CARO FRANCO TI SCRIVO – POLITICA NON FACIT SALTUS
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Novembre, 2024 @ 7:38 amCome la “natura” di Leibniz.
Presto qui a Trento avremo le elezioni comunali. Questa sera, un incontro con il sindaco uscente FRANCO IANESELLI che noi di Italia Viva abbiamo sostenuto per il mandato in corso e che sosterremo per il suo rinnovo.
Lo ascolterò, ma io sono shon katholisch, già convertito all’idea. Piuttosto non so se mi toccherà di prendere la parola, saremo in tanti … Io vorrei dire che farò campagna elettorale in suo favore perché
– occorre dare continuità alla sua azione;
– è giusto che possa raccogliere i frutti della azione svolta durante il primo mandato;
– sono convinto che occorra dare potere a chi invece si tende a gravare delle sole responsabilità. E invcece potere e responsabilità devono sempre essere in capo ad un unico soggetto!
A quest’ultimo riguardo, a chi dice che la città non è completamente sicura, mi permetto di ribattere che ciò è dovuto non a decisioni dell’ente “originario” (il Comune), bensì a quelle di un ente “successivo” (la Provincia) la quale ha concentrato su Trento tutti gli immigrati prima distribuiti nelle valli e che inoltre ha rimandato a Roma (ma si può?) i fondi già ricevuti per pagare insegnanti trentini che insegnassero la nostra lingua e il nostro modo di vivere agli immigrati. Inoltre un invito ad una maggiore prevenzione e controllo andrebbe rivolto con la stessa determinazione anche alle altre Forze dell’ordine e non solo alla Polizia Locale.
Sul tema cabinovia Trento-Monte Bondone (che per motivi di recuperi economici e fiscali potrebbe essere gestita da una SpA multiservizi) , oltre alla
– funzione “urbana” (collegamento di un quartiere con il centro città);
– funzione sociale (portare sollievo dalla calura anche ai meno abbienti cioè a chi non ha una seconda casa in montagna);
– funzione turistica (destagionalizzazione del turismo con l’attrattività per i cicloturisti verso il nuovo circuito Trentino Bike Safari),
esiste una funzione di carattere economico generale. Infatti le elezioni USA stanno provocando l’eventuale trasferimento in USA di nostre produzioni, per evitare il calo della produzione e delle vendite dovuto a probabili dazi americani all’import. Occorre quindi puntare su un’industria (il turismo) che nessuno potrà mai delocalizzare e svilupparla al punto da generare nuova ricchezza anche per gli enti pubblici i quali potrebbero investirla nella riconversione di settori in potenziale crisi.
La città 30 km all’ora. Benissimo, trasformiamo la città da bene pubblico (“bene aperto all’uso di tutti”) a bene comune (“bene alla cui realizzazione contribuiscono personalmente tutti”) secondo l’insegnamento di Don Lorenzo Guetti, il fondatore della cooperazione trentina.
Trento città storica e anche “bella”: Franco, lancia un concorso di bellezza fra le circoscrizioni cittadine: abbellire le parti private che affacciano luoghi pubblici ; prendersi cura della “proprie” aiuole; ripulire angoli dimenticati; etc. . Che ne dici?
Franco Ianeselli sindaco “il giusto mix”: di esperienza del governo della città; dell’età giusta, non un neo arrivato né un troppo “maturo”; di autorevolezza e disponibilità comunicativa.
E poi, raga, Franco va in ufficio in bicicletta! Volete mettere!?

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SUCCESSIVI TIPI DI DELOCALIZZAZIONI DAL TRENTINO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Novembre, 2024 @ 6:59 amSi sposta l’azienda
1) dove si pagano meno imposte (paradisi fiscali);
2) dove si paga di meno la manodopera (Est Europa);
3) dove si trovano molti clienti ma dove hanno posto dazi all’importazione della produzione estera (USA).
In pochi giorni ho già sentito due industriali dire che “dovremo trasferire in USA una linea di produzione …” cioè trasferirebbero posti di lavoro!
I sindacati iniziano ad “essere preoccupati”.
Il governo della provincia autonoma sta pensando cosa fare?
Io suggerisco che si punti sin d’ora al rilancio di un’industria che nessuno ci può sottrarre: il turismo; si crei nuova ricchezza privata e pubblica; si finanzi la riconversione di chi non potrà trasferirsi in USA per non perdere il lavoro!
