POST 979 – MI RIFERISCO AL POST PRECENDENTE …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Settembre, 2013 @ 10:09 pm

Detto altrimenti: almeno qui, nel blog, proviamo a riflettere …

La televisione … “L’hanno detto alla TV”. Tanti anni fa si diceva “L’hanno detto alla radio” o talvolta “all’ aradio”, e non v’era migliore testimonianza e attestazione di verità. Per qualsiasi fandonia. E noi a bere, a bere … fino ad ubriacarci nell’alcool delle bugie o annegare nel pantano acquitrinoso delle insulsaggini.

Telecom. Questa sera “hanno detto alla TV” che poi anche noi andiamo all’estero, insomma che vabbè che gli “esteri” stanno acquistando molte nostre società ma anche noi , insomma … per ogni due miliardi di acquisto di ditte italiane da parte di soggetti esteri, vi è un miliardo di investimenti italiani all’estero. Due a uno, quindi, non due a zero: sconfitti ma onorevolmente … almeno ci difendiamo …

Solo che vorrei capire meglio. Gli “esteri” (non voglio usare il termine “straniero” che suonerebbe troppo male …) acquistano la proprietà di nostre SpA, non investono denari per aprire loro filiali in Italia: anzi, le loro filiali … qui sa noi le chiudono! Noi in parte facciamo lo stesso, cioè acquistiamo SpA estere: e di questo fatto sono molto contento. Ma in parte investiamo all’estero per delocalizzare, cioè per “portar fuori dall’Italia le nostre SpA”, cioè per fare ciò che fanno gli “esteri” con le nostre SpA. Quindi, forse, quel nostro miliardo vale la metà, o giù di li … quindi sarebbe un quattro a uno. Una brutta sconfitta … noi solo il gol della bandiera …

Mia moglie mi dice: ma siamo in Europa … e allora la cosa è abbastanza normale … No, dico io, siamo in una Europa in nuce, in fieri, in costruzione, in un’Europa che non ha ancora regole uniformi in materia fiscale, bancaria, finanziaria, del diritto commerciale, del diritto societario … magari fossimo in Europa, anzi, negli Stati Uniti d’Europa, magari noi stessi fossimo portati a votare e quindi a fare nostre le regole adottate negli altri paesi dell’UE, utinam verum esset, fosse vero, per dirla in latino … già che dei Latini siamo gli eredi.

GB Vico (1668 – 1744)

Quel tale Giambattista Vico ce l’aveva con i “corsi e ricorsi della Storia”. Noi, Latini, eredi della cultura greca, eravamo i maestri della filosofia, della poesia, dell’architettura etc. quando i “Galli” abitavano in capanne di paglia e fango. Ora gli ex Galli, distrutti da una guerra persa (anzi due), dopo avere pagato ingentissimi risarcimenti ai paesi vincitori, dopo settant’anni sono i primi in Europa. E con loro i nostri vicini Austriaci. Ed allora, vogliamo almeno “andare a vedere come si fa?” Andiamo, studiamo, copiamo. Perché no? Tanto per farci un’idea … tanto per uscire dalla nostra perniciosa autoreferenzialità. Dai, speriamo in un “ricorso della Storia” e … diamogli una mano! Infatti io credo che ce la possiamo fare. Dobbiamo solo ripensare all’attuale “modello di sviluppo”, pensarci, esaminarlo alla luce dei tanti altri, diversi modelli di sviluppo possibili. E il primo modello da verificare e probabilmente da cambiare, è il nostro “mod …ello mentale”, cioè il modo di pensare, di agire e di reagire.

Da dove cominciare? Dal cercare di capire la verità delle cose, dei comportamenti, delle responsabilità; dall’andare a fondo delle cose; dall’analizzare con spirito critico ciò che ci mostra solo la propria superficie. Altro che “L’hanno detto alla TV”!

NEL FRATTEMPO: TELECOM E ALITALIA …

1) Chi sono i beneficiari dell’intervento degli Spagnoli in Telecom? Solo i grandi azionisti (banche, assicurazioni) della società capogruppo di Telecom,  e non anche l’azionariato diffuso, cioè i piccoli azionisti della società operativa Telecom?  In altre parole: le scatole cinesi, ovvero non mi compero la società che mi interessa, ma la finanziaria che la controlla e così la pago molto, molto meno!

2) La privatizazzione “italiana” del 1997 di Stet-Telecom è avvenuta a valere su finanziamenti bancari. Ora le banche rientrano delle loro esposizioni (sulle quali hanno lucrato interessi) oppure sostituiscono il loro vecchio debitore poco solvente con il nuovo debitore, molto solvente, attraverso la vendita all’estero di Telecom. Cui bono? Cui prodest? Cioè, chi (altro) ci guadagna? Chi ci perde invece è chiaro: i piccoli azionisti e l’intero Paese.

3) L’Italia si sta vendendo agli Spagnoli anche la “rete” telefonica, insieme al servizio di gestione? In tal caso, chi garantisce che la “Telefonica” spagnola continui ad investire sul completamento della rete a banda larga, o  invece – come è attendibile – sia interessata solo a catturare il nostro mercato?

4) Il liberismo di mercato, l’europeismo NON esclude che l’Italia debba avere una “POLITICA INDUSTRIALE”.

5) Non confondiamo le svendite con le privatizazioni (Alitalia andrebbe oggi ai Francesi ad un  prezzo dieci volte inferiore alla loro prima offerta al tempo del governo Berlusconi, offerta che fu bloccata da Berlusconi con la sua cordata di “capitani coraggiosi”!)