POST 1006 – “LE PAROLE SONO PIETRE” …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Ottobre, 2013 @ 7:59 am

Detto altrimenti: “… firmato Don Lorenzo Milani” Don Milani … chi era costui? Molti lo conoscono. Altri no, ma possono facilmente informarsi sulla Persona se non altro “navigando” con lo stesso computer con il quale stanno leggendo questo mio articolo.

Premetto. Se faccio un’affermazione ed essa rientra “anche” nel programma o nei proclami di un partito o di un movimento, vi prego, NON attribuitemi quell’etichetta, grazie. Ma veniamo alle parole, anzi, alle Parole.

Onorevoli. Concorso a premi. Fra coloro che mi sapranno spiegare perché i parlamentari sono chiamati “onorevoli”, sarà estratta l’assegnazione di uno spazio su questo blog per postare (pubblicare, è più bello!) un loro proprio post (articolo, è più bello).

Emmanuel Levinas

Migranti. La Presidente della Camera Boldrini ha affermato che occorre rivedere gli accordi fra l’UE e i paesi nei quali si origina la spinta migratoria. Condivido anzi. Anzi, occorre che la revisione degli accordi coinvolga anche gli USA, anzi. Anzi occorre che noi Europei si costituiscano gli USE, United States of Europe (chissà come gli rode ai Francesi che io stia usando l’inglese!) e che insieme agli USA si rivedano tali accordi con i paesi terzi, imponendo inoltre che le multinazionali possano approvvigionarsi solo da enti, stati, società certificate secondo gli standard USA-USE. Se non faremo così, le nostre parole “solidarietà”, “indignazione”, “revisione della legge Bossi-Fini” etc. rimarranno sempre e solo parole (la minuscola non è per caso), le quali sono pur sempre Pietre … anzi, Macigni scagliati sul Volto della gente, sul Volto che ci guardava, ci interrogava, ci chiedeva aiuto, sul Volto che come ci insegna il filosofo lituano naturalizzato francese Emmanuel Levinas, si aspettava (ben altra, n.d.r.) risposta da noi.

Diritti acquisiti. Taluno ha recentemente affermato: i cosiddetti diritti acquisiti vanno cancellati ove si scoprisse che in realtà sono benefici acquisiti. Ecco, le Parole sono pietre. o quanto meno, se non si vuole eliminarli, almeno li si chiami con il loro nome: privilegi … appunto! Pare che ove si contenessero tutte le pensioni entro i 3.500 euro mensili, si risparmierebbero ben 6 miliardi di euro l’anno, da destinare a chi non ha nè stipendio nè pensione.

In Senato, Cicerone contro Catilina, senatore, isolato …

Quo usque tandem … Fino a quando, insomma, continueremo a crogiolarsi nell’illusione che tutto possa restare come prima; che i “vasi del mondo” non siano comunicanti; che alcuni di essi possano continuare a riempirsi sino al colmo ed altri debbano continuare a restare semivuoti? Se non riusciamo ad aprire gli occhi agli eventi, alla forza inarrestabile ed alla verità emergente delle cose e degli avvenimenti, almeno facciamolo per nostra utilità: infatti – egoisticamente parlando – è meglio correggere e gestire la nostra attuale rotta di collisione con una realtà ineluttabile piuttosto che insistere in questa direzione ed essere poi scagliati  sugli scogli dalla tempesta.

Naufragi. Della Concordia; di Lampedusa; del capitalismo purissimo made in USA; del comunismo made ovunque; della sopraffazione dei poveri. Per il naufragio del  sistema di crescita cinese occorrerà attendere ancora qualche anno, quando avranno finito di costituire le 10 città da 100 milioni di abitanti ognuna, perché “la gente concentrata in centri urbani consuma di più” (sic!). Io parlo, parlo … anzi scrivo, scrivo … ma una piccola esperienza personale l’ho visssuta anch’io: ero a Teheran a lavorare, ai tempi dello Scià, al tempo in cui dai villaggi lontani il governo richiamava nella capitale masse di lavoratori per farle lavorare come muratori nel fortissimo sviluppo edilizio. La notte questi moderni schiavi dormivano su semplici cartoni adagiati sul fondo del loro scavo, ed uno di loro a turno faceva la guardia per evitare che i passanti che uscivano dai ricchissimi hotel giocassero a svegliare i suoi compagni con il lancio di pietruzze! Sono state anche queste piccole/grandi scintille ad innescare l’incendio della rivolta.

Teheran? F 35! L’aviazione militare dello Scià era made in USA, i quali però si erano mantenuti l’esclusiva della fornitura (o meno!!) delle parti di ricambio di detti velivoli. E per quanto riguarda i (purtroppo presto nostri) cacciabombardieri F35, come è regolata la materia?

Presidente Letta: vincere, democraticamente, va bene. Ma su chi  si ritira, non infierire. Se una piazza è in rivolta, le Forze dell’Ordine lasciano sempre aperto un corridoio di sfogo, di ritirata: infatti chi si vede ciorcondato, chi ha il coltello alla gola, è “disperato” e diventa ancor più pericoloso.

Dai, per ora basta. Ci risentiamo più tardi.