CACCIABOMBARDIERI F35

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Febbraio, 2013 @ 11:46 pm

Detto altrimenti: trasmissione “Presa Diretta” del 3 febbraio 2013, ore 21,00 Rai 3

La parte per il tutto. Anzi, la parte ma non il tutto! Si parla di 4 miliardi: l’IMU sulla prima casa; il prestito al MPS; le multe UE per il supero delle quote latte degli allevatori padani. Totale 12 miliardi. Non si parla dei novanta F35 che stiamo acquistando e del bilancio della Difesa.

Lo ha fatto Riccardo Iacona nella trasmissione citata, andando negli USA ed intervistando giornalisti, ingegneri, politici esperti del ramo.

I tecnici USA affermano che l’aereo è troppo complicato e non sarà pronto prima del 2015. Nel frattempo ce ne consegneranno 20 che poco dopo ritireranno per aggiornamenti. Lo stesso repubblicano Mc Cain, antagonista di Obama, era fortemente contrario.

L’80% degli ex generali dell’aviazione USA sono dirigenti nell’industria aereonautica USA.

Costi per aereo

Sino ad oggi l’Italia ha speso 3 miliardi di euro.

I precedenti F22: costo unitario inizialmente previsto per aereo 35 milioni di dollari. Costo finale: 412. Inoltre, ogni ora di volo costa 60.000 dollari.

F35. Costo per aereo inizialmente previsto: 45 milioni di dollari. Ora siamo ad una previsione di 200-230. Si stima che il costo unitario di produzione potrà salire fino a 700!
F35 – Costo operativo orario: 100.000 dollari..
L’addestramento richiederebbe 40 ore di volo settimanali. l’F35 potrà volare solo 15 ore. Le altre ore le passerà in officina.
L’Alenia sostiene gli F35 ma ha il business plan solo della loro parte, non di tutto l’aereo

I principali difetti dell’F35

F 35: too dangerous, expensive and  complicate to fly and to buy!
  • Non può volare oltre mac 1,6 perché “la coda si incendia”.
  • Il pilota non ha visibilità posteriore.
  • La catapulta per decollo da portaerei si rompe.
  • Il gancio per atterraggio su portaerei non aggancia perchè è troppo vicino alle ruote che toccano il cavo e lo allontanano: occorrerebbe allungare l’aereo!
  • E’ infiammabile: il carburante è stivato intono al motore e i circuiti elettrico sono saliti da 45 volt a 280 volt: basta un colpo di fucile!
  • In caso di bisogno, non può scaricare il carburante e alleggerirsi.
  • Tutti gli indicatori per il governo dell’aereo sono radunati sulla visiera del casco (che costa 2 milioni di dollari!) e sono praticamente illeggibili. Inoltre, se il casco si rompe, l’aereo comunque non è più governabile.
  • Il software ha 9 milioni di righe (!!), nemmeno ancora tutte scritte. Un software troppo complicato non è sicuro.
  • Il costo: semplicemente spropositato e non prevedibile.
  • I tempi di completamento del progetto e di consegna incerti.
  • La decisione di investimento e i contratti di compartecipazione e acquisto fatti prima di avere testato le componenti essenziali e strategiche (ad es., la coda che si incendia!)

Il Pentagono ha redatto un rapporto di 18 pagine sui difetti dell’aereo.

Gli altri acquirenti …

Australia, Turchia, Olanda e Canada sono usciti dal contratto. In tutti i paesi c’è stato dibattito parlamentare. In Italia no.

Ricadute industriali e tecnologiche?

A Cameri (Malpensa) l’Italia ha già speso 800 milioni di euro per costruire la fabbrica che costruirà il 70% delle ali dell’aereo e assemblerà 165 aerei. Oggi ci lavorano 135 persone. Nuovi posti di lavoro promessi: 10.000. In realtà si assorbiranno 1000-2000 lavoratori da Alenia Aeronautica di Torino Caselle. La ricaduta tecnologica? Affermano che avverrà “per osmosi” (sic!) poiché i nostri lavoreranno accanto ai tecnici della Looked (!!??).
La creazione di un posto di lavoro richiederà un investimento di 10 milioni di euro, contro i 200.000 euro dell’industria avanzata.

Alternativa più che valida

Eurofighter Typhoon: oh yes!

Stiamo trascurando il caccia Eurofighter Typhoon nel quale l’Italia è partner primario e che fa ricadere su industrie italiane il 100% dell’investimento pubblico italiano.

Chi  difende l’F 35 e chi no

L’ex P. Finmaccanica Guargagnini aveva denunciato la sconvenienza dell’affare, ma è stato allontanato.

I politici attuali, interpellati nel corso della campagna elettorale rispetto al progetto F35 promosso e pluriapprovato dai governi dal 2022 ad oggi,  hanno dato risposte diverse: da cancellare, da ridurre, da mantenere.

Il nostro parlamento? Non ne ha “parlato” ma ha deciso!

Il giorno 11 dicembre 2012 il parlamento ha approvato una legge delega in bianco per il Ministero della Difesa stanziando 230 miliardi in 12 anni con libertà per il Ministero di decidere come spendere (unico caso rispetto a tutti i Ministeri!). Oltre a questi fondi il Ministero della Difesa riceve i fondi per le missioni all’estero e dispone di una parte dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Su questo problema è mancato il dibattito parlamentare.

Come si vede, si tratta di ben di più che non la sbandierata promessa restituzione dei 4 miliardi dell’IMU sulla prima casa. La parola alle lettrici ed ai lettori.

Fine del post

“Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.