QUESTA MATTINA, MI SON SVEGLIATO …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Febbraio, 2013 @ 7:24 am

Detto altrimenti: …Oh bella ciao …. questa mattina mi son svegliato, oh bella ciao si va a votar!

Non sono mai stato così determinato. Non mi sono mai sentito così “cittadino”. Altro che “aboliamo i partiti!”. Il malato, il nostro dovere è curarlo, non ucciderlo (anacoluto manzoniano). Il rappresentante in Italia della stampa estera ha stigmatizzato la decisione di un partito politico di impedire alla stampa italiana di accedere al palco del convegno. Quella forza politica ha richiesto l’intervento dei carabinieri per impedire tale accesso, salvo essere poi smentita dall’intervento della Polizia di Stato che ha ripristinato tale libertà. Ma dove siamo? Già una volta, all’inizio di un ventennio, abbiamo assistito all’imbavagliatura della stampa … già una volta abbiamo assistito all’osanna di folle oceaniche da una piazza a chi aveva stabilito che gli “altri” partiti semplicemente “non servono, anzi, sono vietati”. Non rievochiamo il fascismo con lo sfascismo! A quale ventennio mi sto riferendo? Fra tutti coloro che avranno fornito la risposta esatta sarà sorteggiato un copricapo fez nero, d’epoca.

 La marcia su Roma? A cavallo (1527, Lanzichenecchi); in vagone letto (1922, Benito); con il camper (2013, … )

Come una escort d’alto bordo: bella, inaffidabile e costosissima!

Nel frattempo gli USA hanno sospeso i voli sperimentali degli F35 per nuovi ulteriori guasti: questa volta si tratta di crepe nella turbina …(La Stampa di ieri, pag. 16). Ho la netta sensazione che le lobbies USA (militari e fabbriche d’armi) abbiano impegnato il loro governo in una corsa alla spesa, la più elevata possibile, “a prescindere”. Non seguiamoli in questa spirale do costi crescenti per aerei inaffidabili. Il 3 febbraio scorso, mio compleanno e anniversario della strage del Cermis (1998, quella dell’aereo USA), mi sono fatto un regalo: ho elencato i difetti dell’F35. Andate a rileggerli. Nel frattempo il costo di produzione di un F35 è salito a 280 milioni di dollari USA, and it’s still growing up, e sta ancora crescendo! E noi ne acquistiamo 90 esemplari? E come far fronte al costo di gestione ed utilizzo che gli USA stimano doppio rispetto al costo di acquisto? Fra tutti coloro che avranno fornito la risposta esatta sarà sorteggiato un modellino di aereo Fiat G91, un esemplare storico, superato, ma assai più sicuro dell’F35.

Ma tanto, si sa, è denaro pubblico, mica mio! Ecco, “trovato difetto!” come disse il tedesco condannato alla ghigliottina, di fronte alla propria constatazione – da buon tecnico qual egli era – di quale fosse il guasto al meccanismo di discesa della lama che lo avrebbe ghigliottinato … difetto che – ove non individuato e quindi riparato – gli avrebbe procurato la grazia … Nel mondo anglosassone, una spa “pubblica” è una spa del pubblico, cioè a capitale privato diffuso; “privatizzare” si traduce con “to go public”; in luogo della locuzione “denaro pubblico” si usa l’espressione “denaro dei cittadini”.
Piero Calamandrei, toscano doc, soleva raccontare questo aneddoto “La nave sta affondando, Il capitano avverte i passeggeri. Uno di essi afferma: “E chemm’importa, un è mica mia!”. Ecco il senso perverso della “amissa communitas”, della “comunità perduta”; quello che è di tutti non è “anche” mio; il bene “comune” non è anche “mio”, la “Res publica” è “pubblica” ma non “anche” mia. Un tale (Padre Bartolomeo Sorge) ebbe a dire che la prima dote di un politico (soprattutto se cattolico) è la “condivisione” dei problemi altrui. Un altro sacerdote, il mio amico Don Marcello Farina, preferisce indicare un’altra qualità, per i politico di qualsiasi fede religiosa o anche ateo: la ricerca del “bene comune”. Le parole sono pietre, scriveva Don Lorenzo Milani. Ed aveva ragione …

Eveline sorride: “Vuoi i soldi? Aspetta e spera …”

 

Qualcuno ci ha promesso (per lettera!) la restituzione dell’IMU utilizzando i “recuperi fiscali” dalla Svizzera. Il 4 febbraio avevo scritto che tale accordo non era credibile. Ieri La Stampa, pag. 6, pubblica una dichiarazione in tal senso del Ministro Svizzero delle Finanze, Signora Eveline Widmer Schlumpf. E se non ci riesce, “lui” ha “promesso” (!?)  che pagherà di tasca sua, 4 miliardi di euro, tutto il suo patrimonio: quello si che è un uomo!

 

 

 

Ora mi preparo e vado a votare, di prima mattina … nella speranza che il voto mattiniero possa “fare numero” e quindi, in una qualche misura, contribuire a smuovere l’inerzia di chi avrebbe deciso di non andare a votare …

Fine del post

Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.

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