COME UN SOPRAMMOBILE di Mary Wesley, ed. Astoria

pubblicato da: Mirna - 9 Gennaio, 2015 @ 8:31 am

Mary WesleyJuno Marlowe la protagonista diciasettenne di questo romanzo è incredibile e indimenticabile. Una ribelle, una giovane Holden in gonnella, seppur meno introspettiva , più pratica e con il solito buon senso britannico.

Non vuole seguire la madre in Canadà nonostante la guerra in Europa – siamo infatti negli anni quaranta – perchè vuole vivere la sua vita e le sue emozioni, soprattutto l’innamoramento verso i suoi più cari amici Jonty e Francis. Li ama entrambi ed essendo stati i suoi vicini di casa  li ha sempre  seguiti nel loro tempo libero… e  loro  la “sopportavano” con sufficienza e  con un distaccato  affetto. Jonty e Francis hanno tre anni più di lei, stanno per partire per la guerra e una sera  entrambi la vogliono sedurre. Lei li adora e questa sua prima notte di sesso soltanto un po’ affettuoso la segna profondamente.
Decide così di non seguire la madre in Canadà , si fa ridare i soldi del biglietto del viaggio e cerca in qualche modo di sopravvivere all’amarezza di essersi sentita trattata come un soprammobile.

Il destino la fa incappare la stessa sera della partenza di Jonty e Francis in Evelyn un giovanotto pallido che la trascina a casa sua mentre stanno  bombardando Londra.  Fa in tempo, Evelyn, prima di morire d’infarto a darle una lettera per suo padre Robert che vive in Cornovaglia.

Sarà la fortuna di Juno arrivare all’indirizzo segnato sulla lettera. Ma forse, dato il suo temperamento audace, forte, avrebbe trovato altre soluzioni.

Si legge con passione e la scrittura di Mary Wesley è chiara, scorrevole, i suoi contenuti quasi sfacciati. Ma come dice la critica questa sua spregiudicatezza ed onestà derivano forse dall’età,  E’ infatti questa scrittrice giudicata “tardiva” (come il radicchio?) . Il suo primo romanzo, a cui ne seguirono tanti altri, lo scrisse dopo i 70 anni.

Io la trovo interessantissima ed onesta. Nelle sue storie si racconta della sua  generazione che a partire dallo scoppio della guerra provò un’estrema ansia di vivere, di sperimentare, proprio come fa Juno che in campagna troverà la felicità, non solo complessiva, ma la felicità degli attimi dell’esistenza, vuoi una nuotata al chiaro di luna, vuoi l’assaporare il profumo dei fiori o mungere le mucche.

Da leggere, da leggere credetemi. Il “rosso” Astoria non delude mai.

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