Un nuovo prodotto turistico? La vendita dei nostri “dislivelli” anche nelle stagioni internedie (primavera e autunno) alla crescente moltitudine dei cicloturisti, con la creazione del TRENTINO BIKE SAFARI e poi del TRENTINO SUD TIROL BIKE SAFARI, sull’esempio del Tirol Bike Safari, che da anni ha messo in rete oltre 700 km di ciclodiscese. Tutto può prendere le mosse da una iniziativa del Comune Capoluogo: la NUOVA CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE!
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SEGNALI D’ALLARME: LA DEMOCRAZIA PARLAMENTARE E’ IN PERICOLO!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Novembre, 2024 @ 7:06 am(L’IMPORTANZA DELLE ELEZIONI COMUNALI)
E’ a rischio la separazione dei poteri:
– il legislativo non legifera, sostituito dai decreti;
– il “parlamento” non “parla” per i tanti voti di fiducia;
– quanto al giudiziario, siamo sulla buona strada: “Non lasciano lavorare il governo!”.
Si tende a separare il potere dalla responsabilità.
Le poteste popolari molto penalizzate dai nuovi reati penali per cui chi esprime la sua contarietà sedendosi su una strada, viene pesantemente condannato.
Viene contestato il diritto di sciopero.
La sinistra viene irrisa con battutacce: “La sinistra al caviale!”.
Come reagire?
– INFORMANDOSI
– LEGGENDO (il libro qui sotto costa solo 5 euri!)
– RAGIONANDO
– ANDANDO TUTTE E TUTTI A VOTARE IN OGNI CIRCOSTANZA, nelle tornate elettorali a tutti (tutti!) i livelli: Assemblee condominiali- Circoscrizioni/Municipi comunali- Comunali- Provinciali- Regionali- Statali – Europee.

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TRENTO: BUCO DI 2,6 MILIONI AL CENTRO CULTURALE (PUBBLICO) S.CHIARA?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Novembre, 2024 @ 10:40 amMaccome si fa a (lasciarlo) arrivare a tale livello?
Esonerato il CDA, arriva un commissario.
E la corte dei Conti, che ne dice?
Nella mia lunga vita di lavoro sono anche stato responsabile di Amministrazione, Finanza e Controllo di una SpA italiana del gruppo SIEMENS. Su ogni singola operazione era attivato un triplice controllo: vor- mit – nach, il controllo preventivo, concomitante e succcessivo. Non erano ammesse sorprese. Nemmeno quelle positive, figuriamoci quelle negative!What where controllers doing? Sleeping? Cosa stavano facendo, i controllori? Dormivano? E poi, come diceva Giovenalae della sua sesta satira: “Quis custodiet ipsos custodes? Quelli i controllori chi li controllerà?
ice … ma no, Riccardo: non va bene prendersdela con i mancati controlli: occorre vedere chi a monte ha assunto avventate decisioni operative così funeste per il bilancio …
Rispondo: vorreste forse dire che tutto è iniziato con il concertone di Vasco Rossi che di fatto ha segnato l’avvio della campagna elettorale del Presidente Fugatti? Nooo, non ci posso credere: siete dei malpensanti (per quanto … a pensar male …) #italiavivatrento#italiavivatrentino
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DA GIUSEPPI A DONALDO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Novembre, 2024 @ 8:37 amDonaldo è amico di Elon, il proprietario della T…esla: insieme aspirano a diventare proprietari della T…erra.
Elon fabbrica le Tesla elettriche ed è amico dei cinesi che in materia sono campioni.
I cinesi hanno dichiarato da tempo che stanno lanciando una criptovaluta che conquisterà quel mercato.
Donaldo vuole trasformare gli USA nella capitale delle criptovalute.
Quo vadis mondo?
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LO STRATO MEDIO SI RIDUCE SEMPRE DI PIU’
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Novembre, 2024 @ 8:36 amLo strato, non solo il ceto medio. Uno strato composto da più sostanze: la qualità media dei ristoranti che diventano di alta o di bassa qualità; gli hotel medi che diventano a molte stelle oppure solo B&B; i luoghi del turismo medio che spariscono e diventano o di lusso o di massa; le classi sociali che diventano all’americana, quelle dei molto ricchi e dei molto poveri.
E dire che in medio stat virtus! Ma già che quelli i politici il latino non è arte loro e la frase la pronunciano come segue: in mediaset virus!
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PANEM ET CIRCENSES
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Novembre, 2024 @ 8:34 am(E poi dicono che il latino è una lingua morta, che non serve!)
Panem et circenses. Giovenale, grande autore satirico dell’antica Roma, descriveva un’epoca nella quale chi governava si assicurava il consenso popolare con regolari distribuzioni di grano (panem) e con l’organizzare grandiosi spettacoli pubblici (circenses) nel Circo Massimo e nel Colosseo.
