L’ARMINUTA di Donatella di Pietrantonio

pubblicato da: Mirna - 18 Gennaio, 2021 @ 8:54 am

Si entra immediatamente in questa storia di ragazzina “frantumata” a tredici anni quando dalla sua famiglia adottiva viene rimandata alla famiglia naturale.

Storia di una ancora dura povertà nel sud Italia dove una famiglia con tanti figli ne cede una a una cugina sposata che non può averne.

La protagonista vede crollare così il suo mondo piccolo borghese fatto di benessere, tranquillità, tenero affetto per ritrovarsi in una realta più rozza, più povera, meno indulgente. La vera Madre è una donna stanca, dura, anafettiva che accudisce tre figli maschi, Adriana – un ‘undicenne che ancora bagna il letto – e l’ultimo nato che ha problemi di sviluppo.

Una cosa rifiutata e rimandata da dove era venuta . Ecco ciò che si sente la ragazzina da tutti chiamata ora l’Arminuta, la ritornata.

Sgretolata la sua identita, addolorata per essere stata abbandonata, timorosa che la mamma Adalgisa sia malata e forse morta. Nessuno le spiega perchè lei si ritrovi a dormire in una stanza con tre fratelli maschi adolescenti e Adriana.

Soltanto Adriana e Vincenzo, il più grande, quasi diciottenne le riservano attenzione e tenerezza. Dorme con Adriana in un lettino , Vincenzo di notte le si avvicina per accarezzarla .

Un’esate torbida, strana, piena di dolore. Ma almeno c’è la scuola: la mamma Adalgisa, chiamata zia ora, le paga le spese, le fa avere un letto a castello per lei e la sorella, vestiti, doni.

Ma l’amarezza e il dolore non scemano. Tanto più che Vincenzo , quel fratello che non sentiva fratello ma qualcosa di più intrigante, muore in un incidente.

L’Arminuta vuole scoprire il mistero del suo abbandono per accettarsi ed accettare.

E’ brava a scuola, frequenterà il Liceo nella città dove viveva con Adalgisa e il marito . Tutto è pagato.

Ma fin quando non saprà la verità non si sentirà “centrata”. Un doloroso romanzo di formazione che le fa scoprire un grande affetto per la sorellina minore verso la quale si erge a paladina e mentore.

Molto bello.

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