andrà in pensione. Senza pagare nemmeno un centesimo per il dolore che ha provocato a me e alla mia famiglia.
Oggi è un giorno di festa per me, per i colleghi, per gli amici, per tutta la squadra. E soprattutto per la mia comunità politica: Italia Viva è nata un mese prima delle perquisizioni. Chi ha scelto di stare con me vive da cinque anni con il fardello delle indagini giudiziarie e del giustizialismo. Chi ci vuole bene ha sofferto per il clima intorno a noi. E forse anche i sondaggi sarebbero andati diversamente se non avessero inventato questa indagine incredibile. Ma in ogni caso abbiamo fatto molte cose di livello. E il meglio deve ancora venire.
Voglio che il primo pensiero sia per la mia famiglia. Per i miei figli, che ringrazio dal profondo del cuore per non aver mai avuto un dubbio sull’onestà del loro babbo. Per Agnese che è stata una roccia per me e per i ragazzi. E ha sopportato tutto anche vedermi alle cinque del mattino accendere la luce della cucina per studiare le novantaquattromila pagine di una inchiesta farlocca ma costata al contribuente oltre un milione di euro di soldi pubblici solo per farmi fuori dalla politica. Più andavo avanti con la lettura degli atti, delle carte, più mi sembrava di vivere in un incubo. La mia famiglia c’è sempre stata. Non era facile, non era scontato: grazie.
Voglio ringraziare ovviamente tutto lo straordinario team di avvocati a cominciare dal maestro Gian Domenico Caiazza e da Federico Bagattini, ma anche gli avvocati di tutti gli altri. Non li posso citare tutti ma sono nella mia mente e nel mio cuore. Francesco Bonifazi e Lorenzo Pellegrini non sono stati solo avvocati, ma molto di più: anche a loro il mio affetto oltre alla conferma dell’impegno – moralmente inderogabile – di una serata etilica di qualità. Naturalmente senza guidare al rientro.
In un mondo normale oggi Giorgia Meloni mi chiederebbe scusa per come ha cavalcato in modo vergognoso l’aggressione giudiziaria nei confronti miei e della mia famiglia. Non lo farà. Perché la sua cultura giustizialista con gli avversari e garantista con gli amici non cambia e non cambierà mai.
Oggi vorrei ricevere le scuse del Movimento Cinque Stelle, della parte giustizialista del PD, dei commentatori che hanno parlato di Open e della Leopolda senza sapere nulla di noi.
Non arriveranno. Peccato, per loro.
Il nostro impegno per una giustizia giusta deve proseguire, oggi più che mai. Io ho avuto la possibilità di combattere, nelle aule dei tribunali e nelle Aule del Senato (questo l’intervento del dicembre 2019 e questo del 2022). Io ho scritto un libro. Io sono andato in TV. Ci sono invece tanti cittadini che sono vittime di ingiustizie e non si possono permettere la difesa che noi abbiamo avuto. Per loro continueremo a combattere.
A tutti coloro che mi volevano fuori dalla politica con indagini scandalose e che oggi mi vogliono fuori dalla politica con norme ad personam auguro un buon Natale e un felice anno nuovo. L’appuntamento è l’11 gennaio 2025 alle 11:00. Ci vediamo al Teatro Cantiere Carrara con tanti amici (qui per prenotare). Offro una pappa col pomodoro per il mio 50° compleanno e vi racconto come intendo rilanciare.
Al popolo delle ENEWS dico grazie. Senza di voi non sarei mai riuscito a sopportare il fango. E so che quello che ho vissuto io l’avete vissuto anche voi. Perché il fango lo hanno gettato anche contro chi mi difendeva. Siete stati straordinari, voi più di me. Vi voglio bene, davvero.
Un sorriso. Anzi, oggi due.
Matteo P.S.: Ma se tutti dicono che io non rappresento nulla e nessuno, perché la Presidente del Consiglio continua ad attaccarmi persino con norme ad personam?

Comments Closed

ACCUSATO, INQUISITO … anzi, prosciolto!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Dicembre, 2024 @ 4:24 pm

E se tre anni vi sembran pochi, provate voi a lavorar …

Sui giornali titoloni in prima pagina: come vive una persona che sa di essere innocente ma che è imputata e inquisita per tre anni insieme a familiari e amici?
Nel frattempo qualcuno dice: “Ah, io con quella persona non parlo”. Altri, già beneficiati dall’inquisito, nel frattempo lo hanno abbandonato.
Altri invece c’erano e ci sono, al suo fianco.

Poi, notiziola in basso a destra di una pagina interna, dopo le foto di una tale con una motosega di marca: tutti prosciolti, non ci sarà processo.

Comments Closed

LE “DIMENSIONI” DEL TERRITORIO TRENTINO ALTO ADIGE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Dicembre, 2024 @ 9:37 am

Orizzontali, quelle dei laghi e delle piste ciclabili di fondo valle.
Verticali, quelle dei moltissimi dislivelli montani.
Elettorali, quelle delle due Provincie Autonome e dei loro Comuni.