Qualche anno dopo, Carlo Lorenzini detto Collodi, ha ripreso il tema nel suo “Pinocchio” con il Paese dei Balocchi: dolcetti e giochi per tutti!
Oggi qui a Trento: grandi “concerti” in preziose aree sottratte all’agricoltura con pesanti bilanci in passivo anche a danno di una istituzione culturale teatrale citatdina.
E invece, “a me mi” viene di tornare al latino, questa vola all’Avv. M.T. Cicerone dello Studio Cicerone e Associati e ad una sua domanda essenziale: “Cui bono? Cui prodest?” ovvero, a chi vien bene? Chi ci guadagna?
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LEGGE FINANZIARIA: “IL RE E’ NUDO!”
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Novembre, 2024 @ 6:47 amQUESTO POST MOLTO LUNGO MA VI PREGO, LEGGETELO!
L’espressione “il re è nudo!” si trova all’interno della fiaba di Hans Christian Andersen del 1837 “I Vestiti nuovi dell’imperatore” e viene utilizzata per portare a conoscenza di tutti una situazione in cui la maggior parte degli osservatori sceglie volontariamente o per comodo di non far parola facendo finta di non vederla.
Mi viene in mente questa espressione di fronte al trattamento riservato alla “coperta” della legge finanziaria, una coperta tirata da tutte le parti: da componenti stessi del governo, dai sindacati, dal settore della sanità pubblica, etc.: una coperta che tutti fanno finta di non vedere che è corta, molto corta, troppo corta!
Il limite insuperabile è la necessità di rispettare i parametri del rientro del debito pubblico stabiliti dall’UE quale condizione (formalmente non dichiarata ma reale) per la permanenza del nostro paese in tale ambito e – soprattutto – nell’Euro.
L’Euro, già … questa moneta rappresenta la media della ricchezza di tutti gli stati aderenti, ma se un paese dimostra di non avere i requisiti idonei per godere di questo valore “comune”, potrebbe essere costretto dagli altri a tornare alla sua moneta individuale, nel caso nostro la lira, che a quel punto, sulla base del suo rapporto di debolezza con l’Euro, potrebbe subire una forte svalutazione; una tragedia per la stragrande maggioranza della popolazione.
Ed allora mi chiedo: perché tutti i soggetti sopra citati insistono nel tiro della coperta e non riflettono sul fatto che sia troppo corta, che occorra intervenire a monte, per “allungarla” ad esempio attirando volontariamente verso il nostro settore pubblico la ricca finanza privata italiana ed estera (con emissione di titoli pubblici Irredimibili Rendita che l’espressa esclusione del diritto al loro riscatto unilaterale farebbe classificare non di debito!); rivedendo l’ordine delle priorità; ragionando se si possa continuare a privilegiare le cosiddette “gestioni separate”, ovvero quelle finanziate a prescindere dalle esigenze delle altre gestioni, quelle “non separate”.
In parallelo sarebbe necessario cercare di vedere che esiste anche un altro re nudo: la disponibilità di lavoratori, una carenza che la Confindustria valuta dall’anno prossimo nel numero di 120.000 lavoratori immigrati ogni anno! Di fronte a questa “distrazione” del governo, vediamo invece l’assunzione di misure in direzione opposta: la cancellazione dei fondi per l’integrazione degli immigrati (ad esempio qui in Trentino); la diffusione della cultura della cacciata dell’immigrato; la “liberazione” dello spazio nazionale da loro occupato con deportazioni che si differenziano da quelle staliniane e hitleriane solo per la loro attuale diversa limitata dimensione.
Altro “re” la cui nudità da parte del governo ci si sforza di non vedere è la crisi dei settori produttivi che ci sta colpendo a seguito della crisi tedesca e USA, ad iniziare dal settore auto, i cui marchi sono tutti messi in crisi tranne due: TESLA e auto cinesi.
Altra nudità che non vogliamo vedere è una UE non ancora unione politica, quale unico soggetto in grado di cercare di contrastare la rivoluzione intercontinentale in corso.
Apriamo gli occhi tutti e per tempo: non lasciamoci più dire che “tutto va bene madama la marchesa”, usciamo da questo Paese dei Balocchi pieno di retorica, demagogia e populismo: usciamo prima che ci spuntino le orecchie e la coda e ci troviamo trasformati in tanti asinelli!
F.to da me, responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista ITALIA VIVA TRENTINO.


