I TRE MOSCHETTIERI, e il brivido dell'avventura

pubblicato da: admin - 10 Aprile, 2010 @ 7:01 pm

scaffale nero 002240px-Dartagnan-musketeers[1]Non solo “Piccole donne” o “Jane Eyre” fra le mie letture adolescenziali, ma anche tanti romanzi d’avventura, fra questi uno dei miei preferiti : “I tre moschettieri” di Alessandro Dumas padre.  “Andare” nella Francia del 1625, alla corte di Luigi XIII e seguire le azioni rocambolesche di D’Artagnan, il Guascone che diventa  il quarto moschettiere al fianco di Athos, Porthos  e Aramis, mi entusiasmò immediatamente. Già da piccola con gli amichetti facevo i duelli con gli attaccapanni di legno urlando “In guardia, fellone”, ma quando lessi il primo volume della trilogia di Dumas rimasi affascinata dai quattro eroi fedeli al Re e alla Regina. Amavo particolarmente Aramis perchè era il più colto, aveva sempre pronta una citazione latina e  componeva poesie.

Ricordo ancora l’edizione  che acquistai nel solito negozio di oggetti antichi,  aveva un copertina lucida sul verde scuro, ma ne ho perso le tracce da parecchi anni. Prima che esso sparisse ho fatto però in tempo a rileggerlo più volte. Una cosa curiosa è che mio zio Alfredo (un carissimo zio di cui era la nipote preferita), prima di morire, oltre a donarmi due bei mobili, mi regalò l’intera sua collezione di libri di narrativa della UTET, tenendosene  uno solo…e sapete quale ? Proprio ” I tre moschettieri“!  mi disse che  lo amava troppo per separarsene.

In questo romanzo si parla di alcuni puntali di diamanti  regalati dal Re alla Regina, ma che quest’ultima  ha donato al duca di Buckingham. L’ambiguo e losco cardinale Richelieu lo sa e per creare zizzania propone a Luigi XIII di organizzare un ballo di corte insistendo affinchè la moglie per l’occasione  esibisca i puntali.  Gli intrepidi moschettieri accorrono in aiuto della Regina  recuperando i preziosi, ovviamente  dopo mille peripezie e duelli.

E’ questo anche un romanzo storico perchè molti personaggi sono esistiti veramente, come i regnanti,  il cardinale e il corpo dei Moschettieri, e persino un D’Artagnan  che ha scritto “Memorie di D’Artagnan, capitano della prima compagnia dei Moschettieri del Re.” Ma nasce come romanzo d’appendice  perchè  pubblicato a puntate sul giornale “Le Siècle”.  Viene infine  dato alle stampe come volume nel 1844.

Naturalmente ho visto tutte le edizioni cinematografiche ed ogni volta  ho partecipato commossa all’: “Uno per tutti! Tutti per uno

Credo che sia rilassante, di estrema evasione leggere i libri di avventura. Nel mio primo scaffale di ragazzina c’erano anche “I viaggi di Gulliver”,  “L’isola del tesoro”, “Robinson Crusoe,” “ Il Conte di Montecristo”…ma di questi possiamo scrivere un’altra volta.

Chissà quale moschettiere preferite e perchè; se amate questo genere; quali  libri d’avvenura  vi sono rimasti in mente…

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6 commenti
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  1. Evviva i tre moschettieri e non dimentichiamo D’Artagnan!
    Anch’io ho amato il libro d’avventure e le trasposizioni cinematografiche. Ho sempre apprezzato il cameratismo e la lealtà reciproca che si instaura fra i protagonisti, se pure così diversi per estrazione sociale e storie di vita personale. Ed è bello pensare che questo possa avvenire nella vita reale anche fra noi donne. Il moschettiere che ha colpito di più la mia fantasia è Athos, di animo nobile e distinto, apparentemente freddo, ma in realtà solo per nascondere le sue emozioni. In me era scattato il senso materno per la sofferenza che viveva dato che in giovinezza era stato ingannato dalla perfida Milady, quando era ancora il Conte de la Fere.
    Come sempre accade in questi romanzi vincono sempre i buoni, anche se Costanza, l’innamorata di D’Artagnan, viene uccisa da Milady, che alla fine pagherà per tutti i suoi crimini.

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