COME ESSERE UNA BRAVA MOGLIE di Emma Chapman, ed. Feltrinelli

pubblicato da: Mirna - 28 Novembre, 2013 @ 7:47 am

 Non è un manuale per diventare la perfetta padrona di casa o la brava ancella sostenitrice di un marito, ( guide che erano ancora  in giro ancora anni ’60)  ma è un thriller psicologico che si legge tutto d’un fiato.

Siamo in una località  non specificata della Scandinavia, luogo  che sembra amplificare l’inquietudine e lo straniamento che Marta sta provando da alcuni mesi, da quando suo figlio è andato a vivere per conto suo.

Suo marito Hector dice che passa troppo tempo con le mani in mano,  che soffre della sindrome del nido vuoto, che ha troppa immaginazione.

Fortunatamente c’è  proprio Hector che da sempre  si prende cura di lei, le fa ingoiare  le pillole di cui ha bisogno, le  dice che cosa fare o non fare, insomma la aiuta ad essere una brava moglie. Ma già la suocera  glielo aveva ordinato il giorno delle nozze  quando le aveva regalato proprio  il manuale per diventarlo.

E lei ha sempre seguito queste indicazioni:

La casa deve essere sempre pulita , è il territorio di tua responsabilità;

prima del suo rientro dai una ritoccata al trucco e metti un nastro tra i capelli;

lascia che sia tuo marito a occuparsi della corrispondenza e delle finanze…E così via

(Mi ricordo che sulle riviste femminili della mia giovinezza davano anche altri consigli per piacere tanto tanto agli uomini,  come quello di parlare di calcio… !!! – e quindi di diventarne esperta – . Che rabbia!!!)

Il racconto è avvincente: già dalle prime pagine si intuisce una sovrapposizione temporale fra il presente e un passato che si comincia a delineare attraverso visioni e allucinazioni. Forse perchè Marta non prende più le pillole, ma le nasconde?

Vede –  o immagina? –  spesso una ragazzina con tuta e  scarpe da ballo, talvolta  con un pigiama e   che sembra volerle dire qualcosa … lentamente sente anche affiorare del rancore per Hector e per  l’oppressione protettiva che le rivolge.

C’è un ribaltamento dell’equilibrio che aumenta sia quando Marta è occupata nelle sue faccende, sia quando dà la cena per conoscere la fidanzata del figlio.

Decide di farsi bionda, continua a buttare vie le pillole,  vuole capire chi è veramente, anche soffrendo.

Ma non posso aggiungere altro, soltanto che anche in questo romanzo  c’è la donna-oggetto che subisce violenza da parte degli uomini.

Emma Chapman è  molto giovane,  è nata a Manchester, ha studiato letteratura alla Edinburgh Unuiversity e seguito un master in Creative Writing al Royal Halloway della University of London.  Ha viaggiato in Scandinavia ed ora vive a Perth in Australia.

How to be a good wife è il suo primo romanzo.

 

 

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