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VIALE TRIESTE A TRENTO: BENE PUBBLICO O BENE COMUNE?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Novembre, 2024 @ 10:10 amViale Trieste, una parte del Lungofersina, la più bella passeggiata di Trento che accompagna l’ultimo tratto del fiume Fersina prima della sua confluenza nell’Adige. Questo Lungadige è sicuramente un “bene pubblico”, ovvero aperto a tutti, ma purtroppo non è ancora un “bene comune”, ovvero – secondo la definizione di Don Lorenzo Guetti – un bene alla cui realizzazione/manutenzione contribuiscano tutti!
Questa mattina ci passeggiavo e notavo l’ottimo intervento degli addetti del Comune che ne ripulivano il marciapiede: grazie Sindaco FRANCO IANESELLI! Poco più avanti, purtroppo, i segnali di comportamenti individuali assolutamente incivili: un “littering” (abbandono di rifiuti) sfrenato! In particolare abiti molto vecchi, presumibilmente – penso – di senzatetto o di immigrati non integrati.
Incrocio degli amici che mi dicono. “Ci vuole una maggiore sorveglianza e telecamere di controllo”. Io replico: “Prima occorre un percorso di accoglimento, educazione e integrazione”, percorso che è stato cancellato da due fatt(acc)i ad opera della Provincia: la concentrazione di tutte quelle persone dalle valli su Trento; l’azzeramento delle somme stanziate per retribuire insegnanti trentini che insegnassero la nostra lingua (e il modo di comportarsi) agli immigrati.
Alla Provincia il potere; al Comune la responsabilità.


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SSN-SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Novembre, 2024 @ 5:01 pm(o dovrei scrivere DSN-Disservizio Sanitario Nazionale?)
Io sono un “dottore laureato”: all’università, in giurisprudenza; nella vita di lavoro, in Economia, Commercio, Finanza. Posso dire di essere un despecializzato, ovvero: dirigente all’età di 30 anni, poi ho lavorato da quella posizione in su, ad ogni livello, in ogni settore, in ogni tipo di SpA. Ormai sono un VIP-Vecchietto In Pensione (in inverno Vecchietto In Paganella; nelle altre stagioni Vecchietto In Picicletta. Da tre anni ho smesso di essere un Vecchietto In Parca a vela. Così … tanto per presentarmi9.
Ora, essendo io un mod. ‘44 (cioè, nato nel 1944), ho bisogno di alcuni controlli: motore, trasmissione, carburatore etc.: ecco come mi sono fatto una certa esperienza diretta del SSN.
Ho riscontrato che alcuni ottimi medici specialisti hanno lasciato l’ospedale pubblico ed operano in strutture private.
Per certi esami, devo inserirmi in lunghissime liste di attesa o – peggio mi dice – talvolta mi sento dire che al momento non è possibile nemmeno questo: “Provi a richiamare fra un mese”. Quando finalmente sono curato nella struttura pubblica, noto che medici e infermieri sono veramente professionali e cortesi. Ma allora, perché?
Se mi rivolgo a strutture private, ho la visita in pochi giorni: basta pagare. Tuttavia apprendo che il 7% di chi ha bisogno del SSN, non potendo rivolgersi alla sanità privata per mancanza di mezzi, ha rinunciato a curarsi.
Peraltro ho una grande fortuna: un bravissimo medico di base che riesce a coprire anche oltre la medicina generale, salvo indirizzarmi a medici specialisti che regolarmente confermano le sue diagnosi! Grazie, grande amico e ottimo medico di famiglia!
Leggo che mancano medici, infermieri e posti letto. Apprendo delle aggressioni al Pronto Soccorso contro il personale medico-infermieristico.
Noto una enorme diversità nel livello qualitativo fra la sanità in Trentino e quella in molte regioni del sud del paese.
Sento di scioperi e proteste del settore contro le briciole che la finanziaria avrebbe aumentato la burocrazia e le disuguaglianze territoriali e destinato al SSN, briciole elargite da un governo che ha rifiutato i 37 miliardi del MES Sanitario che gli sarebbero costati solo l’1% e che ora emette titoli di debito (Titoli Valore) che gli costano il 4%.
Noto che dal Governo non viene avviato un Piano Strategico Pluriennale da redigersi, finanziarsi e gestirsi secondo la tecnica aziendale del General Management, metodologia organizzativa generale ( = indispensabile e insostituibile) che – sola – consentirebbe di ricondurre il SSN ad un elevato regime uniforme di funzionale di efficienza.
Allora mi chiedo: non si vuole più una sanità pubblica, bensì solo una sanità privata: chi ha i mezzi si cura. Gli altri … evvabbè.
Io credo che sia così, ma non lo si dice perché gli elettori non lo accetterebbero: ah… l’è cosità? A saverle le robe! (dialetto trentino: ah… è così la questione? A sapere come stanno le cose!).
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