POST 964 – CONTENIAMO LA VELOCITA’ E COMUNQUE RISPETTIAMO I LIMITI DI VELOCITA’

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Settembre, 2013 @ 1:52 pm

Detto altrimenti: il problema esiste non solo nelle gallerie stradali, ma anche in quelle ferroviarie

Qualche giorno fa (post n. 954) vi raccontavo di come un giorno io avessi deciso di rispettare rigorosamente i limiti di velocità. E male me ne incolse: andate a leggere cosa mi è capitato!

E rieccomi a voi, amici lettori e commentatori del blog. E’ di ieri la tragedia della galleria Agnese che collega la valle della Busa di Riva del Garda alla Val di Ledro (SS 240).  Galleria Lunga quasi 3 km, rettilinea, in leggera salita, a doppio senso di circolazione (cioè ad una sola “canna”), velocità massima consentita, 70 kmh. Ieri due moto di grossa cilindrata, procedenti a velocità elevatissime, si sono scontrate frontalmente: 2 morti, 2 feriti di cui uno grave, alcuni intossicati, molti danni ad auto e strutture varie. I medici hanno potuto intervenire solo ore dopo, a causa del fumo che rendeva impraticabile la galleria.

Qualche mese fa: galleria a due canne dei Giovi lungo l’autostrada Genova  – Milano. Le auto procedevano verso Milano su due file parallele: quella lenta a destra, a 90 kmh, io ero a sinistra, a circa 100 kmh e sfilavo lentamente, insieme alle auto che mi precedevano e mi seguivano, rispetto alla fila di destra. Dietro di me, improvvisamente, un SUV da 550 cavalli, nero, lampeggia furiosamente chiedendo strada (per andare dove, che tanto s’era in colonna!?). Mi sposto lentamente sulla destra. Troppo lentamente, pensa il guidatore del bolide, e a sua volta si sposta a destra e mi sorpassa sulla destra, strisciando la fiancata destra della mia auto,  che stava accostando! Sono riuscito a non perdere il controllo, ho proseguito, siamo entrambi usciti al primo casello (Casella), abbiamo redatto il verbale di conciliazione e la sua assicurazione mi ha pagato i danni. Tuttavia si è sfiorata un’ecatombe, una vera e propria strage, se solo io (o lui) avessimo perso il controllo dei mezzi e ci fossimo messi di traverso … sarebbe stato un inferno di fumo, fiamme e lamiere.

Le considerazioni: 1) rispettare le regole del codice della strada; 2) non costruire gallerie ad una sola canna, cioè ad una sola carreggiata per i due sensi di marcia; 3) stabilire un collegamento fra le procedure di risarcimento delle Compagnie di Assicurazione e la comminazione di una sanzione amministrativa o penale anche solo sulla base di quel tipo di accertamento di responsabilità.

Una delle tre canne progettate da ATT3

Quanto alle galleria ad una sola canna … stradali e ferroviarie che siano, che dire? Quelle a doppia canna, cioè con una galleria per ogni senso di marcia, sono più sicure; più rapide ed economiche da realizzarsi; in caso di incidente consentono un più facile intervento ai soccorritori. Se ne parlava da anni, con riferimento al traforo della galleria di base del Brennero. Io stesso, quale azionista (di infima minoranza!) e amministratore del GEIE privato per il traforo del Brennero denominato ATT3 – Alptransfer Consulting GEIE/EWIV, insieme ai miei collegi (circa 500 fra ingegneri italiani, austriaci e tedeschi) avevo provato a far modificare il progetto delle ferrovie degli stati che prevedeva una sola canna: il nostro ne prevedeva tre, una per ogni senso di marcia ed una di riserva e di soccorso, riservate ai soli treni merci teleguidati. Già, perché non è immaginabile far transitare sugli stessi binari treni (merci) a 90 kmh e treni (passeggeri) a 180 kmh. E poi alle merci non interessa arrivare “prima” , bensì arrivare “in orario”. Non fummo ascoltati e dopo alcuni anni sciogliemmo il nostro GEIE. Alcuni mesi fa lessi sul quotidiano trentino l’Adige che parrebbe che il progetto ora preveda tre canne … qualcuno mi sa aggiornare? Grazie. Nel frattempo leggete il mio post “Il traforo del Brennero” del 14 giugno 2012.

Parlo di questo argomento anche con riferimento al TAV, Trento ad Alta velocità (“velocità”) Lione-Torino, che viene reclamizzato per trasportare una maggiore quantità (“quantità”) di merci. Io non sono “un no TAV”. Sono contrario a progetti obsoleti, tecnicamente, ecologicamente, funzionalmente, finanziariamente ed economicamente non più giustificabili. Mi domando: almeno, lo si realizza su tre canne separate, questo traforo lungo oltre 50 km? Almeno questo … mi auguro! Qualcuno mi sa aggiornare? Grazie.