ITALIA – UE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Febbraio, 2014 @ 10:17 am

Detto altrimenti: Ue …i, Europa! Scialla, calma co’ ‘sta politica del rigore avulsa da una politica di rilancio dell’economia e degli Stati Uniti d’Europa! (post 1376)

Dice: il problema è che si è fatto l’Euro ma non lo si è accompagnato dagli Stati Uniti d’Europa.
E allora? Ecchè, basta dire così e ci siamo messi a posto la coscienza?

In Italia la politica del rigore non basta. Quella del rilancio ha una velocità troppo inferiore alla velocità di “caduta”.
E allora? Ecchè, basta dire così e ci siamo messi a posto la coscienza?

Ora, raga, statemi a sentire: la GB ha ottenuto dall’UE molte eccezioni dall’UE (segreto bancario, fisco etc.. Mica per niente la faimiglia Riva teneva in GB i suoi tesoretti, e la Fiat ha collocato in GB la “sede fiscale” – A pensar male …). E noi? Noi dobbiamo non “chiedere” ma “esigere” che si possa/debba:

1. fare un rescheduling del debito pubblico;
2. iniziare a sostituire titoli pubblici redimibili con titoli pubblici irredimibili;
3. avviare una forte opera moralizzatrice;
4. sburocratizzare il paese;
5. “normalizzare” la nostra politica;
6. verificare l’adeguatezza del nostro attuale modello di sviluppo.

Il nostro governo potrebbe ottenere dall’UE quanto ai punti 1) e 2), a condizione di realizzare quanto agli altri punti, sui quali metterebbe ogni volta la fiducia.

Giorgio La Pira

Dice … ma la legge prevede … Ok, raga, ve lo devo raccontare un’ennesima volta? Un Sindaco di Firenze (Giorgio la Pira, non quello di adesso!) stava assegnando le case popolari secondo equità. I suoi gli fecero osservare che la legge prevedeva criteri diversi (non equi, n.d.r.). Rispose: “Io assegno le case, voi andate a cambiare la legge”.

Ecco, se una legge impedisce una riforma equa, la si cambi, questa legge!

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