COME USCIRE DALLA CRISI? CON LA COOPERAZIONE!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Maggio, 2013 @ 12:58 pm

Detto altrimenti: provo a dare un contributo di idee …

Nel brevissimo termine (pochissimi mesi): emissione di titoli di debito pubblico irredimibili (cfr, post precedenti) a decurtazione del debito redimibile, per far fronte alle cosiddette emergenze (peraltro previste e prevedibili) e per investimenti.
Nel medio termine (due anni): costituire gli Stati uniti d’Europa (cfr. post precedenti).
Nel lungo termine (tre anni e sgg.): vedremo in seguito.

Ma, direte voi, e nel breve termine, che fare? Possiamo uscire dalla crisi con la COOPERAZIONE. Noi Trentini sappiamo bene cosa significa … per carità, non che non ve ne siano anche altre forme in altre regioni, ma il modello che propongo è “universale”, cioè non è né ”bianco” né “rosso”. Mi spiego.

Ieri sono stato a vistare Bergamo insieme ad un gruppo di amici (pubblicherò presto un separato post ad hoc). Bergamo Alta, Piazza Duomo: il Duomo, la Basilica di Santa Maria Maggiore, la Cappella Colleoni (solo per citare tre “pezzi” della preziosa collezione di gioielli cittadini). Una bellezza “da urlo”, da “pelle d’oca”, da lasciare senza fiato. Entrata libera. Tutte le opere assolutamente non protette contro eventuali atti di vandalismo. In Duomo il Vescovo impartiva le cresime. Sulla Piazza antistante, giocolieri, banchetti, folla rumoreggiante (nella foto: una splendida “tarsia” – quadro composto da intagli lignei – nel Coro di Santa Maria Maggiore – 1522-1532, disegni di L. Lotto, Esecuzione di G.F. Capoferri).

Due osservazioni:

1) Recentemente sono stato a Parigi. La “Santa Cappella” è solo più “allungata” (nel senso di rapporto fra larghezza ed altezza) delle citate chiese di Bergamo, le quali hanno mille ricchezze architettoniche ed artistiche in più. Per visitare la cappella parigina ho dovuto prenotare in largo anticipo, pagando il relativo biglietto. All’entrata: controlli con il metal detector. Morale. i Francesi sanno valorizzare. difendere e vendere le loro opere d’arte e architettoniche. Noi no.

“) E poi, Signor Sindaco di Bergamo, via … tutto quel chiasso … lo udivano anche i cresimandi ed il Vescovo …

Ecco, che lo Stato costituisca decine di migliaia di cooperative giovanili per la manutenzione, il marketing e la vendita dei siti architettonici, archeologici, artistici e naturalistici di cui il nostro bel paese è ricco. Lo Stato ne finanzi lo start up, diciamo per due anni. Poi i giovani se la caveranno da soli. In parallelo lo Stato richiamo al centro tutte le risorse oggi (molto mal) spese in modo disorganico da Enti Pubblici locali e da Enit, ed organizzi una promozione via web centralizzata di quanto sopra. come fa la Francia.

Ecco, “inondiamo” l’Italia con questa fertile piena di limo vitale, con questo tipo di COOPERATIVE (per fortuna ve ne sono già alcune!), e non con cooperative (disgraziatamente ve ne sono già molte!) che troppo assomigliano a società di lavoro interinale!

Nel post del 6 maggio ore 08,01 a.m. scrivevo: Francia: Saint Paul de Vence (Provenza) – Italia: Lunigiana (anfiteatro di Luni, paesini circostanti). Due realtà molti differenti. La prima, dieci ristoranti, musei, etc., milioni di turisti l’anno. La seconda nessun ristorante, nessun museo, 10.000 euro di incasso l’anno. La prima, gestita dallo Stato centralmente via web. La seconda gestita (poco) solo localmente, e comunque con depliant di carta. Il nostro ENIT ha un bilancio di 15 milioni di euro l’anno di cui 13 spesi per il proprio mantenimento e solo 3 per la reclamizzazione del turismo italiano.