TRENTO: IL MIO SINDACO, FRANCO IANESELLI.
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Ottobre, 2024 @ 8:07 am
Già cinque anni fa lo votai convintamente.
Persona che sia pure indirettamente conoscevo da anni, sostenuto da alcune liste fra le quali quella alla quale io stesso appartengo, persona dell’età giusta, da me votata sulla base di principi e di un programma condiviso anche perché io stesso vi avevo dato un piccolo contributo.
Molte delle iniziative previste sono state realizzate, altre sono in corso, altre di imminente avvio: non c’è motivo per interrompere la sua azione soprattutto da parte chi cinque anni fa lo ha votato, se non un calcolo sul piccolo potere personale che qualcuno potrebbe scavarsi anche a rischio di interrompere i lavori in corso e/o di lasciare spazio a chi le precedenti elezioni le aveva perse.
Invito i miei colleghi cittadini ad andare tutti a votare e a tener conto del ragionamento che qui mi permetto di sottoporre alla loro attenzione. #italiavivatrento
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ELEZIONI COMUNALI A TRENTO.
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Ottobre, 2024 @ 6:23 amMentre a Roma si discute sul numero massimo dei mandati dei sindaci, qualcuno opera in direzione opposta: cerca di crearsi un piccolo spazio personale di potere anche se ciò può comportare qualche difficoltà alla prima riconferma di un sindaco onesto, capace, con una positiva esperienza quinquennale.
L’esperienza, già … alcuni negozi espongono avvisi del tipo “Cercasi personale con esperienza”; altri, all’opposto: “Cercasi pesonale anche senza esperienza”.
Un comune, soprattutto se capoluogo, non è un negozio: ha bisogno di un sidaco con esperienza, non di uno improvvisato.
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CARA GIORGIA TI SCRIVO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Ottobre, 2024 @ 6:14 amIl gran numero di gravi problemi da affrontare e risolvere non giustifica e non consente
- un disordinato attivisvmo;
- la serie di autocelebrazioni TV tue o dei tuoi tanti portavoce, sempre senza contraddittorio;
- la mancanza di una considerazione sul futuro del nostro debito pubblico e del sistema geopolitico intercontinentale.
Io vengo da una vita passata come capo azienda. I miei azionisti hanno sempre preteso che io elencassi tutti i problemi, stabilissi le priorità quanto al loro peso specifico e, contemporaneamente, alcuni li affrontassi direttamente, gli altri li facessi affrontare dalla mia struttura alle quale avessi delegato potere e responsabilità. Sempre in contraddittorio con l’azionariato.
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UN FUTURO INTERNAZIONALE DIFFICILE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Ottobre, 2024 @ 12:32 pm(Mia lettera odierna al quotidiano trentino ilT)
Egregio Direttore, ero direttore a Trento di una grande holding finanziaria di partecipazioni e operativa. Il mio presidente, Senatore Bruno Kessler, un giorno mi disse: “Chi fa le connessioni, comprende e prevede gli eventi”. Ed io da quel lontano giorno sto facendo le connessioni. Quella che faccio qui oggi è limitata a pochi diversi fatti:
1) Le “guerre con le armi” che sottraggono energie e attenzione alle “guerre politiche ed economiche e finanziarie”: mi riferisco all’espansione di un BRICS molto allargato; alla crisi dell’auto tedesca ed europea in genere (solo per citare un settore); al fatto che non si riservi più la necessaria attenzione al micidiale fenomeno delle criptovalute;
2) I’ allarme denatalità e il saldo negativo arrivi/partenze dei giovani, lanciato dall’ISTAT;
3) l’allarme circa la mancanza di manodopera lanciato da Assindustria, secondo cui dal prossimo anno servirebbe un incremento annuo di 120.000 lavoratori immigrati, per i quali comunque sino ad oggi manca una politica di accoglimento,
4) il crescente indebitamento pubblico di pari passo con un rallentamento del PIL e degli investimenti produttivi.
