DEBITO PUBBLICO REDIMIBILE E IRREDIMIBILE – UN’IDEA PER IL PRESIDENTE LETTA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Maggio, 2013 @ 2:38 pm

Detto altrimenti: per i non addetti ai lavori

Debito Pubblico

Redimibile: lo Stato deve pagare interessi e a scadenza restituire il capitale.

Irredimibile: lo Stato deve pagare solo interessi.

Nel dicembre 2012 “postavo” quanto segue:

Perchè non anche “irredimibili”?

“Nel 1935, in piena crisi economica dovuta al tracollo di borsa del 1929 (provocato, anche in quel caso, dalle speculazioni di banche e Finanziarie), l’Italia prese un provvedimento eccezionale che ebbe un grande successo: l’emissione di un prestito irredimibile (cioè senza obbligo di rimborso), che pagava ai possessori una rendita perpetua del 5%. L’ emissione ebbe un grande successo: molti erano interessati ad avere una rendita fissa e sicura, anche rinunciando al rimborso diretto del capitale da parte del debitore originario (capitale che però si poteva agevolmente ricuperare in borsa, vendendo le proprie obbligazioni)”.

Oggi faccio un esempio

Prendiamo un capitale di 500 a cinque anni, l’esborso complessivo dello stato sarà il seguente:

redimibile al 3% (capitale ed interessi) = 575
irredimibile al 5% : (interessi) =                  125

E allora, forse il Presidente Letta potrebbe negoziare in UE una fase transitoria di ulteriori emissioni di titoli di debito pubblico irredimibili che via via andrebbero a sostituire almeno parte dei titoli redimibili. I capitali residui potrebbero essere utilizzati per investimenti produttivi e per attuare le riforme. Oppure anche la “trasformazione” di parte del redimibile esistente in irredimibile nuovo: dicesi “swap”, trasformazione di un capitale in una rendita …

C’è qualche mio lettore che conosce il Presidente Letta e gli può sottoporre l’idea?