BOBO NOVECENTO di Sergio Staino

pubblicato da: admin - 28 Febbraio, 2011 @ 11:35 am

250px-Sergio_Staino[1] Trovo che pensare un po’ alla politica in questo nostro Blog eterogeneo ogni tanto  occorra. “Basta poco per divertire gli intellettuali” recita il sottotitolo del libro letto e presentato da Riccardo.

Tutti noi vorremmo veramente un mondo migliore.

Che ne dite?

I Classici del fumetto di Repubblica

2005, 380 pagine

 

Turati, Gramsci, Togliatti, Berlinguer, Natta, Occhetto, Craxi, D’Alema, Veltroni, Fassino, riletti attraverso gli occhi di Bobo, un “borghese piccolo piccolo”, anzi un proletario, uno spirito ribelle e democratico, con un grande coraggio che possiede “a sua insaputa” e che forse proprio per questo ogni volta gli fa “perdere sempre il treno”. Perdere il treno di una vittoria solo apparentemente definitiva, ma non quello della vittoria su se stesso, sul mantenimento della speranza, sulla volontà di continuare a lottare, nel senso che egli non rinuncia alle sue idee, combatte anche quando sa di perdere (“ma almeno ci sto provando”) e porta il suo piccolo mattone alla costruzione di un mondo diverso anche se probabilmente ha capito che non arriverà a vedere. Per questo, ai miei occhi egli è un vincente. E vince nella considerazione della sua famiglia, nel rispetto verso se stesso che, malgrado mille dubbi e incertezze egli riesce a mettere a fuoco, sia pure attraverso un faticoso e complesso percorso di auto identificazione e verifica morale.

Staino, toscano anzi senese (come il mi’ babbo!) rivive la storia sociale e politica della sinistra italiana, dal 1904 al 2004, i suoi pensieri, le mode, i miti, i traumi … e la lente attraverso la quale ingrandiamo i singoli passaggi è quella delle persone comuni dell’Italia del (l’ultimo) fascismo, dell’immediato (secondo) dopogerra e del primo post fascismo, delle prime gite fuori porta della famigliola. Ad esempio in Toscana, ove gli “indigeni” sono stati sostituiti da “padroni” brianzoli, inglesi e americani e i contadini sono ormai tutti extracomunitari Nella vicenda trova spazio anche la scoperta del “sesso liberato”. Non vi spaventate! Solo qualche timido turbamento del sonno … fantasie innocenti, di sempre, del resto a noi maschietti ci hanno fatto così, eventualmente prendetevela con il Programmatore ….

Ultimo fascismo, si diceva, la piccola fabbrica artigianale dei cappelli di paglia in Firenze, le prime rivendicazioni sindacali femminili delle donne che realizzavano le treccine di paglia (le famose “trecciarole”) e tanto altro.

E poi la ripresa di alcuni importanti passaggi storici, assolutamente preveggenti. Il Processo di Verona? Eccolo! Personaggi ed interpreti: Mussolini, Silvio Berlusconi; Hitler, Umberto Bossi; Pavolini, Sandro Bondi; Ciano, Gianfranco Fini; Edda, Maurizio Gasparri; il boia, Roberto Castelli; il confessore, Gianni Baget Bozzo. Stralci di guerra partigiana nelle valli toscane, E che dire degli “arresti temporanei preventivi” dei “malpensanti” eseguiti in previsione della visita di Sua Eccellenza il Capo del Governo Cavaliere (Cavaliere anche lui … ma insomma!) Benito Mussolini’, rievocati recentemente da taluno? E pensare che questo libro è del 2004 …

E poi, fra le altre rievocazioni, l’orazione di … Antonio alla morte di … D’Alema: “Amici, compagni, uomini del centro sinistra, io vengo per seppellire … non per elogiare …”., insomma, tanta, tanta cultura …anche Shakespeare è stato chiamato in causa! Che si può volere di più?

Dice Staino: “E’ l’emozione che fa vivere Bobo, che gli fa sperare in un mondo migliore e che lo indigna per tutte le ingiustizie che ancora oggi si commettono”.