Qui da noi in Trentino Alto Adige ci manca la dimensione politica elettorale regionale, la quale di fatto è una dimensione politica e storica bi provinciale. Ciò produce due effetti:
– sotto il profilo interno, riducendo ciascun ambito, esalta una sorta di contrapposizione interna più diretta fra le elezioni provinciali e quelle delle rispettive città capoluogo;
– sotto il profilo esterno, ciascuna Provincia tende ad affrontare i problemi regionali in modo “diluito”, ovvero condividendone la responsabilità con la Provincia “sorella”, oppure, ad opera di ciascuna delle due province, non sempre impostando un problema con valenza “direttamente” regional-biprovinciale.

Al che sorge una domanda: come potrebbe essere meglio attivata una dimensione funzionale regional-biprovinciale? Io credo di poter intravedere due strade.

La prima via passa attraverso un dialogo diretto fra le due Città Capoluogo su specifici progetti che, innescati da una delle due città, previo accordo con l’altra, possano innescare un progetto progressivamente provinciale, regional-biprovinciale, interregionale.
Questo è il caso della nuova Cabinovia di Trento – Monte Bondone che con la vendita dei dislivelli anche in primavera e in autunno destagionalizzerà il turismo e attrarrà moltitudini di cicloturisti e ciclo escursionisti, dando l’avvio alla creazione del Trentino Bike Safari. Ciò, sull’esempio di quanto ormai da anni avviene con successo in Austria con il Tirol Bike Safari che ha messo in rete ben 700 km di ciclodiscese!
Infatti, collegando il Trentino Bike Safari al territorio bolzanino (Sud Tirol Bike Safari) ed alla citata esistente offerta austriaca si creerà una meta cicloturistica euroregionale di fama mondiale!

La seconda via – non alternativa ma potenzialmente concomitante alla prima – passa attraverso la revisione quanto meno operativa dei compiti fra la Provincia e la Città capoluogo sulla base di un principio: in relazione a specifici problemi, con il ricongiungimento in capo allo stesso soggetto del potere decisionale e finanziario e della responsabilità dei risultati.
Un caso esemplare è la gestione dell’immigrazione, dell’accoglimento degli immigrati e della loro preparazione quale forza lavoro necessaria a soppiantare gli effetti della nostra crescente denatalità.
Esattamente all’opposto di come si opera oggi, in quanto la Provincia ha assunto due decisioni “di potere”:
– ha rimandato a Roma i fondi ricevuti per retribuire insegnanti locali che insegnassero agli immigrati la nostra lingua e la nostra educazione civica;
– ha concentrato sulla Città Capoluogo tutti gli immigrati, prima collocati in modo decentrato nelle diverse valli.

Dopo di che, si tende a scaricare in capo alla Città Capoluogo ed al suo Sindaco la responsabilità dei problemi che derivano da queste due decisioni, primo fra a tutti quello della sicurezza della città, per di più “dimenticando” il ruolo istituzionale che compete al Ministero degli Interni e alle Forze dell’Ordine nazionali.

Riccardo Lucatti, Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIAVIVA TRENTINO partito della lista SI TRENTO, e membro della Commissione “Contenuti” di una delle Coalizioni che sostengono la rielezione del Sindaco FRANCO IANESELLI.

Comments Closed

SI TRENTO per FRANCO IANESELLI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Dicembre, 2024 @ 10:35 am

Ieri sera all’Hotel America in Trento, Roberto Sani (ITALIA VIVA) ha ottimamente presentato nei suoi contenuti identificativi la nuova lista e la bozza del nuovo logo di SI TRENTO, “nuova lista autonomista, civica ed europeista che si aggiunge al novero di quelle che sosterranno la ricandidatura del Sindaco, l’amico FRANCO IANESELLI, già da noi sostenuto nelle precedenti elezioni.”
Sono quindi intervenuti i portavoce dei partiti che compongono la nuova compagine:

Casa Autonomia, Michele Dallapiccola
Libidem, Bozza
Azione, Gambarotta
+ Europa, Valcanover

Ha preso la parola anche Paola Demagri, Consigliera provinciale e candidata Sindaco di Cles.

Franco Ianeselli ha chiuso la serie degli interventi, ricordando il significato anche politico che avranno le prossime nostre comunali, se non altro perché a quella data saranno le uniche del paese a tenersi, visto che per tutti gli altri Comuni italiani le elezioni sono state rinviate di un anno a causa della pausa dovuta al Covid 19.
Il principale significato politico – afferma Franco – consiste nella naturale e logica continuità del ragionamento politico, oggi rivolto al Comune e domani alla Provincia, allo Stato, all’UE.

Franco ha inoltre messo in forte evidenza il ruolo progettuale propositivo della politica del Comune Capoluogo, il quale spesso supera i confini del Comune, in funzione sostitutiva di una carente politica del ruolo provinciale.
Funzione sostitutiva – dice – che reclamano gli stessi consiglieri comunali dell’opposizione di destra, i quali arrivano a criticare il Sindaco per la sua “incompleta politica suppletiva di una politica provinciale insufficiente” , trascurando il fatto che queste insufficienze sono causate dalla loro stessa parte politica!
Franco ha citato le due nostre Presidenti di Circoscrizione, Elisabetta Zanella e Rita Zambanini, trattenute dai loro impegni istituzionali e intervenute per un saluto telefonico.

.

.

A conclusione, brindisi natalizio augurale del Buon Natale, di buona campagna elettorale, di buona Politica e di Buone Elezioni!

Comments Closed