L’AMORE GRAFFIA IL MONDO di Ugo Riccarelli, ed. Mondadori

pubblicato da: Mirna - 22 Luglio, 2013 @ 8:27 pm

L’AMORE GRAFFIA IL MONDO di Ugo Riccarelli, ed. Mondadori

 

Ho finito ieri sera di leggere questo romanzo struggente, forte, che sentivo aderire a tanti miei sentimenti. Come sempre dopo una lettura intensa rimango a meditare e prima di uscire dal suo fascino rimango molto tempo ad assaporare i suoi pensieri fatti parole. L’amore che per molti salva il mondo,  per altrettanti lo graffia. Perché per non essere capaci di resistere all’amore ci si ferisce talvolta a morte. Così come fa la stupenda protagonista di questo romanzo.

E si sa che chi scrive può dire di  inventare quanto vuole ma parla sempre un po’ di sé. E così è stato per Ugo Riccarelli.

Oggi sul quotidiano leggo che Ugo Riccarelli è morto ieri, mentre  una lettrice sconosciuta , io, …e forse tante altre chiudevano l’ultima pagina del suo libro che parla di trapianti di polmoni. Aveva solo 58 anni e aveva subito il trapianto di cuore e polmoni.

Il cuore che viene graffiato dalle difficoltà della vita che da subito Signorina, la protagonista prova su di sé. E’ stata chiamata così dal padre capostazione che vedeva nella nuova locomotiva 640, soprannominata appunto da tutti i ferrovieri Signorina, eleganza, bellezza e la forza del suo lucido acciaio.

Siamo nei difficili anni del fascismo e poi quelli della guerra e la famiglia numerosa di Delmo, il capostazione, ricorda per certi versi quella dei Malavoglia dove onore, povertà e sacrifici obbligatori sono la struttura della loro vita. E Signorina pur piena di fantasia, voglia di fare, creatività ,come viene notato dalla sua maestra, è costretta a lasciare la scuola per aiutare la famiglia a sbarcare il lunario. Lei ha un dono innato: quello di creare tagliando e cucendo ogni sorta di indumento, ma deve sminuire questa sua capacità accontentandosi di rammendare e rivoltare cappotti.. . Sì, talvolta mi ricorda la verghiana Sant’Agata  che per cancellare il disonore della Lia, in questo caso dell’Ada, deve sacrificarsi per tutti. E così il desiderio di amore deve aspettare. Ma arriverà infine, dopo la morte di Delmo, il severo capofamiglia..

Ma anche nella vita di coppia ci sono difficoltà, Beppe il marito non riesce a guadagnare come spera, e il sogno di Signorina di aprire un atelier per creare gli abiti che “sente” dentro di sé, sarà accantonato.

E poi nasce Ivo, il loro adorato bambino che lei pensa di aver trascurato durante la gravidanza tutta tesa a rimediare agli affari del marito e a progettare il suo lavoro. Ivo che nasce con i polmoni malati  e che deve annaspare, graffiare l’aria per poter respirare un po’.

E Signorina che è forte e determinata come la locomotiva 640  deciderà ciò che è meglio per gli altri, per quelli che ama. Il suo sogno di diventare modista va e viene per pochi momenti, ma a lei rimane come a una Moira l’arte di tagliare, modellare, imbastire, cucire, ricamare, rammendare la vita di Ivo e di Beppe.

E quando finalmente a Ivo adolescente in Inghilterra verranno trapiantati nuovi polmoni  che gli permetteranno di respirare agevolmente , Signorina non potrà fare a meno di confrontare il suo lavoro di sarta che cuce e modella con il chirurgo che taglia,trapunta, ricuce .

A questo punto Signorina si accorgerà che il suo grande sogno – ciò che lei era – è stato “dilaniato”, spezzato, graffiato dall’amore per gli altri. Una rinuncia a se stessa come avviene in tante donne.

 

Da leggere assolutamente per quel senso di ineluttabile nostalgia per ciò che non c’è più e per ciò che poteva essere, per quell’amore che per Riccarelli fa rima con dolore.

 

E per un omaggio a questo scrittore scomparso ieri, vincitore di  uno Strega nel 2004 con “Il dolore perfetto”  e autore di tanti altri romanzi.

Anche” L’amore graffia il mondo” è  finalista del Premio Campiello.

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