POST 1090 – LA GERMANIA E’ RIMPROVERATA DALL’UE PERCHE’ E’ TROPPO BRAVA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Novembre, 2013 @ 2:05 pm

Detto altrimenti: e facciamoci due risate, dai … anche perché in un paio di occasioni li ho fregati, i Tedeschi!

Fuori pista a Monginevro (Via Lattea)

Troppo bravi i Tedeschi? Esportano troppo? Ma che si pretende  … che dobbiamo tutti adeguarci “all’alto” piuttosto che “al basso”? E allora noi li rimproveriamo. Mi viene in mente quando “da giovane” ero donatore di sangue. Donavo e andavo in ufficio. Mi fecero notare che “gli altri colleghi si prendono il previsto giorno di riposo e che quindi anche Lei, dottore .”. Ok, recepito il messaggio. Morale: mi misi a donare il sangue solo di venerdì mattina presto, vestito da sci,  e poi via, a sciare tre giorni filati: infatti lavoravo a Torino ed aveva un appartamentino sulla Via Lattea, a Cesana Torinese, fra il  Colle del Sestriere e quello del Monginevro. un’ora e mezza di auto. Contenti tutti!

Ma veniamo ai Tedeschi. Quando fui trasferito da una società soprattutto italiana in Torino ad una soprattutto tedesca in Milano, colsi le parole di un mio capo (italiano). “Sa quella è gente che a fine di ogni riunione redige un verbale, stabilisce l’ordine di distribuzione del documento …”. A me sembravano cose normali. Comunque, provenendo quella stessa mattina da Torino, entrai nel nuovo ufficio alle nove, posai la mia valigia in un angolo del nuovo ufficio e cominciai a lavorare. Al residence dei primi tempi avrei pensato verso sera. Anni dopo mi dissero che per questo mio modo di approcciarmi al lavoro avevo fatto un’ottima impressione.

Abitare qui, a mezz’ora di Es-bahn dall’ufficio … non male, direi!

I mei colleghi dirigenti tedeschi, a Monaco, lavoravano dalle otto alle cinque del pomeriggio, 2+2 faceva quattro e alla svelta anche ed alle cinque tutti a casa. Il viaggio in Es-bahn, metropolitana esterna: casa-ufficio, 30 minuti. Alle 17,30 tutti al lago (sotto casa, visto che abitavano nella bellissima zona dei laghi intorno a Monaco), cena alle 18,00 ed alle 19 con il sole ancora alto (s’era d’estate e noi vincemmo i mondiali di calcio contro di loro, 3 a 1), al concerto, in abito da sera, loro e le loro mogli. Che differenza rispetto a Siemens Milano-Mailand! Per arrivare in ufficio alle otto da Monza dove abitavo a Milano (17 km) dovevo partire di casa alle sette e mezza. Poi in ufficio sino alle otto di sera e un’altra ora di traffico per arrivare a casa. Vabbè … è acqua passata … chissà oggi come è scorrevole il traffico sulla Monza-Milano!

Ma che dite … che non vi racconto le due “fregature” che ho rifilato oloro? Quando mai!? Eccole:

Ogni mese dovevo recarmi a Monaco per una riunione con il mio GC-Gran Capo della Finanza. Aereo a Milano alle sette, arrivo a Monaco alle otto e in ufficio alle otto e venti. La segretaria mi fa accomodare nel suo ufficio, socchiude la porta dell’ufficio del GC che io intravedo con la tazzina di caffè in una mano e il giornale nell’altra- “Il Dottor Lucatti …” dice la segretaria. E il GC :”Schon da?” che tradotto significa “Già qui?”. Ecco, tu e la tua tempestiva puntualità teutonico-wagneriana … hai trovato chi ti ha bagnato il naso! E una!

Seconda “fregatura”. Monaco, settembre (periodo dell’Oktober Fest), solita riunione di lavoro. Alla fine mi faccio chiamare un taxi. ”Arriva in cinque minuti” mi dice il commesso Siemens, dopo avere parlato con il Service Taxi.  Aspetto. Il taxi arriva dopo otto minuti. Ed io, in tedesco, guardando l’orologio: “Avete detto cinque minuti ma siete arrivati dopo otto minuti”. Mi risponde: “Mi scusi, ma sa, c’era traffico … abbiamo l’Oktober Fest”. Io faccio finta di riflettere, poi con un piglio molto  serio: “Oktober Fest? Ma se siamo in settembre!”. L’altra (era una ragazza in abito tirolese tradizionale, il dirndl) resta perplessa, riflette, non sa cosa dire. E due! Ma poi mi ha sorriso, ed io l’ho perdonata!