 

Riccardo

 

P.S.: avevo iniziato a leggere “La versione di Barney” di Mordecai Richler. Arrivato a pagina 100 ho deciso di smettere. Non mi piace il continuo ricorso a citazioni di nomi, situazioni e fatti dati assolutamente per scontati ma a me assolutamente sconosciuti, per cui non riesco ad “entrare” nel racconto e nei suoi personaggi, bensì potrei solo “subirli” il che non mi va. Mi vorranno scusare gli estimatori di questo libro.

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7 commenti
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  1. E’ vero un pò di politica ci vuole…e poi in questa chiave divertente ed ironica…Certo, se però ci riflettiamo bene, sono tempi bui questi. Un’amica di una cugina americana, che ho conosciuto perchè in visita dai parenti tanti anni fa, mi scrive un messaggio dopo anni che non la sentivo ( abita a Boston): ” What’s happening to Italy, your beautiful country?”. Sono rabbrividita. Sono anni che non ti fai sentire, quindi probabilmente le vicende italiane degli ultimi mesi ti hanno talmente colpita da chiedermi che succede? Mi sono anche un pò vergognata… la cultura allo sbando, le escort in primo piano…un disastro insomma…
    Bè, ci consoliamo con il blog.
    Per Riccardo: capisco la tua frustrazione, solo dopo la metà abbondante si riesce ad apprezzare La Versione di Barney.Io volevo piantarlo molto prima ma prova a continuare,ne vale la pena…

  2. Certo che Barney è poco simpatico e il libro è di quelli che piacciono tanto o non piacciono, indipendentemente (mi ricorda cettolaqualunque, qualunquemente)dal valore letterario. Non so perchè ma, quando lo lessi , faticosissimamente, pensavo, fastidiosissimamente, a Giuliano ferrara , come tipo di carattere. Sgradevolissivamente. cio carissimi.Parlare di letteratura è luce e bellezza.

  3. Conosco una “Bobo”,si chiama Bernita ,questo mese compira` 84 anni.E` una soprano in pensione,piena di ideali e di idee.L`ho seguita nell`autunno del 2008 durante la campagna elettorale presidenziale americana.Vive in Florida nella contea di Collier,l`ultima contea che si affaccia sul Golfo del Messico a un tiro di schioppo dal Parco Nazionale degli Everglades.L`ho accompagnata e aiutata a fare volantinaggio per la campagna elettorale di Barack Obama.Incredibile la sua determinazione,coraggio e energia.Dopo due funesti mandati presidenziali di George W.Bush, questa nonnina esile dai grandi occhi azzurri penetranti,figlia di quell`America rurale del Midwest (la prima e unica nella sua numerosa famiglia d`origine ad essere andata all`Universita`)ha deciso di prendere la situazione in mano per arginare il pericolo Mc.Cain-Sarah Palin.Ha dovuto affrontare il terribile clima caldo umido,le numerose zanzare,l`ostilita` della gente di questa contea ,da sempre in mani repubblicane,che l`hai verbalmente maltrattata e insultata .Bernita ha sempre mantenuto la calma,ha risposto agli insulti col sorriso,ha cercato di fare capire ai poveri ignoranti la gravita` della situazione.La sera della vigilia delle elezioni c`e` stato un catarsi accompaganto da un lungo pesante momento di ansiosa attesa..Poi l`indomani a tarda notte l`annuncio della vincita elettorale del Presidente Obama.Il resto e` storia,anche se i problemi ereditati dalla nuova amministrazione si sono rivelati enormi.Ma anche in questo l`America si trova in buona compagnia.