Le conclusioni che mi permetto di trarre sono che sarebbe necessario:
a. creare una UE politica quale soggetto strategico – cioè letteralmente indispensabile e insostituibile – per fronteggiare la rivoluzione continentale in corso;
b. lanciare e finanziare un Piano per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro con un intervento che comprenda un piano casa e retribuzioni adeguate alla formazione di una famiglia;
c. invertire la fuga dei cervelli dall’Italia e del personale medico dal settore pubblico;
d. attrarre volontariamente la ricca finanza italiana (ed estera) verso il nostro settore pubblico con titoli rendita non di debito, quali sarebbero Titoli Irredimibili che escludano espressamente il diritto al loro riscatto unilaterale. Con ciò si ridurrebbe l’indebitamento pubblico ed al contempo se ne aumenterebbe la liquidità per finanziare investimenti produttivi e competitivi.
In sintesi: mi auguro che il governo riveda tempestivamente l’ordine delle priorità secondo il “peso specifico” e la portata strategica di ogni sua componente.Riccardo Lucatti, Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIA VIVA TRENTINO. ItaliavivaLonato#italiavivatrentino#italiavivatrento
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FUNZIONE ANCHE SOCIALE DELLA CABINOVIA TRENTO- BONDONE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Ottobre, 2024 @ 3:59 pm(Quotidiano trentino ilT del 20 ottobre 2024 pag. 4)

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“Mod. 1944”
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Ottobre, 2024 @ 9:23 amRicordate il fucile con a quale il 10 giugno del 1940 i nostri soldati furono mandati in guerra? Era il modello 91/38, ovvero realizzato nel 1891 e rimodernato nel 1938. Ecco, io sono un mod. 1944 e mi chiedo come mi devo definire: anziano? Vecchio? Anziano mi suona meglio, dai …
La vecchiaia … per consolarci fra di noi ci diciamo “arivarghe!” arrivarci, perché purtroppo non è da tutti! Io ci sono arrivato, nonostante i tuffi che da ragazzi facevamo fra gli scogli del Mar ligure molto agitato; i tantissimi km percorsi a velocità molto elevate in auto per lavoro e in bici per sport; le molte scalate effettuate sulle Alpi; le traversate in mare con la mia barchetta da regata, anche in solitaria, anche di notte e anche con il Mistral; una scivolata sul ghiaccio del marciapiede durante una tranquilla passeggiata in città + quattro giorni di ospedale!
No, lassù Qualcuno mi ama oppure … proprio non mi vuole! Fate voi.
A parte gli scherzi, la vecchiaia toglie, la vecchiaia da. Per me il saldo è positivo.
Innanzi tutto mi ha tolto le preoccupazioni del lavoro, anche perché io, dirigente dall’età di trent’anni, ho vissuto una vita da licenziabile dal lavoro, proprio perché dirigente, quindi sempre sotto pressione.
In parallelo mi ha dato tanto tempo libero, che però io tale non lascio perché lo riempio di quello che voglio e mi piace fare! Cosa?
- Innanzi tutto “pensare e occuparmi della mia famiglia, arricchita da due splendidi figli (con ottimo genero e ottima nuora) e tre deliziose nipotine!”
- In secondo luogo, pensare agli “altri” come ho imparato negli anni trascorsi ad affiancare l’azione di una Persona che aveva dedicato la sua vita agli Altri: Francesca Ferrari.
- Quindi, pensare alla “polis”, cioè riflettere sulla “politica” ovvero su un aggettivo sostantivato dal greco teknè politikà, ovvero professionalità nell’amministrazione della polis cioè ieri della città-stato e oggi di Comune, Provincia, Stato, UE.
- Last but not least, leggere e scrivere.
Dice … ma la salute? Le forze?
Be’ raga, a parte qualche piccola “variazione” dovuta agli anni, la salute c’è e le forze, be’… mi sono comperato una e-mtbike con la quale scorazzo a pedali anche in salita!
Lo so, sono una persona fortunata, molto fortunata, innanzi tutto per la Persona che ho conosciuto quasi 60 anni fa e che mi sopporta dal 1971: mia moglie Maria Teresa.
