Festa in giardino di Rosalba Perrotta

pubblicato da: Mirna - 21 Novembre, 2025 @ 4:25 pm

Già il titolo di questo piacevole romanzo è accattivante.

Immaginiamo fiori, doni, parole leggere, convitati sorridenti. E colori.

Ma la festa si terrà soltanto nel finale della storia.

Invece all’inizio il bel giardino della villa col tetto da chalet dovrà essere lasciato da Roxane che ha deciso di trasferirsi in un appartamento più piccolo a Catania.

Vista mare però. Per consolarsi della decisione presa. Una decisione realistica messa in atto da una pratica settancinquenne qual è: vedova e con il figlio oltre oceano.

Si sa che ogni cambiamento porta a riflessioni importanti, a fare bilanci, a guardarsi intorno. Il trasloco dunque è un nuovo confine da superare, un passaggio, un viaggio soprattutto all’interno di noi stessi.

E a svuotare vecchie scatole per riempirne di nuove.

E qui di scatole ce ne sono parecchie, quasi un paradigma della vita di tutti. E Roxane deve soffermarsi ad aprire vecchi cartoni riposti in anfratti celati della sua villa e a far emergere antichi ricordi e situazioni rimosse e sommerse dal tempo come la lava che scivola lentamente dalle pendici dell’Etna.

Lei sa di essere stata adottata ma della madre “antica” ha un ricordo vago e quesi cancellato. Ed ecco che da una vecchia scatola scaturiscono oggettini, lettere, nomi e qualche spiegazione della sua vita di piccola bimba di quattro anni lasciata per qualche tempo in un convento prima di essere affidata a una nuova famiglia.

Quali sono i momenti in cui ci si ferma a riflettere dove siamo arrivati e dove stiamo andando?

Nelle scoperte? Nei grandi cambiamenti? Nella curiosità di sapere da dove veniamo? E chi siamo veramente?

Roxane è una dolce signora un po’ sconclusionata, affettuosa, empatica, calorosa come la sua Sicilia, amante dei fiori che appaiono spesso nel racconto.

(E io so anche nella casa dell’autrice.)

Ha amici cari e speciali, come Matllde che desidera avere un figlio, come Michelangelo che per il momento abita nella sua villa con giardino , come Anastasia amica dei tempi dell’avventura dell’Uroboro di corallo (altro romanzo godibilissimo della Perrotta) ed infine con il giovane vicino Daniele, un “hikikomori“, cioè uno studente che se ne sta chiuso in casa davanti al PC. Daniele ha i suoi motivi per stare rintanato, non riesce a sostenere gli esami e mente ai genitori dicendo invece che sta quasi finendo l’Università.

C’è un intreccio armonioso in questa storia di personaggi che cercano a loro modo il senso della propria vita.

Entriamo così in un affascinante microcosmo fatto di consuetudini e abitudini espresse spesso in dialetto siciliano di Camilleri memoria. Espressioni efficacissime nel dipanarsi di questa storia che ha sempre qualcosa di misterioso e arcano come nel precedente romanzo di Rosalba Perrotta.

E tra conversazioni con amiche, progetti, spuntini con prelibatezze siciliane, decisioni da prendere per risolvere i problemi di tutti si dipanano le storie parallele ma intrecciate tra di loro dei diversi personaggi.

Non è un caso che Roxane andrà a Innsbruck alla ricerca di una certa Franziska come non è stato un caso ,diremmo fortunato, che quasi investiva Daniele, il nostro hikikomori.

In questo microcosmo addolcito da una Sicilia inedita qualcosa ha di fatto smosso avvenimenti nascosti, incalliti, vecchi.

E sta al lettore scoprire che cosa fa muovere le acque della vita dei personaggi. E’ soltanto il desiderio di rinnovamento esteriore o è il categorico impulso a cercare dentro di noi un senso, una storia, una vibrante emozione che ci rende felici di vivere “dolce per sé” e con gli altri.

Quando finalmente Roxane saprà la storia della sua antica mamma la matassa sembra sciogliersi .

E’ tempo quindi , anche per gli altri, di partecipare a una bella festa in giardino tra fiori, dolci, doni, amore.

Nel giardino della villa col tetto da chalet, le foglie luccicano di gocce che sembrano gemme”

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