LA REGINA DISADORNA, di Maurizio Maggiani

pubblicato da: admin - 8 Luglio, 2010 @ 7:03 pm

Ecco copt13[1]ancora Riccardo, mio valido aiuto, che ci presenta un libro bellissimo. 

Scrive Maurizio:

Ho cominciato a scrivere … il 1 gennaio 1997, ho terminato il 5 maggio 1998 … ho passato un inverno ed una primavera nel porto di Genova …ho viaggiato un inverno su di una nave portacontainer … ho bordeggiato con un piccolo dinghy di legno … ho scaldato le sedie di numerose biblioteche …”

Ed allora, ecco che, quale frutto di questo “vivere intensamente la propria opera letteraria,” apprendiamo che zafferano significa in arabo “chiome degli angeli” … Zahfran … appunto. Impariamo a conoscere il rito quasi sacrale con il quale viene raccolto nelle pianure persiane rinfrescate dai venti freddi che scendono dalle vette dell’Hindukush …

Assistiamo alla migrazione di una famiglia dalla Piana di Dorgali a Genova, e cioè da una località nella quale il capo famiglia, oltre che a curare le viti, esercitava il mestiere di “Moderatore della fame” (regolatore delle trasgressioni organizzate alle nuove leggi Piemontesi che pretendevano di modificare le “regole” – diremmo così, qui in Trentino – e cioè gli usi pubblici e gratuiti della terra), verso una città nella quale si adattò a fare lo sterratore.

Respiriamo il profumo dei vicoli, rectius, dei carrugi e delle croexe (cfr. Croexa de ma’ e “Via del campo” di Fabrizio de Andrè) della città vera (preferisco chiamarla vera piuttosto che vecchia).

Ci vengono riproposti i giganteschi cavalli normanni che a Piazza Caricamento furono i motori delle merci in transito, le botteghe si Sottoripa (ad un livello inferiore a quello del mare, appunto, sotto la riva).

Questo è solo l’inizio. Poi le cose cambiano e di molto.

Lascio a voi la scoperta. Mi permetto solo di aggiungere una mia poesiola, in tema al bellissimo incipit della “Regina”:

 

Caruggio

 

La storia

è passata di qui.

Ha lasciato il suo umore

nelle pietre levigate

nelle ombre frequenti

negli stretti ritagli di cielo

nelle case addossate.

Ascolta la voce

di quello che vedi.

Sofferma il pensiero

su chi riempie di sé la piccola via.

Persone diverse

che un antico crogiuolo

difende

dal moderno artiglio rapace.

Confusa umanità

padrona di un mondo

che tu

passante distratto

puoi solo violare

oppure

cercar di capire

in silenzio

ed amare.

 

Buona lettura a tutti, al profumo dello Zahfran e dei caruggi!

 

Riccardo Lucatti, ovviamente nato a Genova, manco a dirlo!

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7 commenti
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  1. […] Approfondimento fonte: LA REGINA DISADORNA, di Maurizio Maggiani | Un libro al giorno […]

  2. Mio marito Piero apprezzò molto questo libro donatogli proprio dai Lucatti.
    Caruggi, piazze, profumi e suoni di Genova: sembra di sentire e di vedere questa città di porto.
    Grazie Riccardo anche dei tuoi versi bellissimi sulla confusa umanità che si aggira “negli stretti ritagli di cielo”.
    Nel mio prossimo post scriverò anch’io una mia poesia che sembra simile nell’attenzione emotiva ai luoghi della nostra vita.

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