L'AMORE NECESSARIO, di Nadia Fusini

pubblicato da: admin - 21 Agosto, 2010 @ 5:11 pm

E’ Maria Teresa che oggi, con mia grande gioia, ci parla di:

Nadia Fusini: “L’AMORE NECESSARIO” – ed. Mondadori

 

In questi giorni di precoce fine estate, perché le piogge non hanno risparmiato nemmeno il Ferragosto, le mie comunicazioni con la carissima Mirna erano intrise di allusioni a maltempo, umidità, nebbioline… e allora mi è venuto in mente di parlare di questo bel libro che proprio Mirna mi ha regalato l’anno scorso per il mio compleanno e che evoca così l’inizio di un amore:

“Un pomeriggio umido… ancora estate, anche se verso la fine.

Camminavamo nella campagna come in una molle onda scura… l’umidore ci avvolgeva di grigio, ci bagnava i capelli e la faccia…

Scivolavamo nello spazio, bucavamo una massa ovattata di grigio…“

“L’amore necessario” di Nadia Fusini è una lunga lettera sull’amore, che una donna scrive all’uomo amato. È un libro che non si può raccontare, non perché non vi si trovino accadimenti, ma perché i fatti che sono riportati non hanno mai una funzione narrativa, come del resto non ci sono descrizioni oggettive, ma sempre evocazioni in un’atmosfera spesso onirica, anche quando l’autrice non parla di sogni, che pure qua e là riferisce.

È dunque un discorso introspettivo, adatto a momenti di meditazione, è uno studio approfondito sull’argomento amore, sviscerato e scrutato in tutte le sue pieghe, i suoi particolari e le sue manifestazioni, ovviamente dal punto di vista di chi scrive.

È un libro di pensieri in cui ci si addentra sempre più, catturati -noi lettori- non certo da una suspence di contenuti narrativi, ma dalle atmosfere e dalla raffinata capacità di selezione e combinazione delle parole.

Amore necessario: è l‘amore come elemento imprescindibile dal vivere, ma non semplicemente perché tutti hanno bisogno di amare e di essere amati. Qui credo che il concetto di necessità sia quello che gli antichi Greci attribuivano all’anànche, il fato per i Latini, ossia quella forza ineluttabile a cui nessuno poteva sottrarsi, nemmeno Zeus che era il padre degli dei e degli uomini! 

Dunque nessuno può sottrarsi all’amore, dice la donna che scrive la lettera. L’amore è tutto e talora è personificato, se non addirittura deificato e allora è citato con la A maiuscola: Amore. L’amore è un’entità che supera tutto, persino le differenze tra i sessi, ed allora ecco anche quello tra due uomini o tra due donne.

L’amore si presenta in tante forme diverse: unione perfetta, violenza, tradimento, dolore, tenerezza e molto, molto altro. Ma se tanti possono essere i volti dell’amore, dice la protagonista narratrice, c’è un aspetto comune a tutti ed è la follia: in amore siamo tutti ciechi, folli e… un amore senza follia che amore è?

È un libro breve, breve come una lunga lettera. Ma nella sua brevità è una ricchissima fonte di spunti di riflessione, offerti con un linguaggio sempre prezioso, spesso poetico.

Condivido pienamente alcuni pensieri che la protagonista narratrice esprime, come quello con cui si apre il libro:

“Un luogo estraneo può portarci dentro di noi”

Sì, a volte quando ci distacchiamo dal nostro quotidiano vediamo dentro il nostro io con maggiore chiarezza, con una lente diversa, rispetto a quel che ci succede rimanendo in spazi a noi consueti.

Ma di questo libro trovo bellissime molte espressioni assai suggestive e mi fa piacere citarne alcune:

“Partisti e da allora hai continuato a partire, ma sempre per tornare. Questo è il nostro sempre.”

“Cerco nella borsa il telefono… Ascolto il suono lungo, vuoto, desolato, di quando non ci sei.”

“Mi possiedi con la tua assenza.”

 

Sono davvero tante le considerazioni che si possono fare intorno a questo libro che, torno a dire, è fatto per i momenti di meditazione. Ma ora voglio chiudere riportando un breve brano che mi ha fatto subito pensare alla mia amica Mirna! La protagonista narratrice ha appena comprato un libro:

“… lo infilo veloce in borsa; e d’improvviso non mi sento più sola… Languidamente mi infilo nelle lenzuola come nelle pagine e prendo il largo nell’avventura..”

 

Ciao Mirna carissima, anche tu ti riconosci in queste frasi?

Grazie per avermi regalato “L’amore necessario”!

Maria Teresa Lucatti

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4 commenti
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  1. Che meraviglia questo tuo blog, Mirna! Ora il commento di MTK mi ha presa moltissimo. Grazie per questi splendidi momenti di grande poesia, tutti i giorni mi aiutano ad affrontare meglio la giornata.
    Vorrei scrivere alcune mie composizioni Haiku, così mi sento meglio in sintonia con la dolcezza delle parole appena lette.

    Sosta aaquilone
    su nel quieto bagliore
    portaci in salvo.

    Portami o vento
    dentro il blu dei suoi occhi.
    Lì voglio restare.

    Scorri ruscello
    portati via il mio pianto
    e sarai fiume.

    Trovar nel sogno
    d’ametista vestito
    morbido oblio.

    Fra le tue braccia
    mi faccio ancor piccina
    per poi volare.

    a presto, grazie e mille bacioni Cris.

  2. Questa mattina il post di Maria Teresa e le composizioni di Cristina mi hanno dato una sensazione di gioia e serenità che mi spronano a partire con il piede giusto questa domenica che promette sole… Speriamo… Ho in programma una gita in montagna… E penserò all’amore necessario….

  3. Salutando anche questa mattina la padrona di casa Mirna, ringrazio Cristina e Raffaella. Cara Cristina, le tue composizioni Haiku sono deliziose e anche tutto quello che hai scritto in questa sede nei giorni scorsi mi aveva piacevolmente colpito: te ne ringrazio ora e ti chiedo scusa se non mi sono fatta viva prima! Abbi pazienza, poi ti racconterò…
    E’ davero una domenica mattina bella, proprio bella, non più di precoce fine estate, e meno male. Auguro un’ottima giornata a tutte e tutti!

  4. Grazie, carissima Maria Teresa, di questa presentazione-spiegazione accurata del testo di Nadia Fusini. E del tuo sguardo attento alle frasi importanti, sia dolci che epifaniche che ci fanno riflettere.
    E’ vero l’amore è necessario come l’aria che respiriamo; è una forza ineluttabile a cui tutti “soccombiamo” o ci lasciamo in essa “naufragare”. In fondo l’amore è sempre e solo attenzione partecipante per l’Altro e dall’altro desideriamo essere a nostra volta abbracciati dagli stessi sentimenti. Amore non razionale, talvolta follia, ma il fatto stesso di esistere, respirare ( ripeto), guardare il mondo intorno a noi,sia nei momenti tristi che in qelli gioiosi è un atto istintivo. Amare lo è altrettanto?
    Ah, come vorrei “tuffarmi” in una libreria…il languore c’è ed anche troppo…