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PROBLEMA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Ottobre, 2024 @ 1:43 pm- Assunte preventivamente misure repressive della futura protesta popolare.
- A parole: tutto va bene madama la marchesa
- Nei fatti: crescono
- la povertà;
- la crisi del SSN;
- il debito pubblico;
- le alluvioni.
- Cresceranno
- manifestazioni popolari di protesta;
- le loro repressioni (v. n. 1)
- La “donna forte” ricorrerà al populismo arretrato e attuale: populismo arretrato, “La colpa è di chi aveva fatto il buco nella finanza con il 110% e il RdC”; populismo aggiornato: “Caro popolo, io ho solo eseguito la tua volontà”.
- L’Italia a rischio Argentina.
- La creazione di una UE politica, a rischio
Dica il cittadino
- chi aveva previsto molto di tutto ciò e aveva fatto andare a casa Giuseppi, aprendo la strada a Mario Draghi;
- chi sta lavorando per una UE politica;
- chi dall’estero ha interesse a che l’UE non diventi una unione politica;
- chi dall’estero ha finanziato chi ostacola il soggetto di cui alle lettere A) e B);
- chi sono i soggetti finanziati per ostacolare il soggetto di cui alle lettere A) e B);
- quando ritiene che l’elettorato italiano ed UE capirà tutto ciò?
(Da una dispensa della Scuola Superiore di presa di coscienza politica ITALIA VIVA).
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LA PORTATA ANCHE SOCIALE DELLA NUOVA CABINOVIA TRENTO – MONTE BONDONE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Ottobre, 2024 @ 7:48 amIl quotidiano trentino “ilT” dl 17 ottobre a pag. 9 riporta con grande evidenza l’intervista di Lorenzo Perin al sociologo Andrea Membretti, professore di “Sociologia del territorio” a UNIPavia, il quale – nelle due giornate del 18 e del 19 c.m. – interverrà al quinto convegno “Arco Alpino” della fondazione Franco Demarchi dal titolo “Montagne da abitare, il futuro delle terre alte”.
Nell’intervista Membretti parla delle “migrazioni verticali” e sottolinea come – a causa dei mutamenti climatici – si tenda a vivere a quote più elevate ma che, a tal fine, occorra una rivitalizzazione culturale, urbanistica ed economica del territorio montano, che comprenda colonie montane estive per i ragazzi; lo smart work per i genitori, il recupero della capacità produttiva del territorio.
Il convegno è aperto alla cittadinanza che è invitata a partecipare. Io penso di intervenire evidenziando il valore anche sociale della cabinovia Trento-Monte Bondone, infrastruttura che consentirà un po’ di sollievo dalla crescente calura estiva anche a chi non ha la disponibilità di un alloggio e/o di un’attività in quota.
Osservo che la ricerca della quota elevata esisteva già da tempo sia pure per motivi diversi: quella dei piccoli paesi, se non altro per il normale deflusso delle acque bianche e nere; quella dei castelli, per motivi della loro difesa miliare; quella delle ville signorili, per la migliore qualità dell’aria. Mi piace citare tre città che conosco bene per averci vissuto (Genova, Torino) o per viverci (Trento): a Genova, i quartieri più eleganti si trovano sulle tre colline urbane di Albaro, Carignano, Castelletto. Sono famose le ville “dei signori” sulla collina torinese. E che dire dei quartieri sulla collina di Trento? Per non parlare dei famosissimi sette colli di Roma.
Ultima osservazione: qui in Trentino le antiche strade romane ancora individuabili sono tracciate “in quota”: mi piace citare quella che dal Passo del Ballino – sempre in quota – va verso nord, a sinistra di chi scende lungo la SP; quella che passava sopra Lavis, poi diventata strada medievale ove oggi si trova il Maso Tratta, che ha quel nome perché in quel punto iniziava la tratta stradale a pagamento di un percorso che evitava le alluvioni della sottostante pianura nella quale scorreva e scorre il fiume Adige.
