IL VIAGGIATORE NOTTURNO, di Maurizio Maggiani

pubblicato da: admin - 16 Gennaio, 2011 @ 7:55 pm

 

Oggi la parola a Riccardo  che con entusiasmo trascinante ci presenta un libro letto da poco…e che alla fine ci fa anche  …delle proposte! 

2005, I Narratori Feltrinelli

 

Di Maggiani avevo già letto e “postato” “La regina disadorna” (luglio 2010). Leggetelo, vi suggerisco, respirate i profumi dello zafferano nei carrugi della vecchia Genova … Nel frattempo, cioè ora, dopo i Viaggi di Tabucchi, mi sono rimesso in viaggio …, sì, proprio con Maurizio.

 

Ma è lui stesso lo specialista di migrazioni animali che siede sulla vetta di una collina rocciosa nel cuore del deserto sahariano per studiare il passaggio delle rondini?

E’ lui stesso che segue ed insegue gli orsi della Carnia o che vive le ultime tragiche fasi della guerra in Bosnia?

E’ lui stesso, l’Autore, che studia il mescolarsi dei sentimenti e della sensibilità di popoli così diversi fra loro?

Chi mai sarà, oggi, la reincarnazione di quell’antico principe, ucciso dai suoi stessi servi che egli stava incitando a rivendicare i propri diritti, laddove essi erano gelosi della “loro” rivoluzione sociale?

A cosa o a chi sta pensando l’Autore quando ci dice che l’unica cosa che non ha prezzo è la bellezza?

Anche noi abbiamo, come lui, un amico vero, una persona che, ascoltandoti, “impedisca che le tue parole vaghino nella notte senza che nessuno le ascolti”?

Siamo d’accordo con lui che “non tutto ciò che esiste è reale, ma che è reale solo ciò che resta?”

Opere, scritti, libri .. e che dire di quel popolo che “non ha lasciato niente perché non aveva niente … aveva solo libri …”

La Bosnia, la guerra in Bosnia … io ho vissuto personalmente solo in piccola parte l’immediato dopo guerra … cataste di legname lungo i viali non più tali, viali spogliati degli alberi per scaldare le case … case con una parete in muratura e l’altra in cellophane … stufe alimentate con antichi mobili il noce, eredità di generazioni …

Comunicazioni inesistenti, fra popoli che sono stati condotti (da chi e perché, mi domando!) a non comunicare fra di loro …

Una lettera … il protagonista ne riceve una, una di quelle “antiche”, di una volta … cioè di carta. Oggi, con i nostri e-mail (rectius, p-el, posta elettronica) spesso nemmeno da stampare e con i nostri telefonini, abbiamo ucciso il piacere di accarezzare le notizie. Ma … “nella carta le parole di verità durano in eterno, nel telefono si dissolvono nell’aria , fatue come il nitrito di un cavallo”…

L’amore mercenario con la berbera Jasmina, e l’amore quasi petrarchesco (o “ dantesco”, ma il termine “dantesco” rievoca in me l’inferno più che il Paradiso e quindi preferisco citare Laura piuttosto che Beatrice. E poi Laura è più umana. Cosa me ne faccio di una Beatrice, in Paradiso?), l’amore – dicevo – per una donna ideale, ferita dalla guerra, raccolta, curata, e idealmente amata …

Per fortuna che esistono i puntini … (questi qui: “…”) che mi danno un grosso aiuto in questo mio scrivere …

Maggiani scrive “una storia orale che migra di bocca in bocca, come un racconto narrato intorno al fuoco” (questa, come testimoniano le virgolette (“”) non è mia).

Infatti, pare di leggere questo libro di notte, sotto il cielo stellato del deserto è in una radura della Bosnia, alla luce del fuoco, sorseggiando un tè … quasi per cercare di raccogliere le forze necessarie a seppellire, l’indomani, 70 ragazzi dilaniati da una bomba razzo, lanciata così, sul finire della guerra, tanto per smaltire le ultime munizioni …, o per tranquillizzarsi, tanto quei banditi non si sono spinti sino a qui, e poi non aggrediscono i Tuareg, ma solo i turisti … vabbè, allora …

 

Ma come si fa, dico io, a capire un libro ed un autore senza conoscere l’Autore? Solo oggi, alla tenera età di 67 anni, capisco appieno l’importanza di studiare la vita di ciascun autore, prima di leggerne le opere. Cari professori del Liceo Classico Andrea Doria di Genova, avevate ragione …

Maggiani, chi era costui? Direbbe quel tale Alessandro …

Ed allora una proposta per Mirna: d’ora in poi, possiamo cercare di integrare i nostri post con uno studio su ciascun Autore? Sulla sua vita, la sua formazione, la sua motivazione? Cioè, leggere e cercare di capire non più soprattutto il Libro, ma prima soprattutto l’Autore? Cerco di spiegarmi meglio. Invece che intitolare il post con il titolo del libro, intitolarlo con il nome dell’Autore e poi, di conseguenza, parlare di qualche sua opera. Lo so, sto scoprendo l’acqua calda, la mia sarebbe solo un’innovazione formale ma dietro vi è il tentativo di un neopensionato da una vita prigioniero delle SpA e della finanza, di un “neofita della cultura” di vivere più consapevolmente questa nuova meravigliosa fase della sua vita di neo nonno di Sara.

 

Riccardo Lucatti

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  1. La mia amica RENATA di Recco, che riesce a leggere il blog ma non a scrivere, mi ha telefonato dicendo che il suggerimento di Riccardo di leggere “Il viaggiatore notturno” è prezioso.
    Anche lei era rimasta incantata da “La regina disadorna” e da ligure ne aveva assaporato tutti gli umori e i colori.

  2. Di Maggiani ho letto Il coraggio del pettirosso, il primo libro che mi ha regalato Andrea, mio marito ora, quando eravamo fidanzati, parecchi anni fa…. Ecco perchè ne serbo un bellissimo ricordo. Lui non conosceva i miei gusti ma fece un’ottima scelta!
    Oggi è l’ultimo giorno…. che tristezza…

  3. Anche il nostro carissimo LUIGI si ricorda della scadenza !!!
    “Carissima prof,
    le scrivo perchè, se non ricordo male, non manca molto allo scadere dei 365 giorni… Purtroppo ultimamente non ho potuto dedicare il tempo che volevo al blog, sia con miei contributi sia con commenti ai post. Mi dispiace molto!”
    Ma LUIGI è preso da un esame dietro l’altro che fra l’altro sta superando brillantemente.

    Non è l’ultimo giorno, carissima Raffa, bensì il penultimo. E la “finestra” rimarrà aperta…

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