GLI IMPROBABILI SPOSI

pubblicato da: Mirna - 19 Marzo, 2017 @ 6:32 pm

marzo 17. varie 006Enrico Fuochi ci regala sempre il suo punto di…obiettivo intrecciando la fotografia con il  moto dei pensieri e delle emozioni.

Ecco dunque un’interessantissima mostra fotografica al Polo Culturale e Museale Mart di Rovereto.

Precisamente nella marzo 17. varie 003Biblioteca civica “G.Tartarotti”.

Aperta fino al 2 aprile 2017.

Come sono nate queste foto?

Enrico ci spiega che la rilettura del grande romanzo di Manzoni gli ha sollecitato idee, prospettive, sensazioni che ha voluto riversare in immagini raccontando la stessa storia, gli stessi personaggi ma con un occhio –  in questo caso anche l’obiettivo –  diversi.

Eppure, ci ha spiegato ieri durante l’inaugurazione,  tutto si può riportare e ricollegare al presente, a noi, alla nostra umanità, al nostro sentire.

LibrIncontri 8 marzo 17 003I promessi sposi, don Abbondio, la monaca di Monza , l’Innominato sono riconducibili a tutt’oggi a miserie e ricchezze umane, a peculiarità del vivere.

Don Abbondio il curato fragile e codardo che si trova in balia di eventi più forti di lui viene proposto alla mercè di una tempesta o in un immagine di tessere da puzzle che suggeriscono un’identità frantumata.

marzo 17. varie 004Alfonso Masi che ha interpretato don Abbondio nelle foto  ieri ci ha letto alcuni brani tratti dalla parodia dei Promessi Sposi di Guido da Verona.

Davanti ad ogni foto che reca in calce frasi tratte dal romanzo possiamo trovare molte chiavi di lettura.

La foto di Lucia in desabilleè e con il volto dentro a una cornice ci riporta sicuramente alla bellezza guerriera descrittaci dal Manzoni; i Bravi  vengono riproposti come omaccioni tatuati, e l’Innominato un’ombra.

Coinvolgente la Monaca di Monza su un letto stracciato con in mano una bambolina vestita da suora. Struggente come Fuochi ricorda la madre di Cecilia.

Da vedere sicuramente  cercando  di allacciarci al sentire dell’artista e a ciò che ci vuole suggerire.marzo 17. varie 007

Dietro ad ogni immagine c’è sempre  ricerca, pensiero e immaginazione .

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3 commenti
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  1. Isabella scrive: “Cara Mirna, ho letto il blog sulla mostra di fotografie a Rovereto. Avrei potuto essere presente anche io se la salute lo avesse consentito. So per esperienza che le personali di Enrico Fuochi sono coinvolgenti e quindi quando potrò vi andrò.”

  2. La concomitanza di un importante evento in memoria del caro amico Ruggero Polito ha impedito a me e Riccardo di essere presenti, ma andremo sicuramente a visitare questa mostra e siamo anzi molto ansiosi di farlo perché conosciamo bene il genio (non è parola esagerata!) di Enrico Fuochi, che ha già dato numerose prove della sua inconfondibile creatività e del suo spirito fine, colto e legato profondamente a temi importanti di etica ed attualità.
    Mi sento quindi di applaudire fin d’ora a GLI IMPROBABILI SPOSI!

  3. Enrico? Già … dirà qualcuno … per uno che di cognome fa “Fuochi” è facile mettere a fuoco le immagini! E io dico: ma soprattutto Enrico mette a fuoco, preliminarmente, ciò che l’immagine (che egli coglierà) potrà poi trasmettere a noi che la “leggiamo”. Ecco, le immagini di Enrico si “leggono”, non si guardano. La tecnica fotografica, certo, ma soprattutto la sensibilità umana, la disponibilità a ricevere i messaggi che colori, forme, situazioni trasmettono a chi sa predisporsi all’ascolto. Bravo Enrico, grazie per questo ennesimo regalo he ci hai fatto! E grazie a Mirna che lo ha incartato e infiocchettato nella bella, colorata e sberluccicante carta regalo dei suoi post!