SCUOLA E UNIVERSITA’

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Marzo, 2013 @ 10:04 am

Detto altrimenti. … già … è un bel po’ che non ne parliamo

Dice … stanno diminuendo gli iscritti ai licei (soprattutto classici) ed aumentano quelli alle scuole linguistiche e tecniche. Aumenta la percentuale dei laureati disoccupati.

Liceao Classico Andrea Doria – Genova

 

Questi i fatti. Al riguardo mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori alcune sottolineature:
1) Ben vengano ottimi tecnici. Ne avremo sempre bisogno.
2) Male la dimunuzione al “classico”. Infatti checché se ne dica, è la scuola di gran lunga più formativa.
3) Università. I ragazzi non ci credono più tanto, visto che poi non trovano lavoro. Ma come deve essere l’Università?

 

 

Oggi ci troviamo di fronte ad una eccessiva liberalizzazione dell’accesso all’Università per quanto riguarda il tipo di precedente titolo di studio posseduto, e allo stesso tempo ad università a “numero chiuso” e con esami per selezionarne l’accesso.

L’economista Mario Talamona

Forse sarebbe meglio tornare al vecchio sistema, e cioè restringere i titoli scolastici d’accesso e fare in modo che da molto prima lo studente scelga e si prepari a questo tipo di studi. Se non altro perché il sistema attuale si è dimostrato “inefficace”, cioè non produce laureati che trovino lavoro. Ma c’è la crisi .. si dice … si, vabbè, ma un laureato in legge in corso, che abbia seguito un piano di studi severo, che si sia laureato con 100 e lode con una tesi veramente “sua” sul diritto internazionale commerciale cinese o indiano, che conosca benissimo tre lingue, che durante le sue estati invece di bighellonare o di raggranellare qualche spicciolo facendo il bagnino e l’italian lover sulle sabbie romagnole, abbia seguito corsi all’estero, lì sì magari mantenendosi con lavoretti vari … bè, io dico che quel ragazzo un lavoro lo trova, e non da poco.

 

E allora, cosa propongo? Di “tornare all’antico”, ad un liceo classico severo e ad una Università severa che selezioni non i ricchi ma i volenterosi. E a chi mantiene medie elevate, al liceo e all’università, tasse scolastiche zero e libri gratis.

Il fiscalista Victor Uckmar

 

Sono un reazionario? Un conservatore? Un restauratore? No, provengo da una famiglia di due impiegati statali con tre figli maschi che si passavano i vestiti uno all’altro … Il mio liceo classico? Il Doria di Genova, rigidissimo. La mia laurea in legge? Genova, con professori di fama quali Talamona, Trimarchi, Uckmar, Lucifredi. Non si scherzava … Un esempio, la domanda fatta ad un mio collega, oggi avvocato a Genova: “L’atto illecito”. Riposta: “L’atto illecito è l’atto lesivo del diritto altrui”. “Bocciato. La risposta è “ogni” atto lesivo del diritto altrui”.

Una Persona, della quale mi onoro poter dire essere amico, presidente emerito di un tribunale, mi dice che in certi concorsi per l’avvocatura, si fu costretti ad inserire la clausola che i candidati – laureati in legge – avrebbero dovuto esibire un piano di studi che avesse ricompreso l’esame di procedura penale! Già, perchè ci si poteva laureare in legge senza avere sostenuto quell’esame!

 

 Dice … già … e chi non ce la fa a seguire questa strada? Nema problema, dicono i Croati, si accorgerà in tempo (questo è il punto: in tempo!) che quella non è la sua strada e diventerà un ottimo elettrauto, idraulico, odontotecnico, tecnico di computer, tutte posizioni ben più remunerate di un lavoratore di concetto.