Riccardo Lucatti – Trento
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GIRA GIRA IN TONDO … ATTORNO AL MONDO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Ottobre, 2024 @ 1:09 pmNon è un nuovo gioco per bimbi, bensì la realtà di grandi ed enormi masse di denaro.
“Privatizzare” in inglese di traduce con l’espressione “to go public”, ovvero, aprire il capitale sociale di una società pubblica (o anche privata) al pubblico dei risparmiatori/investitori.
Cosa diversa è quando si vuole “privatizzare” all’italiana, ovvero quando si cedono le azioni di SpA pubbliche a singoli soggetti, peggio mi dice se sono soggetti esteri, ancor “più peggio” mi dice se questi soggetti esteri sono Fondi di Investimento partecipati da italiani con capitali realizzati in Italia ed esportati più o meno legalmente all’estero.
Sono un malpensante? Sicuramente, però a pensar male … infatti, un mio conoscente ricercava finanziatori esteri per il suo progetto industriale. Ottiene di essere ricevuto ad un grande Fondo estero e vede che in quel Consiglio di Amministrazione risiede un importante industriale italiano.
IL PECCATO, LA CONFESSIONE, LA PENITENZA, IL PERDONO
I miei i sono cattivi pensieri che mi vengono in mente quando sento che la PCM vuole “privatizzare” le Poste Italiane. E “siccome che” si pecca non solo per parole, opere e omissioni ma anche per “pensieri”, andrò a confessare il peccato!
… sono andato a confessarmi e sono stato assolto: tre Pater Ave Gloria. Il sacerdote congedandomi mi ha detto: “Ma poi … cosa vuole mai che contino eventuali nostri concittadini, anche se titolari di una certa somma, all’interno di un fondo di decine di miliardi!” Al che ho replicato: “Possono suggerire al Fondo quali azioni cercare di acquistare e come fare”. Al che … altri 6 Pater Ave Gloria!
F.to da me, responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista ITALIA VIVA TRENTINO
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GIACOMO LEOPARDI SECONDO ALFONSO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Ottobre, 2024 @ 1:13 pmL’amico, membro dell’Accademia delle Muse – Trento, ALFONSO MASI invita tutte e tutti a
“L’INFINITA VANITÀ DEL TUTTO”
Intervista a Giacomo Leopardi a cura di Alfonso Masi
Associazione Culturale Antonio Rosmini di Via Dordi – Trento
Venerdì 18 ottobre ore 17,00
Intervistatore: Giuseppe Calliari
Giacomo Leopardi: Alfonso Masi
Viene proposta una intervista a Giacomo Leopardi nella quale si scandaglia la sua vita, il suo pensiero, i suoi amori.
Dall’intervista scaturisce un poeta che, lungi dall’essere un idillico cantore della natura, è invece un arrabbiato contro la stessa natura e contro tutti: gli abitanti della sua città natale, Recanati (“gente zotica, vil”), le città da lui visitate: Roma (“lettamaio di letteratura, di opinioni, di costumi”), Bologna (“Maledetta Bologna e chi l’ha inventata”), Milano (“antisociale, provinciale, sciocca, morta, microscopica”), Napoli (“Paese semibarbaro e semiaffricano”).
In nessun luogo il poeta trova pace tranne per un periodo trascorso a Pisa là dove nasce A Silvia, un inno alla giovinezza nel quale però emerge di nuovo la sua rabbia: “O natura, o natura, / perché non rendi poi/ quel che prometti allor? Perché di tanto/ inganni i figli tuoi?”
Sorge spontanea l’idea che il pessimismo del poeta abbia origine dalle sue malattie e dalle sue sofferenze fisiche; è un pregiudizio che lo stesso Leopardi ha previsto e quindi contestato: “Sono stato condotto dalle mie ricerche a una filosofia disperante e non ho esitato ad abbracciarla tutta intera”. Proprio il titolo dell’intervista: L’infinita vanità del tutto.
(Alfonso Masi cell.340 373 5565)
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