2016…evviva un altro anno da vivere e da leggere

pubblicato da: Mirna - 5 Gennaio, 2016 @ 8:32 am

026La mattina del primo gennaio 2016 mi aggiro allegra e frizzante come l’aria invernale  immersa in una leggerissima luminosa nebbiolina.025 Berretto e piumone e vado a piedi verso piazza Gae Aulenti non lontana da dove abita la mia amica ospite.

Città semi -deserta e così adatta al mio desiderio di guardare, assaporare e canticchiare.

Appagata dalla Milano festosa e ricca  di via Spiga, da via Montenapoleone piena di musica e vetrine glamour e soprattutto da tre mostre bellissime: Giotto, da Raffaello a Schiele a Palazzo Reale, i Macchiaioli al Poldi Pezzoli ora voglio finalmente entrare nella modernità  dedicata alla celebre architetta Aulenti. Grattacieli svettanti:  stupendo quello dell’Unicredit, il giardino verticale, materiali scintillanti, acqua, fontanelle, sculture.

Mi piace. Fotografo qua e là, scatto alcuni selfie condividendo con un signore elegante e di mezza età, che fa lo stesso, il desiderio di fermare024 immagini di noi in un luogo particolare e bello in un determinato momento della nostra vita: la mattinata del primo dell’anno.  C’è anche la pista di ghiaccio, ancora bancarelle e un’atmosfera sospesa come il ponte passeggiata che ci ha portato in un angolo della grande Milano che si abbellisce sempre di più senza per questo snaturarsi o smarrirsi.

028Vorrei bere un caffè. Ecco davanti a me ciò che ci vuole:   Read  Eat  Dream.…entro e… meraviglia…un tempio di lettura e conforto e parole leggere. Una grande libreria (Feltrinelli) con tavolini disposti in disordine, il bancone del bar in fondo, libri di ogni genere ovunque. Questo è il luogo magico per iniziare bene l’anno.

Sono come frastornata dalla gioia: prima vado al bancone a prendere il caffè, poi prendo un libro da sfogliare019  e  cerco una tavolo dove sistemarmi.

021Mi accomodo accanto a una  gentilissima coppia che sfoglia altri libri. Non si può dunque non  parlare di ciò che si ha accanto. Lui ha un libro su Jack London fotografo quindi entrambi ci meravigliamo perchè non sapevamo che il grande scrittore si dilettasse di fotografia. Lei ha un bel volume di ricette, io l’ultimo romanzo  dello psichiatra  Irvin D. Yalom  “Creature di un giorno .E altre storie di psicoanalisi.

E’ lo stesso autore di Le lacrime di Nietzsche e Il problema Spinoza. 

Dobbiamo fotografarci perchè il momento è ricco, intenso e unico. Ed occorre fermarlo perchè attingendo proprio a  Yalom “ogni istante può diventare pieno di significati”

A tutti i miei amici lettori dunque buon  2016

 

Share

Commenti chiusi