  4. Tornata da due giorni di vacanza lontana dal Blog trovo con piacere un commento di Cristina, amica di Camilla.
    Benvenuta dunque
    Mi fa piacere che anche tu abbia letto ed apprezzato questo romanzo suggeritoci dalla nostra amica comune. Ciò che noto nelle impressioni che questo autore suscita è la profonda ricchezza di emozioni che scintillano pagina dopo pagina. Ognuno di noi diventa compartecipe delle sue storie – e come non si potrebbe? –
    Interessante comparare anche i nostri commenti, hai letto ciò che Banville ha suscitato in me? Anch’io lo trovo in molte parte “pittore”.
    Cercare nell’Archivio…
    Submitted on 28/02/2011 at 6:49pm
    “Buonasera a tutti. Camilla mi ha invitato a fare capolino in questo vostro blog ( molto carino e interessane). E poichè ho appena finito di leggere “Il mare” solo e unicamente per amor suo, aggiungo giusto due parole.
    La prima volta che avevo provato a leggerlo mi ero stufata presto e lo avevo mollato. la scrittura un po’ compiaciuta nei suoi molti aggettivi ( quasi tutti di eco “pittorica”), questo io io io, l’andirivieni fra infanzia e ora, un sensazione di sodffocamento… insomma nulla mi aveva preso.
    Ma i libri hanno sempre un loro “momento”. Ora l’ho finito leggendo a rilento, è un libri che rihiede secondo me una lettura lenta e attenta. I chiaroscuri, le luci, i colori, le ombre sono importantissime, così come le molte allusioni a Bonnard. Chissà se Banville – di cui nulla so – è anche pittore o con la pittura ha in qualche modo a che fare. Sembrerebbe disi.

    Secondo me il libro è una lunga circumnavigazione …sulla morte.
    Più che l’episodio -clou dei gemelli – forse morboso ancor più che noir – sono gli accenni alla malattia e alla morte della moglie Anna a essere il vero controcanto di quella lontana ma fortissima memoria infantile.
    E la scoperta della pochezza di se stessi, le debolezze, le incursioni piccole ma spiazzanti del suo io scrivente, insomma Banville in questo libro sembra iniziare “a fare i conti”, a prendere distacco, a rivisitare luoghi della memoria e luoghi del cuore custoditi nella testa, a comprendere come si invecchia e ci si prepara ( no! non ci si prepara) a stringere il proprio orizzonte.
    La vecchia figura sgargiante e pietosa del colonnello, la ridicola situazione della “pensione” ,la miseria generalepare essere la musica della “vecchiaia”. E’ un libro che ha una sua pietà, ma è anche il libro di uno che si arrende. Così mi è parso.
    E l’èpisodio a me ha ricordato il finale di quell’unico grande film di (o con?) Roberto benigni ,che si chiama “Chiedo asilo”…. anche un lì un bambino, il mare….

  5. Incollo un altro gradito commento di Cristina ad un libro presentato tempo fa da Riccardo “Un indovino mi disse”. Se andate nell’Archivio troverete altri commenti…e questo è il bello del nostro Blog. Evidentemente Camilla ha lasciato scritto qualcosa che non è condiviso da Cristina. Vogliamo dare, se c’è il tempo, un po’ di movimento di ricerca nei vecchi post, di attenzione, di qualche lieve dissenso alle nostre letture, dissenso così auspicato da G.?
    Submitted on 02/03/2011 at 12:38am
    “Ma Tiziano Terzani NON è affatto un guru! e questo libro è bellissimo divertente, saporito, vario, ben scritto, ironico….e molto molto sorprendente.
    Camillaaaaa bisogna leggere Terzani, fa buon sangue e fa circolare aria nei polmoni, buona aria, credimi.
    Lui non dà lezioni a nessuno, prova a raccontare quello che vede, da grande viaggiatore curioso quale è stato. E questo libro, oltre A un altro giro di giostra, è veramente un regalo.
    Non cedere ai preconcetti.Non tu. Cristina”

  6. Ecco qui, cara Mirna: sono stata ritrovata da alcuni amici del vecchio forum di fahre e Cristina mi ha fatto la emozionante sorpresa (e con lei le grandi Valeria e Susanne Stefanie) di comparirmi davanti via mail con un salvagente e tutte le sue amorose premure e chissà come ha fatto a ritrovarmi, io, naufraga del forum titanic, orbata da amici dopo anni di conversazioni meravigliose e spesso battagliere sui libri e gli scrittori. A scrivere quel che non è piaciuta alla mia cris su Terzani sono stata proprio io: abbiamo sempre avuto le nostre schermaglie. E’ proprio il confronto il sale di queste conversazioni.Per Cristina: cara cris, a me terzani mi fa l’effetto guru. Che ti devo dire: quell’effetto mi fa.

  7. Cara Mirna, buongiorno! Camilla le dirà come e dove ci siamo conosciute e perchè ci vogliamo così bene! La ringrazio per l’accoglienza, credo che mi capiterà ancora di colloquiare con voi, qua e là… Cristina