Prendete e bevetene tutti di Giovanni Negri

pubblicato da: Mirna - 28 Maggio, 2013 @ 8:43 am

Direi di far partecipare al nostro gruppo-lettura anche Gianfranco, seppur virtualmente, per cui accogliamo il suo consiglio.

 Ho letto questo libro e l’ho trovato
estremamente interessate.N
on so se vuoi proporlo con un tuo
post. E’ un’indagine di un commissario di polizia.

Ecco una piccola introduzione:

Detective del vino e dintorni, alle
prese con un caso che sembra un labirinto. Risolto un mistero, se ne apre subito
un altro, all’infinito, fra il passato piú buio e il futuro piú inquietante.
Fino a che una verità splendente e imprevista non lascia a bocca aperta il piú
smaliziato dei lettori.

Prendete e bevetene tutti” di Giovanni
Negri.
Un libro molto interessante che coniuga
bene la narrativa con la cultura. Una storia della vite e del vino,
dell’idolatrismo e della religione che inizia da Noè fino ai giorni nostri.
Declama le nove regole Benedettine della “misura del vino”. Del vino commerciale
e di quello da messa.

Durante la
cristinizzazione dell’Europa fra il 371 e il 1386  d.C. la Chiesa e in particolare i conventi
prima di essere un tempio del Signore erano refettori per sfamare la gente con
il pane e il vino. Così si celebrava l’Eucarestia e si evangelizzava la
gente.  Cita le più belle abbazie dei
Cistercensi d’Europa a partire da Rodengo Saino nella Franciacorta,  a Eberbach passando per Novacella di
Bressanone. Da non trascurare la descrizione delle terre della Franciacorta
patria del brut e quelle dello Champagne francese. Di quando la Scozia durante
il caldo Medievale era coperta da vigneti scomparsi con l’avvento della piccola
era glaciale. La possibilità che con il riscaldamento globale terrestre si torni
a coltivare la vite nel Kent inglese.

Non sapevo che l’ultima
stella del carro dell’Orsa Maggiore si chiamasse Alkaid.

grazie e un cordiale
saluto da me e da Rosetta

Gianfranco Peterlini

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2 commenti
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  1. Gianfranco? Benvenuto virtualmente e atteso, accolto a braccia aperte anche fisicamente! Dai … Rovereto – Trento non è poi così tanta strada! Ti aspettiamo, con Rosetta, of course!

  2. Dal nostro caro GARY da Cornell:
    p.s.s. Hanno mai letto voi Penelope Fitzgerald? Julian Barnes l’ha lodata in un modo assai notevole.
    Io ho deciso di provare “Innocence,” un suo romanzo (l’azione avviene a Firenze).
    Ho finito “Tre volte all’alba” di Baricco (molto interessante), e ora sono in mezzo da “Io non ho paura.”